Piccoli attimi

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Elisabeth's point of view:

Dopo essermi fatta una rapida doccia, perché puzzavo come una capra, presi tutto il necessario: pigiama anti stupro, spazzolino da denti e dentifricio, un cuscino in più (su uno ci dormivo, mentre l'altro ero solita abbracciarlo), piumone (in caso facesse freddo).

Cos'altro? Penso di essermi attrezzata bene.

Avevo le punte dei capelli bagnate per colpa della mia deficienza nell'usare il getto dell'acqua, infatti all'inizio mi arrivò dritto in faccia. Decisi di lasciarle così, tanto si sarebbero asciugate in fretta.

Mi incamminai fiera verso la stanza di Justin e... Dove cazzo si trovava la sua stanza?

Diamine! Per tutto il tempo che sono stata a palazzo, fin dal primo giorno, non avevo mai messo piede nella sua camera, di conseguenza non potevo sapere dove si trovava.

Mentre il suo studio sì.

Forse se sarei andata lí mi avrebbe trovata lui. Oppure avrei dovuto chiedere a qualcuno, ma non c'era anima viva perché si erano giá preparati tutti per andare a dormire.

Non mi rimaneva che attuare il primo piano. Presi la roba e, con fatica, me la trascinai a presso.

In breve tempo raggiunsi il suo studio e vi entrai senza troppi complimenti, anche perché non c'era nessuno.

Sospirai e mi lasciai cadere sul divano, esausta, con le cose accanto a me.

Quanto tempo avrebbe impiegato Justin ad accorgersi che non sapevo dove trovarlo?

Non mi restava che portare pazienza.

Nel mentre mi coricai un po' sul morbido cuscino che mi ero portata e mi coprii col piumone per il leggero freddo che provavo.

Cercai di rimanere sveglia, ma era praticamente inutile, la stanchezza si faceva sentire sempre di piú ed io non potevo di certo resisterle.

Cosí mi lasciai trasportare dal sonno e la mia attesa per l'arrivo di Justin andò a farsi fottere.

Finché non mi svegliai di soprassalto sentendo qualcosa circondarmi la vita.

-Justin...- mormorai con voce impastata dal sonno. Era seduto accanto a me.

Il biondo sbuffò.

-Ed io che non volevo svegliarti- disse per poi mostrarmi un dolce sorriso -Su, andiamo nella stanza, non vorrai mica dormire su uno scomodo divano-.

Lo guardai per poi ricambiare il sorriso.

-Beh, a dire il vero é abbastanza comodo- risposi trattenendomi dal sorridere.

Agrottò le sopracciglia assumendo una finta espressione da offeso.

-Allora vorrà dire che per questa notte il conte troverà un'altra fortunata con cui dormire- sussurrò con un ghigno.

Strabuzzai gli occhi per la sorpresa e saltai subito in piedi.

-Mi rimpiazzate cosí in fretta, conte?- lo sfidai.

Anche lui si alzò dal divano e si avvicinò ulteriormente a me.

-Non siete stata voi, Elisabeth, ad affermare la comodità di questo divano?- domandò con voce suadente.

Le opzioni erano due: o gli sarei saltata addosso, o gli sarei saltata addosso. Era altamente sexy con quella voce!

-Ugh possiamo smetterla con questo dialetto da aristocratici? Faccio schifo, non me la cavo proprio- commentai interrompendo la scena.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 06, 2016 ⏰

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