Kai.
Non ci potevo credere, stava veramente succedendo o era solo un sogno frutto della mia immaginazione?
Pensavo a questo mentre i cinque ragazzi che poco prima ci avevano fatti sdraiare a terra svaligiavano la banca.
Uno di loro stava passando tra di noi per ritirare i telefoni. Venne il mio turno. Riluttante estrassi il telefono dalla tasca e glielo consegnai.Dopo poco notai che uno dei prigionieri sdraiato al mio fianco aveva un secondo cellulare in mano, probabilmente stava cercando di chiamare la polizia. Lui si accorse che lo stavo osservando e mi fece cenno di distogliere lo sguardo in modo da non rischiare di farci notare, sia io che lui sapevamo perfettamente che quella era la nostra unica possibilità di salvarci, e che se fossimo stati scoperti ci avrebbero uccisi all'istante.
Io mi spostai leggermente per nascondere il cellulare e lui scrisse un messaggio in cui spiegava la situazione.-Hai fatto?-
Sussurrai.
-Si, grazie per l'aiuto.-
Sussurrò a sua volta, dopodiché rimise a posto il cellulare.
-Dici che la polizia ci salverà?-
Chiesi un po' titubante. È vero, volevo provare un esperienza adrenalinica, ma ciò che immaginavo non era di ritrovarmi nel bel mezzo di una rapina a mano armata!
-Quanti anni hai ragazzo?-
-Ne ho compiuti da poco 19, ma che c'entra adesso?-
-Niente, volevo solo sapere se eri maggiorenne, così quando usciamo da qui ti offro da bere.-
Mi sorrise.
-Se usciamo...-
-Certo che usciremo!-
Lo disse con tono un po' troppo alto tanto che uno dei ladri ci fece cenno di stare zitti.
Pochi minuti dopo sentimmo le sirene delle auto di polizia che si avvicinavano: finalmente ci avrebbero liberati!
L'uomo al mio fianco mi fece l'occhiolino come per ricordarmi ciò che mi aveva detto poco prima.I ladri erano nel panico più totale, probabilmente non si aspettavano che la polizia arrivasse così presto.
Poi uno ebbe un idea:-Prendiamo un ostaggio e andiamocene!-
Ovvio, se prendevano un civile la polizia non avrebbe potuto fermarli perche c'era il rischio che uccidessero l'ostaggio.
I ladri acconsentirono e cominciarono a correre verso la porta, solo uno di loro si avvicinò a noi e chinandosi verso di me mi afferò il braccio e cominciò a tirarmi correndo.
Non potevo crederci, non solo avevo assistito ad una rapina, ma ero appena stato rapito!Provai a fermarmi ma il ragazzo che mi tirava era molto più forte di me e non riuscii a liberarmi dalla sua presa.
Non appena uscimmo fuori venni gettato nell'auto e appena l'ultimo dei ladri entrò nella macchina gridò:-Andiamo via di qua!-
Mi ci volle un attimo per riprendermi e per capire ciò che stava succedendo: ero stato rapito ed ero in una macchina con cinque ragazzi armati che mi stavano portando chissà dove, in poche parole non avevo alcuna via di fuga.
Inizialmente stetti zitto, mi serviva del tempo per metabolizzare la cosa e per tranquillizzarmi, sapevo che mi conveniva comportarmi bene se non volevo rischiare di essere ucciso ed ero spaventato.
Passammo accanto alle auto della polizia che non si accorse minimamente di noi scambiandoci per un semplice auto di passaggio.
A quel punto la paura lasciò spazio alla rabbia e mi misi a strillare:-Si può sapere che cazzo state facendo?! Fatemi scendere all'istante!-
Cominciai a tirare la maniglia della portiera che purtroppo era chiusa.
Guardai il conducente come per dirgli di aprirla ma sia lui che gli altri mi ignorarono.
