Una moneta; due facce

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Aprii gli occhi. Cos'era successo? Dove mi trovavo?
Mi alzai velocemente da quello che doveva essere il mio letto, ma un gran mal di testa mi costrinse a sdraiarmi.

Rimasi ad osservare il soffitto e pensai a quello che successe al congresso.

Ero andata lì con il conte, Aveline e Sharlene, poi io mi ero allontanata per assaggiare il cioccolato che sgorgava da quelle piccole fontanelle e, improvvisamente, apparve un duca di nome Hayden che mi parlò in un modo strano, ed in fine arrivò Justin che mi prese e mi portò via.

Ma poi non riuscivo a ricordare più niente. Cos'era successo prima di salire nella Limousine? E dopo?
Più ci pensavo, più il mal di testa diventava insistente.

Sentii la porta della mia stanza aprirsi ma io non mi alzai per paura che il dolore peggiorasse.

-Signorina Elisabeth, ben svegliata- disse una voce mai sentita prima di allora. Girai di poco la testa verso la direzione in cui la sentii e vidi un ragazzo, lo stesso ragazzo che era venuto insieme a Debra quando picchiai Aveline.

Notai la grande somiglianza che aveva con il conte; l'unica cosa che li distinguevano forse erano gli occhi, lui li aveva verdi.

-Chi sei?- domandai ancora stordita.

-Io sono il medico di corte e mi chiamo Logan- rispose posando una specie di valigetta sul comodino accanto alla mia testa.

Lo vidi estrarre qualcosa. Era una specie di piccola ampolla trasparente che lasciava intravedere delle pillole.

-Che cos'è?- chiesi cercando di vedere meglio di che cosa si trattava.

-Questi sono dei farmaci che dovrai prendere per la disintossicazione- rispose indifferentemente. Nel modo di parlare e di fare era identico a Justin e questo non mi piaceva.

-Disintossicazione?- chiesi confusa. Non riuscivo a capire dove volesse arrivare.

-E' normale che tu non ricordi nulla, infondo, per colpa di tutto quell'alcol che hai assunto, i tuoi ricordi sono stati completamente scombussolati- rispose venendomi in contro con le pillole e un bicchiere d'acqua.

-Quindi io avrei bevuto così tanto... da aver perso i sensi?- domandai quasi incredula, com'era possibile? Se avessi bevuto me lo sarei ricordato come sempre.

-Per la precisione sei rimasta a letto e priva di sensi per quasi due giorni- aggiunse avvicinandosi al mio letto.

-Ma non è possibile, non mi è mai successa una cosa del genere-

-Elisabeth, in questo momento il conte è su di giri per quello che hai fatto; mi ha riferito di non dirtelo perchè ti avrebbe messa in agitazione ma come medico sono obbligato a fartelo sapere. Tu stavi per morire- disse con un filo di voce.

Alle sue ultime parole sgranai gli occhi, incredula.

Io avevo rischiato di morire per aver bevuto qualcosa?

-E' impossibile, ho bevuto un sacco di volte e non mi è mai successa una cosa del genere- protestai cercando di rialzarmi e mettermi seduta per avere una visuale migliore su quel ragazzo.

A fatica, ci riuscii, e vidi sul suo volto un'espressione seria, che non lasciava trasparire nemmeno un'emozione.

-Quei liquidi dovevano esser bevuti in quantità minima, dato che avevano un tasso alcolico maggiore del normale. Tu invece hai bevuto tutto, e quando sei arrivata sei entrata in stato di: allucinazioni, euforia, depressione, nausea ed infine perdita di sensi- rispose quasi irritato.

Che problemi aveva? Non ricordavo nulla, non se la doveva prendere in quel modo con me.

-Adesso prendi queste pillole e mandale giù con un po' d'acqua: ti aiuteranno a sentirti meglio- aggiunse tornando all'impassibilità di prima.

My Master ||Justin Bieber||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora