Cap 5

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Se era una stupidata...e se non volesse davvero...l'ultima volta non era andata bene...ho avuto tanti schiavi...
Decisi di buttare quel foglio e di trovare informazioni di sto Paul...e man mano che andavo avanti scoprivo cose molto interessanti...così mi decisi...l'ho avrei incontrato...

Dopo una serata di lavoro nel mio club, giunse finalmente l'ora di chiudere. Meredith passò a salutarmi prima di tornare a casa..."A domani Signora"..mi fece con un gesto della mano..."Ciao Meredith"... dissi io.
Mancava poco più di mezz'ora all'appuntamento tanto atteso...Mentre guardavo il tempo scorrere sull'orologio appeso sulla parete del mio ufficio pensai al da farsi. Decisi infine di raggiungere la mia stanza "dei giochi" e preparare i miei "giocattoli". Tirai fuori dal baule una scatola di legno, quella dell'elettroshock. La appoggiai vicino a quella che chiamo la Croce, un letto a forma di x sul quale è possibile legare una persona affinché non abbia la benché minima possibilità di muoversi, lasciando allo stesso tempo lo spazio per raggiungere tutti i suoi angoli più nascosti. Preparai il lubrificante e le asticelle da inserire nel suo cazzo. Agganciai i lacci alla croce per legarlo e, già che c'ero, lavai la gabbia di castità e preparai la stanza per una giusta atmosfera.

Suonano...

Apro la porta del club e trovo davanti ai miei occhi quelli di Paul, che mi fissa, incantato forse dal mio sguardo. Gli faccio cenno con un dito di seguirmi, e così fa. Fece subito un errore madornale: mi disse "Padrona sei bellissima" non finì l'ultima parola che gli mollai un calcio sui suoi coglioni. Cadde a terra.. "Cosa si dice, schiavo?" "Siete bellissima".. altro calcio sulle palle, stavolta però tenetti il mio piede sul suo cazzo, duro sotto i vestiti, tastando la sua virilità. "Si dice grazie Padrona".. "Grazie Padrona" ripeté. "Ora spogliati e seguimi".. fece tutto senza dire nulla ma, non appena si decise a seguirmi.. ennesimo calcio sui coglioni. "Schiavo, se vuoi seguire la tua Padrona devi strisciare a terra come un lurido verme, hai capito?!?" Rispose "Subito Padrona" e così fece, mi seguì strisciando. Aprii la porta della stanza dei divertimenti e lo feci appendere al soffitto, tramite le catene che scendevano dal soffitto. Vedevo il desiderio nei suoi occhi, la sua eccitazione più totale, gli si leggeva in faccia che voleva avere un po' di goduria, ma doveva aspettare...
Tastai con le mie mani, bianche, perfettamente curate, smalto nero, i suoi pettorali da urlo.. diede un colpo di reni, voleva sicuramente che lo toccassi in quel posto. "No mio caro.. non ancora" dissi guardando nei suoi occhi lucenti con un sorrisetto malizioso..
Decisi di giocare un po' con il suo apparato..
"Vedi di farmi felice, schiavo mio.."
"Si Padrona" disse, con la voce tremolante.
"Hai paura??" gli chiesi... "Si Padrona"
"E di cosa.. sentiamo.. deliaziami con le tue paure.."
"Di voi.. vi prego Padrona non siate troppo cattiva con me"
"Ehhhh.. vedremo. Vedremo mio caro sottomesso.."
Presi l'asta con i lacci per divaricargli le gambe e tenerle fisse, lasciando scoperto tutte le zone più sensibili.. era così eccitante, un corpo da favola, e quel cazzo a 45 mi attirava.. Cominciai a sfiorare le sue palle con le mie dita.. lui gemeva, si vede che voleva che gli toccassi il cazzo.. ma doveva aspettare..
Senza dire nulla presi tra indice medio e pollice il suo testicolo destro, ben al centro, e con il pollice esercitai lentamente pressione.
Iniziò a urlare e a dimenarsi come un pazzo.. le sue suppliche non servivano... "Che bisogno c'è di urlare come un infante, pezzo di merda.." dissi, e lui, con gli occhi sbarrati dal dolore mi guardò, implorando pietà "Vi prego Padrona, ... Padrona... AAAAAAAAHHHHH daiiii.. EEEAAAH NO NO VI PREGO, NOOOOOOO.. SMETTETELA.. HO CAPITO VOI SIETE LA PIÙ GRANDE PADRONA DELL'UNIVER... AAAAAAAAHHHHH..." non finì la frase che presi anche a tirare il suo testicolo, rosso e dolorante..
Dopo un paio di minuti buoni allentai la presa e lo lasciai stare "Grazie Padrona" gemette.
"Vedo che inizi a imparare.. comunque l'altra sera era solo un assaggio di ciò che posso fare.. scordati di esser trattato così delicatamente di nuovo.. capito??"
"Si Padrona ma vi prego non siate troppo crudele!"
Calcio nelle palle, già doloranti.

Una Vita Da DominatriceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora