Capitolo 1

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La sveglia suona . Ha un suono noioso , stridulo, fastidioso, forte.

Sembra che dica " Buon giorno, sono il Signor Lunedì Mattina , alza il culo dormigliona! ". 

La prendo e la spengo. Mi alzo faticosamente dal letto e prendo le prime cose che trovo ignorando il dolore fortissimo alle gambe e alle braccia.  Mi vesto , infilo dei libri a caso nello zaino e vado in bagno.  Ho i capelli tutti arruffati e sono davvero orribile. Dall'occhio si vede ancora il livido viola . Il taglio sulla fronte si sta rimarginando lentamente.  Troppo lentamente per i miei gusti. Mi lavo la faccia e i denti , sperando che il mio aspetto migliori. Sorrido all'immagine riflessa nello specchio. Quella non sono io. Metto una striscia di eyener , mascara e fard per nascondere i graffi fin troppo evidenti. Questa volta hanno davvero esagerato...

Sbuffo e vado in cucina. Prendo una mela e comincio a divorarla con grandi morsi. Mi guardo attorno. Dove sono Hazel ed Hayes ?
" mamma !" Nessuna risposta. Vado ai piedi delle scale. 
" mamma !" Urlo di nuovo. Lei fa capolino dalla porta del bagno l'accapatoio e l'asciugacapelli  in mano.
" cosa ci fai ancora qui ?" Chiede.
" ancora qui ? Ma sono solo le 7:30" dico. 
" no , tesoro , sono le 8:17 !" Dice. Sbianco.  8:17 AM . Questo vuol dire solo una cosa : sono in ritardo!! Spalanco gli occhi e mi fiondo in camera mia.  Prendo lo zaino. Vado nell'ingresso e mi fermo per mettere le scarpe e prendere le chiavi. Volo fuori di casa e vedo il pullman partire. Non ci credo ! Ho perso l'autobus!  Mi metto a correre come una pazza sul marciapiede. 
8:22 AM
Corro ed è come se tutto e tutti si mettessero contro di me , comincia a piovere. Impreco sottovoce e corro più veloce.
8:57 AM
arrivo nel cortile scolastico deserto. Fortunatamente la porta dell'istituto è aperta.

Il lato positivo del mio ritardo ? Non incontrerò la banda di coglioni che mi picchia...

Il lato negativo ? Verrò messa in punizione, sono bagnata fino al midollo , dovrò sottopormi alle prese in giro e all'interrogatorio dei miei fratelli Hayes e Hazel.

Va tutto alla grande , no ?

Entro e corro al mio armadietto per prendere i libri che ieri ho lasciato li. Inserisco il codice e prendo tutta la pila di libri e li infilo nello zaino rapidamente. Lo chiudo in maniera poco delicata. Giro l'angolo e inciampo in qualcosa. Cado a terra come un sacco di patate . Una risata si diffonde nel corridoio deserto. È lui. È Jonathan.  Sul suo viso appare un ghigno malefico e divertito. 
" ehi sfigata , che ci fai qui fuori , tutta sola ? Una secchiona sfigatella come te in ritardo ? Come mai ? " Chiede con finto interesse. Un nodo mi si forma in gola impedendomi di parlare. 
" allora ?" Chiede. Dal modo in cui lo dice posso dire che si sta spazientendo. 
" non.. non... non sono ... non sono affari tuoi ... " balbetto intimidita dal suo fisico possente.  In confronto il mio è esile , piccolo , fragile fragile e delicato , pronto a spezzarsi.
" cosa hai detto ? Non ho sentito.  Ripeti. " ordina.
" non sono affari tuoi. " ripeto.
" piccola mocciosa secchiona e sfigatella come osi ? " Chiede tirandosi su le maniche della camicia  . Deglutisco difficilmente.  Lui si avvicina e mi inchioda al muro. Comincia col tirarmi un ceffone in pieno viso.
" sfigata. Mostro. Bambina. Tua madre non ti vuole. Nessuno ti vuole. Perché ti avrebbero abbandonata sennò ?" Chiede . Sono anni ormai che mi dice che sono stata adottata quando invece so benissimo che non è vero.  Mi mette una mano al collo collo e stringo la presa mozzandomi il respiro.
" lasciami in pace. .. "
" pregami.  " dice divertito
" Ti prego. "  spaccico.  Sorride. Mi lascia andare e si allontana. 
" pezzente . " dice. Si avvicina di scatto e mi scaglia un pugno nello stomaco.  Ride e se ne va , lasciandomi in un mare di lacrime. Il dolore è fortissimo . Mi accascio a terra e mi costingo a respirare per calmarmi.

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