Kai.
Quando mi svegliai quella mattina restai a lungo a crogiolarmi nel caldo del mio letto.
Era da tanto tempo che non dormivo su un vero letto e in un posto caldo, ma nonostante la comodità mi sentivo solo, forse perchè mi ero ormai abituato a dormire accanto a Kylar.
Era incredibile come nonostante fossi finalmente tornato a casa tutti i miei pensieri convergessero su Kylar.
Cosa significava tutto questo?-Kai tesoro? Sei sveglio?-
Il cigolio della porta della stanza e le gentili parole di mia madre mi sottrassero dai miei pensieri.
-Mmm.-
Mugugnai.
-Quando hai voglia scendi, abbiamo preparato la colazione.-
Detto ciò uscì dalla stanza lasciondomi nuovamente solo.
Avevo fame, ma non avevo nessuna voglia di scendere e di dover fronteggiare i miei genitori, sapevo che prima o poi avrei dovuto raccontargli tutto ma non ne avevo il coraggio.Mi alzai lentamente e scesi le scale dell'enorme casa ancora in piagiama. Quando arrivai alla sala da pranzo i miei genitori mi accolsero amorevolmente incitandomi a mangiare, non me lo feci ripetere due volte e sotto i loro sguardi divorai tutto ciò che avevano fatto preparare, fu il primo pasto decente dopo tanto tempo.
-Kai, oggi ti portiamo da un medico e poi verranno a trovarci alcuni amici per vedere come stai, so che è difficile ma cerca di essere presentabile.-
Tuonò mio padre.
Era sempre stato un uomo freddo che non faceva giri di parole ma a differenza di mia madre era una persona sincera.
Annuii leggermente, non volevo vedere nessuno ma di certo non potevo oppormi.Quando ebbi finito di mangiare mi chiesero di lavarmi e di prepararmi per andare all'ospedale.
Nonostante mi avessero chiesto di sbrigarmi preferii farmi un lungo bagno caldo nella vasca del mio bagno chiudendomi a chiave di modo di non poter essere disturbato.-Aaah...-
Sospirai profondamente sentendo quella piacevole sensazione, potevo finalmente farmi un bagno da solo senza dovermi preoccupare di nessun altro.
Il problema arrivò quando mi alzai per risciacquarmi notando quanto i lividi fossero ben visibili sul mio corpo.
Un'infinita tristezza mi colse all'improvviso, avrei voluto piangere ma questa volta non ci sarebbe stato Kylar a sostenermi.
Mi strofinai gli occhi ed uscii dalla vasca, non avrei pianto, non questa volta.
Mi asciugai e mi misi le prime cose che mi capitarono tra le mani, poi scesi le scale fino ad arrivare nell'atrio dove i miei mi stavano aspettando pazientemente.-Sei pronto?-
Annuii.
-Perfetto, andiamo.-
***
Una volta arrivati all'ospedale mi portarono subito da un "medico di fiducia" per farmi esaminare, probabilmente i poliziotti gli avevano già raccontato tutto.
-Per favore togliti i vestiti.-
Sospirai alle parole del medico rassegnato al fatto di dover mostrare nuovamente il mio corpo martoriato a qualcuno che non fosse Kylar.
L'uomo spalancò gli occhi notando lo stato in cui ero ridotto e cominciando per primo ad esaminare la mia caviglia.-È stata ricucita in modo pressoché perfetto, chi ti ha fatto i punti?-
In qualche modo mi tranquillizzò quello che disse il medico, ciò voleva dire che non l'avrei dovuta ricucire di nuovo e che sarebbe guarita del tutto.
-Uno dei rapitori.-
Mentii.
Il medico continuò ad esaminarmi traendo la conclusione che sarei guarito a breve se fossi stato a riposo e chiedendomi di aspettare mentre lui spiegava la situazione ai miei genitori in un'altra stanza.
Durante la suo assenza ebbi tutto il tempo di rivestirmi e di rimirare più volte la fasciatura che mi aveva fatto alla caviglia, senz'altro migliore di quella che mi aveva fatto Alessio in tutta fretta.Nella noia dell'attesa mi alzai accostandomi alla porta per sentire cosa dicessero le persone che passavano e riuscii a cogliere parecchi discorsi.
-Quindi uscirai tra due settimane?-
Una voce femminile.
-Sì, tesoro e non vedo l'ora di poter tornare a casa.-
La voce del probabile fidanzato della precedente donna.
-Però la prossima volta vedi di non fare incidenti!-
La stessa donna di prima.
-Scusi sa dov'è il bagno?-
Un bambino.
-Da quella parte, vuoi che ti ci accompagno?-
Una donna, probabilemente un'infermiera.
-Mi sento un po' preso in giro.-
Questa volta una voce maschile.
-Cioè, lavora qui da poco ed è già considerato uno dei migliori!-
-Il fatto è che Alessio è veramente un dei migliori e non puoi affermare il contrario, è riuscito a portare a termine un'operazione pressoché impossibile con successo!-
Quando sentii quelle parole aprii la porta del piccolo studio correndo verso gli unici due medici che stavano passando davanti ad esso.
-Scusate l'Alessio di cui parlate com'è fatto?-
Nel momento esatto in cui i due uomini mi descrissero il ragazzo potei dire con certezza che si trattasse dell'amico di Kylar.
Almeno adesso sapevo che quello che mi aveva curato ben due volte era effettivamente un medico, molto bravo per di più.
Ringraziai i due medici e tornai nella stanza un attimo prima che i miei genitori ed il dottore arrivassero per recuperarmi.Tornammo a casa in silenzo, ora anche loro sapevano cosa mi era successo e né uno né l'altro sapeva cosa dire, mia madre probabilmente si vergognava sapendo che suo figlio era stato violentato e mio padre si sentiva quasi sicuramente in pena per me.
Sbuffai ricordandomi che quella giornata non era affato finita, dovevo ancora fingere di stare bene davanti agli amici di mia madre, perfetto, ero appena tornato a casa e passavo subito una giornata di merda, viva la vita.
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Da Nemici A Amanti - Yaoi
RomanceCosa succederebbe se un ragazzo freddo come il ghiaccio ed un ragazzo dallo spirito ardente come il fuoco dovessero convivere sotto lo stesso tetto? Magari come rapitore ed ostaggio? Riusciranno due anime così diverse a sopportarsi a vicenda? Ma sop...