-Nothing left to say-

77 14 1
                                    

Capitolo 5; Nothing left to say.

Bip. Bip. Bip. Bip.

Il suono regolare del macchinario che pompava ossigeno nei polmoni della donna più importante della loro vita.

Uno ritmo costante e spaventoso, non cessava mai, neanche di notte.

Bip. Bip.

-Vostra nonna sta peggiorando, ma c'è ancora una speranza-

Bip.

I ragazzi si guardarono, non sapevano cosa fare, cosa dire, come relazionarsi alla merda che gli stava piovendo addosso giorno dopo giorno.

Michael era troppo piccolo per capire, Gerard doveva essere forte per entrambi.
Doveva farlo perché era il più grande e doveva essere un punto di riferimento. Giusto?

-Si stanno sviluppando delle cure, sono costose, si aggirano sui 250.000$ dollari, ma promettono bene-

250.000$ dollari.

Non si sarebbero mai potuti permettere una somma del genere.
Il lavoro di Gerard bastava a malapena per pagare le bollette.

Il dottore uscì dalla stanza, lasciandolo nell'indecisione più totale.

Bip. Bip. Bip. Bip.

Suono il telefono; era Edward.
La sua voce si poteva distinguere fra altre mille, era bassa, misteriosa, di chi conosce il proprio potere e lo sfrutta al massimo.

-Ho un lavoro per voi-

Gerard sapeva a chi chiedere quei soldi, nella periferia viveva un uomo talmente potente che aveva servi ovunque.

-Michael, stai qui con la nonna-
Le guance piene e paffute del ragazzo si tirarono in un sorriso di gioia.

In quel momento il suo cuore cadde a pezzi, non voleva metterlo in mezzo a questi casini, ma non c'era alternativa.

"Ho bisogno di soldi" gli aveva detto e i patti erano stati chiari, Edward non dava meno di mezzo milione per volta, non importava se avevi bisogno di 1$ o 490.000$, o mezzo milione o nulla.

Le cure erano state pagate, sua nonna stava meglio.
Ma Gerard avrebbe dovuto lavorare per 5 anni prima di saldare il debito.

Iniziò a mordersi le unghie mentre cercava una soluzione; la verità è che non c'era nessuna soluzione.
Edward comandava e loro obbedivano.

-Alle 02.30 arriverà un camion carico di droga a nove isolati da voi, la sorveglianza sarà minima. Sapete cosa dovete fare, mi aspetto un lavoro pulito-

Sembrava che tutto andasse per il meglio, Gerard aveva anche aperto un negozio ed ora che tutti sapevano che era una persona pericolosa i ragazzi avevano smesso di dargli fastidio.

All'inizio i lavori erano cose da nulla, furti più che altro.
Era un mago.
Non lasciava tracce, nessuno si accorgeva di nulla.

Poi tutto si ribaltò, ed Edward mise in mezzo Michael.

"Da domani fai venire anche il biondino" aveva detto, e così era stato fatto.

A 16 anni si va a scuola, si esce con gli amici e con la fidanzata.
Michael invece a 16 anni piantava un coltello in gola alla loro prima vittima: Bruce Jackobson.

L'avevano fatto miliardi di volte, si trattava semplicemente di piazzarsi in un punto isolato, mirare e sparare.

Il vetro si ruppe in mille pezzi e si sporcò di sangue.
Forse quell'uomo aveva una famiglia, dei figli, una moglie che lo amava alla follia.

Loro gli avevano appena tolto tutto.

Per la prima volta dopo tre anni gli era sembrato di essere stato visto.

-Micks, filiamo via- forse quel qualcuno li stava spiando anche ora.

-Ma il camion? Edward è stato chiaro..-

Il maggiore lo strattonò con forza, puntando gli occhi verdi nei suoi.

-Qualcuno ci ha visti-

Sua nonna era morta due anni dopo.
Tutte le cure alla fine erano state inutili.

Gerard era distrutto, Michael stava ancora peggio.
Per ridare i soldi avevano incominciato a rubare e spacciare, ma Edward non aveva bisogno dei loro soldi.

Aveva bisogno di qualcuno che gli risolvesse i suoi affari, qualcuno che si sporcasse le mani al suo posto, e loro erano gli operai perfetti.

Michael si guardò intorno, non c'era anima viva.
Tese l'orecchio, concentrato; nessuno.

-Gee, muoviamoci, non c'è un cane-

Non aveva mai avuto un'esitazione, era sempre stato diretto e preciso.
Questo perché aveva imparato che se ti fermi a pensare alle conseguenze sei spacciato, fottuto.

Avevano svuotato il camion e nascosto tutto nel negozio.
Sapevano che alle 7 in punto sarebbe passato un sicario di Edward a ritirare la merce.

La sensazione che qualcuno li stesse spiando però era ancora troppo forte.

Strinse il braccio al fratello; Aveva visto un'ombra dietro casa.

Dopo tre anni di servizio Edward aveva cominciato a pagarli, erano diventati economicamente indipendenti e la cosa gli piaceva parecchio.

Avevano saldato il loro debito con due anni di anticipo, nessuno aveva mai fatto una cosa del genere.

-Mi sono stancato di lavorare per quello stronzo, voglio vivermi la mia vita-

-Tra due anni vivremo la nostra vita-

Non c'era abbastanza tempo.
Avevano bisogno di aiuto, e subito.

Frank.

Frank era la loro unica possibilità.

Demolition Lovers || Frerard.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora