Capitolo 1

255 5 0
                                    

Tobias

Mentre torno al Dipartimento penso a Tris, chissà se anche lei in questa momento sta guardando la neve. Io e Cristina scendiamo dal camion e ci dirigiamo verso l' hotel.
Mentre camminiamo Cara ci viene incontro con le mani sulla bocca e le lacrime che le scorrono sulle guance rosse.
-Che cosa è successo?-le chiedo-Tris è entrata a posto di Caleb...ha superato il siero della morte ed è sopravvissuta...ma..poi le hanno sparato-si ferma un attimo per un colpo di tosse- L'hanno salvata per un pelo,ora è nella sala della rianimazione...-a quelle parole sento un calore che mi brucia in petto,ho paura per Tris,non la posso perdere in questo modo,non lei.-Hanno detto che finché non capiranno bene la situazione nessuno può vederla-
-Quattro non preoccuparti,ce la farà, sai che lei è forte-mi sussurrò Cristina, le balbettava la voce e continuava a singhiozzare.Sapevo benissimo che era forte,l'ho saputo da sempre,ma ero comunque preoccupato, era pur sempre la mia Tris.

Cerco di dormire ma non ci riesco, non faccio a meno di pensare a lei .
Abbiamo deciso di ritornare a Chicago appena Tris sarà in grado di affrontare il viaggio.
Mi alzo dal letto e mi metto le scarpe...troppi pensieri per poter riuscire a dormire.Mi avvio in silenzio nel corridoio, voglio vedere i miei genitori.
Vado ad osservare una telecamera nel suo ufficio,ma vedo qualcosa adì strano...davanti a lei c'è Jhoanna che le sta parlando-Non ci fermeremo finché la tua anarchia non sarà finita-le sta dicendo lei-Jhoanna, io ho cercato di trattare con te, ma se non sei disposta ad ascoltarmi sarò costretta a scatena una guerra-le rispose Evelyn.
Scatenare una guerra, ormai era solo questa la soluzione che era rimasta secondo lei?
Ci mancava solo questa,Tris che è appesa a filo tra la vita e la morte e una guerra nella quale potrebbero morire i pochi amici che mi sono rimasti...
Meglio che torni a letto,almeno li forse potrò addormentarmi,e non riuscir a pensare a tutto quello che mi circonda.-Quattro!Tris si è svegliata!-Cristina mi sta venendo incontro urlando e correndo per il corridoio.

CAPITOLO 2

Tris

Quando riapro gli occhi sento un forte fitta in tutto il corpo,non vedo quasi niente...le immagini sono sfocate,solo macchie di colore e voci confuse che mi risuonano nella testa.
-Tris ti sei svegliata finalmente!-una voce maschile,sembra quella di Caleb.
La vista si stanno facendo nitida pian piano finché le forme diventano riconoscibili.-Ci sei mancata tanto!-Cara è accanto al lettino dove sono sdraiata e dall'altra pare c'è mio fratello-Che cosa è successo?-chiedo,sono ancora un po confusa-Dopo che David ti ha sparato sei riuscita a liberare il siero della memoria e ti sono riusciti ha slavare appena in temChristpoide lei.
All'improvviso dal corridoio si sento passi pesanti venire da questa parte la porta si apre all'improvisso.Tobias e Christina entrano in fretta.
-Finalmente ti sei sveglita!-viene verso di me e mi incornicia il viso con le mani.-Vabbene ci lasciamo soli...-sussurra Christina aprendo la porta per far passare Cara e Caleb per poi richiudersela alle spalle.-Non sapevo se avrei resisto qualche minuto di più senza di te-mi dice con voce sollevata,poi mi scocca un bacio veloce.Si siede su una sedia e si mette acanto a me mentre mi accarezza la guancia-Dopo che hai sprigionato il siero della memoria non si sono ancora accorti della nostra presenza-fa un attimo un pausa-Per questo abbaimo deciso di andarcene appena fossi stata in grado di affrontare il viaggio-sopira e poi i nostri sguardi si incontra e l'uno si incolla all' altro,quanto avrebbe bello se potessimo rimane così più volte,immersa nei suoi occhi profondi,pieni di ricordi e emozioni .
-Dopodomani partiamo,che ne dici?-distolgie lo sguardo per un pó.Anche se sento un dolore terribile a ogni movimento mi sento più sicura a tornare a Chicago,sicuro meglio di questo posto.-Si,per me vabbene--Ok-
Mi da un altro bacio,ma stavolta anche se dolorante,lo ricambio avvolgendo le braccia intorno alla vita e sfiorando ogni uno dei suoi tatuaggi.Sento l'albero dei Pacifici, la bilancia dei Candidi,l'occhio degli Eruditi,le mani allacuate degli Abneganti ed infine la fiamma degli Intrepidi...in fondo mi manca la vita con le fazioni.

