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Il mio secondo giorno di scuola ha inizio e sapevo che non tutto sarebbe andato bene.
Ad esempio, il rapporto tra me e mia madre mano a mano peggiora, lei è sempre a lavoro e non la vedo quasi mai, e quando è a casa si lamenta per ogni cosa che faccio.
E poi il fatto di aver visto Fumiko in questa scuola e nella mia classe mi sta facendo rivivere il dramma del passato, non mi piace affatto questa situazione.

Sono la prima ad essere in classe, o meglio, sono mezz'ora in anticipo dell'inizio delle lezioni ma è meglio così. Vorrà dire che coglierò l'occasione per fare i compiti che ieri ho dimenticato di fare.
Per mia fortuna i compiti erano pochi e facili, così a farli ci impiego davvero poco tempo.
Sinceramente non so che lezione abbiamo in prima ora, lo scoprirò non appena un professore o una professoressa entrerà in classe.

Mi alzo dal mio banco e vado verso la finestra, oggi è davvero una bellissima giornata e mi perdo a guardare l'azzurro del cielo.
Sento la porta della classe aprirsi e mi giro per vedere chi sia, e a quanto pare è un professore di educazione fisisca, lo si capisce dal suo abbigliamento abbastanza sportivo.
Non appena mi vede, mi sorride e accorgendosi che io sia un'alunna nuova si presenta a me, e non mi sbagliavo, insegna proprio educazione fisica.

La campanella suona e tutte le mie compagne di classe, compresa Fumiko, entrano in classe e si siedono ognuna al proprio banco.
Il professore fa l'appello e poi ci dirigiamo in cortile dicendoci di fare almeno 5 minuti di corsa.
Sento delle lamentele da parte delle mie compagne, l'uniche intente per davvero a fare educazione fisica siamo io e Fumiko.

Facciamo questi giri di corsa, siamo più o meno 10 a correre, le altre sono sedute con una scusa poco credibile.
Finiti i 5 minuti di corsa, il professore ci lascia libere di giocare a quel che vogliamo.
A metterci d'accordo abbiamo impiegato mezz'ora e abbiamo deciso di giocare a pallavolo. Proprio lo sport in cui faccio schifo!
Non volendo fare brutta fugura decido di non giocare con le mie compagne, andando a sedermi e a guardare le mie compagne giocare. Fumiko ha praticato sempre pallavolo, infatti è molto brava.
Io, invece, faccio letteralmente pena.

Finite le due ore di educazione fisica torniamo in classe, non davvero pronti per la lezione di matematica.
Odio quella materia... sono poche le persone a cui piace la matematica.

Una volta entrate in classe e dopo esserci sedute entra una donna, una bella donna, giovane sicuramente che si presenta come nostra professoressa di matematica.
Dopo aver fatto l'appello chiama una di noi a caso per farla andare alla lavagna a fare un'esercizio su un argomento fatto al secondo anno.
Ovviamente, con tutta la sfortuna che ho, la professoressa chiama me.
Ma che bello!

Mi alzo e vado alla lavagna e ci scrivo sopra l'esercizio che la professoressa mi detta.
Faccio di tutto per non entrare nel panico e cerco di calmarmi, non sono mai stata brava in matematica e ho serie difficoltà e per questo rimango a fissare l'esercizio senza muovere nemmeno un muscolo.
La professoressa si avvicina a me spiegandomi passo per passo come fare l'esercizio, e dopo averlo concluso, ritorno al mio posto abbastanza confusa.
La professoressa mi ha spiegato l'esercizio, ma non che io abbia capito granchè... sono un caso perso!

La lezione finisce e suona l'intervallo, tutte mie compagne escono dall'aula, prendo il telefono e vado per uscire dalla classe per andare in bagno, ma vengo richiamata dalla professoressa così vado da lei per vedere cosa abbia da dirmi.

"Nanami non hai saputo fare l'esercizio, hai difficoltà nella mia materia?" mi chiede lei in un tono preoccupato.
"Si professoressa, ho molto difficoltà nella matematica"
"Ti consiglio di concentrarti molto sulla mia materia, di fare molti esercizi finchè non li capirai davvero bene, perchè avendo questa difficoltà, difficilmente riuscirai a passare l'anno senza essere rimandata"
"Si professoressa, ne sono consapevole, devo cercare qualcuno che mi aiuti o che mi faccia ripetizioni"
"Io ti potrei aiutare, ma dipende da te, vuoi che ti aiuti?"
"Se non le reco fastidio, accetterei volentieri il suo aiuto"
"Perfetto, allora dopo le lezioni rimani qui a scuola che per due ore ti farò ripetizioni

Dopo averla ringraziata e averla salutata esco dalla classe e con difficoltà trovo il bagno, essendo nuova.
Suona la fine dell'intervallo e ritorno in classe pronta per l'ora di religione, per fortuna non faremo nulla e potrò giocare tranquillamente con il telefono e ascoltare la musica.
È davvero molto bello fare religione in questo modo.

❤Una seconda possibilità per amarti❤ (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora