Cap 13

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Da quella volta non lo vidi più era stato come un abbaglio...un sogno...e non sarebbe mai più tornato...


Ormai il piccolo Paul aveva 10 anni e tanto piccolo non era...era così bello un bambino coi fiocchi...ma cosa mancava... giustamente non avevo lui...ma cosa potevo farci...niente...sapeva tutto di tristezza mista a felicità di avere una vita apparentemente perfetta...ma lo era una casa, un marito che ti ama più di ogni altra cosa al mondo, un bambino favoloso...sì ma io...a me chi ci pensava.



"Jack" lo chiamai...eravamo in salotto tutti e tre..."Si amore"..."Andrò in palestra" sì era da molto che ci stavo pensando e avevo interrotto per via di Paul..."Paul è grande e poi Tabita sta sempre con lui" che signora cara...lo amava come un figlio..."Ma sì amore se vuoi andare per me va bene" annuì e portai a dormire Paul.



Il giorno dopo mi preparai e andai in palestra...mi sentivo finalmente libera...feci tantissimi esercizi..."Ciao...sono il tuo nuovo istruttore" mi girai e quel senso di nostalgia mi invase di nuovo lo stomaco...non lui..."Paul...che ci fai qua" mi guardò perplesso..."Potrei fare la stessa domanda a te" mi alzai e mi diressi sul tapis roulant..."Tutti tranne te" lui mi segui..."Perché...io qui ci lavoro" mi girai..."A ora sei istruttore..." lui annuì..."Ma non il mio" fermai tutto e mi avviai agli spogliatoi... Perché... perché a me..."Ashley non scappare" non lo ascoltai...non potevo...cercavo di resistere..."Ashley fermati..." mi sentì tirare un braccio..."Per favore" mi girai..."Cosa vuoi da me" lui mi lasciò...e con tutta la tristezza possibile negli occhi..."Niente..." mi girai verso la porta..."Allora se non hai niente da dirmi lasciami stare... perché ci sto morendo" aprì la porta e me ne andai con le lacrime agli occhi.

Arrivata a casa...mi sistemai...ero frustata da quello che era successo..."Mamma" Paul mi saltó in braccio..."Ehi campione... com'è andata oggi?" mi guardò e mi diede un bacio..."Bene...ho fatto i compiti e sono stato con Tabita" lo feci scendere..."Bravo...e papà?" si sedette sul divano..."È in camera stava parlando al telefono...di lavoro" annuì...gli diedi un bacio sulla guancia e sali sopra non prima di  assicurarmi che stesse bene..."Ehi cucciolo io vado dal papà...torno subito e preparo la cena...tu intanto decidi cosa mangiare" salì..."Si mamma" quanto era dolce...si troppa dolcezza ma per lui era d'obbligo...sali fino alla nostra camera e lo sentì urlare..."Non mi interessa...sì ma non mi interessa... quell'affare è mio...senti vaffanculo" e silenzio...decisi di entrare..."Jack che è successo?" Mi guardò e mi abbracciò..."Niente sono stanco" lo abbracciai... infondo lui era l'unica cosa, a parte mio figlio, che avevo..."Dai amore... scendiamo e dimentichiamo tutto okay ci pensiamo domani" annuì...mi baciò...un bacio pieno di possesso e di nostalgia..."Ti amo Ashley" lo guardai..."Anch'io...ma ora andiamo"...e niente mi sentivo così inutile e stupida davanti al suo amore non lo meritavo ma mi aiutava ad andare avanti...io lo amavo...ma la mia mente mi giocava brutti scherzi.



La sera passo misi al letto Paul e andai in camera..."Cosa è successo oggi?" mi misi al letto aspettando una sua risposta..."Niente roba d'affari interni" mi disse sbucando dal bagno e mettendosi letteralmente su di me..."Sai che mi manchi" incominciò a baciarmi..."Jack...dai" era bravo a farmi andare in tilt... infondo era come me..."Shhh mi manchi troppo" mi accarezzò la guancia...era così delicato nei gesti che mi faceva quasi tranquillizzare...poi scese sempre di più...fino ad insinuarsi tra le mie gambe...ero eccitata..."Già pronta per me...sei stupenda" mi baciò... Incominciò a spogliarmi e feci lo stesso con lui...capovolsi la situazione e lo toccai e baciai da per tutto...ma non so come il mio istinto da dom prese il sopravvento..."Da ora chiamai padrona" lui capì e annuì.."Devo rinfrescarti la memoria" i suoi occhi era così pieni di lussuria che lo morsi così forte da farlo urlare...il bambino non era un problema aveva il sonno molto pesante..."Si padrona" lo leccai nello stesso punto..."Oooh quanto mi ecciti" il suo cazzo ormai era gonfio...dolorante...proprio come piaceva a me...dovevo fare qualcosa...mi alzai presi due cinte...con una gli legai le mani alla testata del letto...e l'altra incominciai ad accarezzarlo...ma la voglia di frustarlo era troppo e la prima gli arrivò alla pancia...urla...alle gambe...altre urla...e al cazzo...urla urla e urla...canzoni per me..."Ora basta" mi misi a cavalcioni su di lui...e lo presi..."Ansima per me" non se lo fece ripetere...gememmo...eravamo due corpi uniti...e venimmo urlando i nostri nomi...mi accasciai ormai stanca su di lui..."Sei stata favolosa amore" lo abbracciai e fece lo stesso con me..."Grazie amore" mi misi al suo fianco..."Buonanotte padrona" sorrisi e mi accoccolai tra le sue braccia.

Una Vita Da DominatriceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora