capitolo 2

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Trovo la forza di trascinarmi fino in classe una volta passato il dolore. " passato " è una parolona diciamo che vi si addice di più "alleviato " .

Busso alla porta della classe e la voce della prof. mi invita ad entrare . Faccio appello a tutte le mie forze per non scappare e apro la porta. La prima cosa che noto è l'espressione indiavolata della prof.
Il suo viso diventa rosso non appena mi vede .
" signorina Cullen, qualche scusa per il suo ritardo o le ga esaurite tutte ?" Chiede sprezzante .
" motivi familiari. .? " dico .
" vada a sedersi. Risolva l'equazione alla lavagna . " dice acidamente.

Poso lo zaino accanto alla cattedra e prendo il gesso che quella strega mi porge. Mi sembra ovvio che mi odi . Ma deve star tranquilla... l'odio è reciproco.
Risolvo questa roba che per puro miracolo riesco ad ottenere il risultato corretto. La prof. mi lancia un'occhiataccia omicida e mi dice di andare al mio posto. Mi siedo e tiro fuori il libro.

Un'aereoplanino di carta atterra sul banco. Lo prendo e lo apro. È una foto di me a terra con le mani sulla pancia e le lacrime che mi rigano il viso. Delle righe nere mi colorano le guance. Sopra alla foto c'è una scritta fatta con un pennarello indelebile. " la pagherai cara. "

Ecco . Neppure un attimo di calma. Mi volto e vedo Set , l'amico di Jonathan sorridere maliziosamente. Sono forse nei guai ? Spero di no.... cosa avrò fatto stavolta ? La lezione finisce in fretta e per tutto il tempo gli occhi di Set sono rimasti fissi su di me , facendomi raggelare il sangue nelle vene.

Esco e mi incamminiamo nel corridoio per andare nell'aula di geografia. Durante il tragitto tutti mi lanciano sguardi maliziosi . Sento che succederà qualcosa .

Qualcosa di brutto.

Sospiro ed entro in classe . Ovviamente è deserta. Mi siedo nel primo banco davanti alla cattedra, nella speranza che se quei cretini mi infastidiscono il prof. se ne accorgi e li faccia smettere.

Cerco il cellulare nella tasca dello zaino ma non lo trovo. Tom , il mio fidanzato , entra e si siede nel banco accanto al mio. Mi chiedo come faccia a stare con una come me. Voglio dire guardatemi! Sono sbadata , dimentico facilmente ciò che devo fare , ho un enorme brufolo sul naso che ha chiesto asilo politico e la mia faccia - a quanto pare - ha deciso di concederglielo , graffi , lividi , tagli , sangue secco ovunque e Sorrido raramente. Come fa a voler stare con una come me ?

" ehi come va ? " dice. Sembra agitato. .. brutto segno. ..
" bene... te ? "
" come mai sei arrivata tardi ?" Dice ignorando completamente la mia domanda.
" la sveglia ha tardato a suonare... " dico guardandolo in faccia. Lui cerca in tutti i modi possibili di evitare il mio sguardo.

Cosa sta succedendo ?

" devo dirti una cosa importante..." dice .
" dimmi. " scrollo le spalle.
" devi sapere che... " viene interrotto dal coglione di turno. John. Dietro la sua spalla appare Set.
" sparite. " dice Tom con voce ferma e dura. Non l'ho mai visto così sicuro di sé .
" diglielo. Io e Set abbiamo scommesso. due bigliettoni che ti lascia . " ride John .
" andatevene . " Ripete Tom .
" cosa succede ? " Chiedo.
" dai Tom , tira fuori le palle e dille la verità. " dice Set.
" la verità ? Di cosa stanno parlando ?" Chiedo. Nella gola si forma un nodo .

Non sono sicura di volerlo sapere...

" vedi.. ecco... io.. " balbetta Tom. Gli rivolgo un'occhiata confusa che dovrebbe invitarlo a continuare ma lui si blocca e continua a balbettare.
" dai , ormai sei uno di noi!!!" Dice John .

Uno di noi ? Che significa ?

Guardo Tom. Ha un'espressione preoccupata stampata in viso.
" io ti amo . Cassie io ti ho sempre amata..dal primo giorno che ti ho vista. Ma ... Mi sono lasciato trascinare dal gioco. .. io Set , John e il resto del gruppo avevamo scommesso che sarei riuscito a ... a ... si beh... hai capito ... Mi servivano soldi e.. ho pensato... Fosse il modo più semplice per ottenerli ... " dice . Lo interrompo alzando una mano.

Ecco , mi sembrava troppo semplice la cosa.
Non sarebbe mai durata questa storia più tempo del dovuto. Voleva solo i soldi. Quindi. .. per 7 mesi ha solo recitato. Solo recitato. È triste. Ma me lo aspettavo. Una piccola parte di me , minuscola , invisibile all'occhio umano , sperava mi amasse realmente.

"Io mi fidato di te. " è l'unica cosa che riesco a dire tra le lacrime. Ho il cuore spezzato.
" lascia che ti spieghi... " mi prende la mano. La libero con un gesto fulmineo dalla sua presa. La sua pelle contro la mia è come fuoco. No , che dico ? Veleno.

" lasciami. Io mi fidavo di te. " ripeto.

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