Come può un bacio, non essere la dimostrazione adatta, per esprimere un sentimento?
I sentimenti sono difficili da gestire.
Non tutti, sono in grado di trovarsi, nel posto perfetto, con la persona con cui sono più legati e attraverso un "semplice" bacio, mostrare tutto ciò che si prova per lei.Lo so può sembrare una follia, se vi dico che a Luce con quel bacio, nulla è migliorato.
Forse quello, non era il momento giusto.
Forse lei, con il suo carattere così frizzante, aveva creato una voragine di timidezza, spiazzando tutto come fa un Uragano.Bisogna ammetterlo, Luce ha questo grande difetto.
Spesso vuole inoltrarsi nei cuori delle persone senza chiedere permesso.
Sarebbe meglio evitare certi atteggiamenti troppo eccessivi.
Bisogna prima avere fiducia in una persona e poi condividerci qualcosa.In quel momento Luce si sentiva in torto, era come se avesse violato la parte più intima di Sbembo, nonostante lui fosse stato consensiente.
Avrebbe voluto chiedergli scusa, avrebbe voluto abbracciarlo, promettendogli che non sarebbe mai più accaduta una cosa simile.
Tutto questo per un bacio?
Sbembo era impassibile, fermo, sembrava non connettere.
Quanta tenerezza, quanto imbarazzo si leggeva dal volto di quel giovane artista così particolare, così affascinante.- "Tutto questo mi è sembrato così..." Cominciò con il parlare Luce.
- " Non devi trovare una giustificazione a quello che è successo". Disse Sbembo.
Il suo sguardo era tornato sereno. Sembrava come se fosse nuovamente padrone della situazione.
- "Devi spiegarmi qual'è il tuo potere? Come fai?" Domandò Luce. "Tu parli, fai filosofia sulla vita e mi catturi. Tu canti, riesci a farmi entrare nel tuo mondo in un secondo ed io mi sento coinvolta.
Inavvertitamente urti contro di me, e sento una vibrazione che mi scuote, eppure... "Silenzio. Non sapeva come dirlo Luce. Le loro labbra si erano sfiorate, ma lei non aveva sentito nulla.
Nessun brivido, nessuna emozione. Era stato solo un gesto, puramente definito nel termine letterario.
Non le era mai capitato. Nessuno,
fino a quel momento aveva toccato in maniera così sottile le corde della sua anima, come Sbembo, stava facendo con lei, ma chimicamente tra i due non c'era nulla.Questo aveva avvertito Luce.
Sbembo era incomprensibile. Non si esponeva più di tanto. Sorrideva e stava zitto fino a che finalmente non aprì bocca:"Bisogna distinguere l'attesa dal piacere. Il piacere è nell'attesa.
Nell'attendere ciò che desideriamo, la voglia di raggiungere la nostra meta è sempre più forte, sempre più accessa, sempre più viva in noi.
Dobbiamo stare attenti a non farci troppe aspettative, altrimenti ci diamo fuoco da soli. Non si deve idealizzare mai."Parole forti. Molto taglienti. IL BAMBINO IMPROVVISAMENTE DIVENTA L'EDUCATORE."
" E comunque un bacio, sempre secondo il mio parere, deve essere dolce e soffice come un cornetto, poi sta all'altra persona decidere a che gusto lo vuole" .
Con quest'affermazione Sbembo aveva dimostrato nuovamente la sua forte nobiltà d'animo.
Lui era così,delle volte mostrava il dolce, delle volte il salato.
Era interessante,
proprio perchè era la contraddizione in persona.In fin dei conti, le sue contraddizioni avevano tutte un filo logico. Il problema?
Luce doveva avere la capacità di uscire ancora una volta fuori dagli schemi, oltrepassare i limiti, viaggiare su di un altra lunghezza d'onda, ma soprattutto essere pronta a qualsiasi cosa.
Cosa c'è di normale in tutto questo?
Be, la normalità? Non esiste.
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PROLOGO
RomanceAvere 17 anni, essere di Ostia, la parte balneare della Roma Antica, combattere per ottenere i propri sogni, provare l'emozione di un primo batticuore, conoscere nuove amicizie, trascurarne delle vecchie, è quello che succede di solito. Questa stori...