La rabbia aumentò.-Mi ascoltate? Vi ho detto di farmi scendere, e in fretta anche! Non ho intenzione di farmi rapire da cinque teste di cazzo come voi!-
-Non credo che tu abbia ben capito la tua posizione ragazzo...-
-Certo che l'ho capita! Siete voi che non avete capito che io voglio andarmente, okay?! Mi state ascoltando?! Fatemi scendere adesso o apro il finestrino e mi butto fuori! Se la polizia vi scoprisse sareste spacciati! E io potrei dire la targa dell'auto visto che salendo l'ho vista, e così la polizia...-
-Dio santo qualcuno gli tappi la bocca!-
Urlò uno dei ragazzi.
Immediatamente il ragazzo che mi aveva trascinato nell'auto prese una pezza e me la legò attorno alla testa in modo da impedirmi di parlare.
Dopodiché con un altra pezza mi legò i polsi dietro la schiena.-Fiete fei luvidi vapitovi del cafolo! Fe fperavate di favmi ftave fitto vi fbagliafe fi gvoffo!-
Continuai ad urlare nonostante la pezza mi impedisse di parlare normalmente.
-Ora lo uccido.-
Disse il ragazzo accanto a me.
-Fe fu lo facessi non afrefte più un oftaggio e la polivia vi uccidevebbe! Cvindi o mi libevi o soppofti.-
Lo guardai con aria di superiorità, visto che sapevo perfettamente che gli servivo vivo e che non mi avrebbero potuto uccidere neanche volendo.
Il ragazzo mi guardò seriamente scocciato ed estrasse la pistola, in un primo momento pensai che volesse seriamente spararmi, ma tutto ciò che fece fu tirarmela in testa facendomi svenire.***
Quando mi risvegliai ero ancora legato all'interno dell'auto, ma ero solo.
Mi alzai lentamente e guardai fuori dal finestrino: eravamo in campagna di fronte ad una vecchia baracca ed i miei rapitori, che si erano tolti le maschere, stavano animatamente discutendo tra loro.
Mi schiarii la voce per fargli capire che mi ero svegliato e che volevo essere liberato, loro mi guardarono e ricominciarono a parlare.
Se volevano farmi arrabbiare ci erano riusciti, chi ha detto che l'ostaggio deve starsene zitto e buono? Se c'è una cosa sicura a questo mondo oltre la morte, è che Kai Yumehara non se ne sta mai zitto ad ascoltare, ma ribatte sempre, sopratutto se è arrabbiato.-Non sapete in che rompi coglioni vi siete imbattuti...-
Sussurrai.
-E ora che facciamo con quel tipo?-
Chiese uno dei rapitori.
-Kai Yumehara-
Dissi.
-È?-
-È il mio nome, Kai Yumehara.-
Mi guardò per un attimo e poi continuò il discorso.
-Qualcuno deve occuparsi di lui, non possiamo semplicemente lasciarlo andare!-
-Teoricamente potete, vi giuro che alla polizia dirò solo tutto ciò che so!-
Dissi con tono di sfida.
-Stavo dicendo, che dobbiamo trovare un posto in cui farlo stare e...-
-Che ne dite di un albergo a tre stelle? No anzi, visto tutti i soldi che avete rubato deve essere almeno a cinque!-
Lo interruppi nuovamente.
-Senti, potresti... no, puoi... stai zitto okay?-
Era visibilmente irritato, e questo mi fece spuntare un sorrisetto, quindi dissi con tono sarcastico:
-Non obbidisco agli ordini di uno che non sa nemmeno formulare una frase.-
Il ragazzo mi guardò rimanendo in silenzio per qualche istante, poi con estrema freddezza disse:
-Kylar, ammazzalo.-
Okay, forse avevo esagerato.
Spazio Autrice:
Piccola annotazione per i lettori:
Gli aggiornamenti della storia verranno effettuati ogni martedì ed ogni sabato (almeno fino a che ne saremo in grado).~Lav007
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Da Nemici A Amanti - Yaoi
RomanceCosa succederebbe se un ragazzo freddo come il ghiaccio ed un ragazzo dallo spirito ardente come il fuoco dovessero convivere sotto lo stesso tetto? Magari come rapitore ed ostaggio? Riusciranno due anime così diverse a sopportarsi a vicenda? Ma sop...