Cap 4

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"Gisel vieni...ora" stava nei casini, i suoi occhi vomitavano eccitazione...e la cosa mi faceva impazzire..."Ora proverai il piacere...infinito" lo accarezzai dal viso fino alla pancia..."Non vedo l'ora... Però sappilo che stai giocando col fuoco " ormai ero abituata a giocarci col fuoco...amavo bruciarmi nel piacere, sentire urlare e le lacrime dal dolore miscelato al sangue e al piacere immenso..."Sono abituata" finalmente Gisel arrivò piena di energia...mmm come piaceva a me..."Gisel fa quello che devi, poi finirò io..." lo guardai incatenando i miei occhi con i suoi..."Gisel riducilo alle suppliche" sorrisi e mi andai a sedere sulla poltrona..."Si signora" e incominciò con la tortura.
Vederlo così sudato, martoriato, pieno di piacere, le sue urla...non ce la feci più..."Gisel fermati...finisco io" fece un inchino e uscì... "Che c'è non ce la fai più" ero ancora sulla poltrona eccitata al punto giusto..."No io...io"
"Shiiii" mi avvicinai..."Non parlare più...ora ho bisogno solo delle tue urla..." lo graffiai..."Dei tuo gemiti" lo morsi..."Del tuo..." e mi feci penetrare in un colpo solo..."Urla...fammi sentire quanto mi desideri..aaaah..." urlava...fremeva ad ogni singola spinta ad ogni mio singolo gemito..."Non venire...se lo fai ti distruggo" dopo varie spinte, mi guardò supplicante...e l'ultima spinta fu fatale scesi da lui e si riversò a terra con un urlo straziante... "Così impari...a fare il capo con Ashley Benson...qui comando io" lo slegai...lasciandolo ansimante e distrutto.
"Signora...devo pulire la stanza?" Meredith era così gentile...pulire lo schifo che avevamo fatto era troppo per lei..."No Meredith vai a casa si è fatto tardi...pulirà l'agenzia... Grazie" mi salutò e andò via...
"Cucciola dov'eri finita" ero appena tornata in sala e  ritrovai Rayn... "Ero a dare una lezione ad un cliente" fece la faccia perplessa ma non se la fece pesare...
La festa andò a meraviglia...tutti si divertirono...il saputellino mi guardò per tutto il tempo...non capendo se in un modo minaccioso o eccitante...in tutto ciò quello che era successo in quella stanza non passò inosservato ne da parte mia e ne da parte sua.

I giorni passarono in fretta tra feste e ordini...finché...
"Signora una lettera per lei" non ci feci tanto caso..."Ok...mettila con le altre carte" annuì e se ne andò...

Dopo qualche oretta decisi di vedere quella lettera...e...era di Paul il cliente che avevo "ammazzato"...c'era scritto solo una frase...

Voglia di piacere...tuo schiavo...

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