I giorni di permanenza passano veloci,anche perche sinceramente non vedo l'ora di andarmene.
Ogni tanto cerco di muovermi un pó ,
anche se un dolore atroce mi paralizza ogni volta,però io non mollo,ho detto a Tobias che sarei stata in grado di affrontare il viaggio,e cosí sarà.Ogni giorno passo il tempo con lui e con gli altri,anche se non ho più parlato con mio fratello...e lui non mi ha rivolto ancora lo sguardo dopo che mi sono svegliata la prima volta.
Mentre sono assorta nei miei pensieri sento bussare alla porta...chi può essere,gli altri sono appena amati via.
-Avanti-la porta si apre e con gran sorpresa vedo David,appenasaròvedo gli rivolgo lo sguardo più serio che posso,non vorrei benché parlarci con la persona che mi stava per uccidere -Vorrei parlarti Tris,approposito di tua madre-la sua voce e strana, come se fosse demoralizzato-No,grazie.Qui non sei desiderato-gli rispondo freddamente,anche perché è vero.Lui non ha completamente perso la memoria,essendo puro non ha completamente funzionato il mio piano.-Capisco,allora se vorrai rivolgermi la parola io sarò nel mio ufficio pronto ad accoglierti-dopodiche si richiude la porta alle spalle.Anche se molto probabilmente non andrò da lui,anche perché domani partiremo per tornare a Chicago,sono comunque curiosa di sapere quel che mi vuole dire,se su tratta sopratutto di mia madre.

Tobias entra e mi saluta-Ciao, ti ho portato la cena-ha quella voce dolce che mi rivolge ogni tanto-Ehi,ti dovrei parlare-mi sollevo un pó per prendere il vasoio,in il dolore si è un po alleviato, anche grazie agli antidolorifici che mi danno.-Certo,cosa c'è?-non so cosa mi risponderà,lui è ancora più assetato di vendetta dopo quello che mi ha fatto,ma comunque si tratta pur sempre di una cosa che mi importa particolarmente...
-Poco fa è venuto David...mi ha detto che doveva parlarmi di una cosa su mia madre,io gli ho risposto che non volevo parlargli, e lui mi ha risposto che potevo trovarlo nel suo studio-faccio una pausa per mangiarmi un boccone di quella pasta cadaverica che davano all'ospedale-Dici che ci vado?-lui mi guarda titubante,non credo che non abbai molta voglia di vederlo.-Sai,Tris-mi rimette dei ciuffi ribelli dietro l'orecchio-Questa cosa riguarda te,io ti posso solo dare un consiglio,e sinceramente non mi fido molto di lui,anche dopo che ti ha sparato...-ha ragione.Ma la curiosità mi assale,non so cosa fare.-Allora mi faresti un favore,io vado a parlare con David,però mi puoi accompagnare.
Non mi sento sicura senza qualcuno con me...-lui mi rivela un accento di sorriso-Certo,basta che tu stia bene.-a quel punto mi da un un bacio,poimi accarezza per un po la guancia-Dai andiamo allora-mi aiuta ad alzarmi e insieme,mano nella mano, ci dirigiamo verso l'ufficio.

ResurgentDove le storie prendono vita. Scoprilo ora