postcards

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'Lexa, Parigi è bellissima.
Così tante cose da vedere, così tanta vita e le persone sono stupende.
Vorrei che tu fossi qui in questo momento.
Con amore Clarke'

Lexa teneva tra le mani la cartolina inviatale da Clarke come se fosse la cosa più preziosa del mondo, ne aveva a centinaia, infatti ogni volta che Clarke si trovava a visitare una nuova città una delle prime cose che faceva era comparire una cartolina e spedirla a Lexa.
New York, Barcellona, Londra, Monaco, Berlino e anche Tokio, Clarke era stata ovunque e Lexa teneva in una scatola le prove che lo dimostravano, centinaia di cartoline provenienti da tutto il mondo che Clarke aveva avuto la premura di inviarle per farle sapere che ovunque fosse la pensava sempre.

Le due si erano conosciute quattro anni prima a Los Angeles, Clarke stava disegnando i passanti in una piccola piazza non lontana dalla spiaggia, Lexa era lì con amici a godersi l'estate.
La ragazza bionda rimase colpita dalla bellezza  dell'altra tanto da ritrarla più volte, tanto da finire il suo blocco da disegno, raccolto tutto il suo coraggio aveva mostrato alla mora le sue opere e questa sorridendo si era complimentata e presentata, la scintilla era scattata subito.
Lexa trovava Clarke affascinante, la ragazza le aveva raccontato la sua storia, le aveva raccontato di come a 16 anni fosse andata via di casa per seguire i suoi sogni d'artista e di come si manteneva facendo ritratti.
Lexa ammirava Clarke che, nonostante non fruttasse molto a livello economico, aveva deciso di seguire la sua passione.
La ragazza le aveva anche raccontato come grazie ad un suo amico che lavorava in una compagnia aerea riusciva a viaggiare per il mondo è di come non si fermasse a lungo in un posto.
Quella volta Clarke fece un'eccezione, era infatti rimasta a Los Angeles tutti e tre i mesi di estate, che aveva felicemente trascorso con Lexa, tra le
Due non era accaduto nulla, ma allo stesso tempo Lexa sentiva fosse successo di tutto.
Alla fine dell'estate Lexa dovette salutare Clarke, e con le lacrime agli occhi la ragazza bionda le chiese l'indirizzo della sua abitazione promettendole di inviarle una cartolina ogni nuovo posto che avrebbe visitato.

Lexa inizialmente non aveva creduto che Clarke lo avrebbe fatto, ma poi le cartoline cominciarono ad arrivare, ancora e ancora, non dicevano molto, ma per Lexa dicevano tutto.

Per quanto a Lexa facesse piacere ricevere queste cartoline e sapere che Clarke la pensava sempre, allo stesso tempo sapeva che ogni cartolina la allontanava sempre di più dalla ragazza, e se avesse conosciuto qualcun altro?
Qualcuno che potesse accompagnarla nelle sue avventure in giro per il mondo, cosa che Lexa non poteva fare.
Aveva pensato più volte di seguire Clarke nei sui viaggi, ma non ne aveva mai avuto il coraggio.
Lasciare l'Australia le sembrava un sogno, la amava, ma si sentiva isolata dal resto del mondo, separata dal suo mondo.

Era ormai una settimana che Lexa continuava ad aspettare la solita cartolina, le sembrava strano di non averla ancora ricevuta.
se fosse accaduto qualcosa a Clarke?
Se non stesse bene?
Se avesse conosciuto qualcuno?
E Se si fosse dimenticata di lei?
Il solo pensiero provocava un dolore fisico a Lexa.
La ragazza passò settimane in silenzio, non mangiava ne dormiva.
Il pensiero di Clarke le risuonava in testa come una melodia della quale non ci si riesce a liberare.

Tornando a casa Lexa decise di controllare la cassetta delle lettere nella speranza di trovare qualcosa.
Vuoto, tutto quello che trovò fu il vuoto.
Sconsolata so trascinò con dentro casa e andò a prendere un bicchiere d'acqua.
'Sai dovresti chiudere meglio la porta, chiunque potrebbe entrare'
Al suono della voce Lexa si spaventò e fece cadere il bicchiere ancora pieno che si frantumò,
'è questo l'effetto che ti faccio allora'
A parlare era Clarke, Lexa non riusciva a credere ai suoi occhi, rimase immobile, era sotto shock.
Clarke si avvicinò a lei e la abbracciò
'Dio, mi sei mancata' disse poi, Lexa riprendendosi e continuando ad abbracciare fermamente Clarke le chiese 'cosa ci fai qui?'
Clarke sorrise guardando sul pavimento dietro di sé, Lexa seguì lo sguardo, 'una valigia? Ti trasferisci?' Chiese Lexa, 'a dirla tutta è per te' rispose sorridendo Clarke 'voglio che tu venga con me, l'ho voluto fin da quell'estate, amo viaggiare, ma amerei di più farlo con te' aggiunse la bionda.

Lexa sapeva che sarebbe stato un salto nel vuoto, di cosa avrebbe vissuto?
Avrebbe dovuto cercare lavoro?
Lasciare la scuola?
Come lo avrebbe spiegato ai suoi?
Accattando l'invito di Clarke la ragazza si sarebbe buttata in qualcosa di non sicuro, ma Clarke era una certezza per Lexa.
Proprio per questo senza secondo pensieri Lexa prese la valigia, afferrò la mano di Clarke e insieme varcarono la porta di ingresso pronte a scoprire il mondo insieme.

Clexa one shotsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora