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22 Vengeance

 " La violenza contro le donne è una delle più vergognose violazioni dei diritti umani. " Kofi Annan 

Ci siamo, mancano poche ore al matrimonio...non ho organizzato un addio al nubilato, perché non me ne frega nulla di restare nubile, anzi. Mi limiterò ad un bel bagno rilassante ed un po' di TV, con i miei programmi preferiti. Non farò troppo tardi, visto che domani è una giornata moolto importante e, voglio essere al massimo. Ho cenato, con solo un insalata, tanto ho lo stomaco chiuso.. Mentre riempio la vasca, penso a Sam e lo immagino, col suo vestito elegante... sarà meraviglioso, come sempre. Spero che gli piaccia il mio vestito, ho sempre sognato la mia entrata in chiesa come nei film d'amore con lui che la guarda pieno di meraviglia ed emozione.. La vasca è colma, col bagnoschiuma alla mandorla che tanto amo. Mi tolgo la vestaglia ed entro, per metà già rilassata... spero di non addormentarmi e annegare, sarebbe il colmo! Metto sugli occhi un panno, umido e caldo, per distendere il contorno occhi e finalmente mi lascio andare.. Mi riscuoto un attimo solo per accendere la musica..le note di A Thousand Miles invadono la stanza ed io canticchiando, mi lascio di nuovo andare.. Che meraviglia, sto così bene... domani sposerò l'amore della mia vita, costruiremo una famiglia, che voglio subito provare ad allar...ghghghghghghhghg...

Che cazzo succede! Due mani mi tengono sotto l'acqua. Il panno mi scivola dagli occhi, mentre lotto per venire a galla, e lo vedo..l'uomo incappucciato che sorride maligno. Mi sento morire, lotto ma non ci riesco è troppo forte. Mi aggrappo al suo braccio e apro la bocca per gridare, del tutto dimentica di essere sott'acqua. Il fiotto caldo e dal sapore di mandorla, quasi mi affoga ma il pazzo mi tira su. Respiro a pieni polmoni fino a che sento i suoi muscoli tendersi, non riesco a liberarmi in tempo. Prende la mia testa e la sbatte con violenza al bordo della vasca, con tanta forza che svengo.

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Apro gli occhi e sono legata ad una sedia. Non al buio come l'altra volta, stavolta la luce filtra e vedo quello che c'è attorno a me. Un'altra sedia, vuota, difronte alla mia. Come se aspettasse di essere riempita, da un'altra sventurata come me. Credo di essere sola, non sento rumori. Giro lo sguardo e noto solo un piccolo porta foto, appoggiato a terra, con delle candele accese tutto intorno. Non riesco a mettere a fuoco, un po' per la lontananza, un po' per le ripercussioni della botta. Ho la vista appannata e del sangue rappreso. Le mani, i polsi in verità, sono legati stretti dietro la schiena. Non mi sento più le braccia, altro indizio che, mi fa capire di esser lì da tempo. Stessa sorte, per i piedi, legati alle zampe della sedia, da del nastro isolante. 

La stanza è spoglia, una tenda copre un qualcosa sulla parete in fondo, aguzzo la vista per cercare di capire e ad un tratto raggelo. Ho capito fin troppo bene, cosa si cela dietro quella tenda. Il letto su cui, mi tenne due anni fa. Il cuore mi arriva ai piedi e sento il terrore ed il panico, farsi avanti. Non me lo posso permettere, se voglio vivere, devo restare concentrata e all'occorrenza, combattere. Sento un movimento, al piano di sopra. Dei passi e qualcosa che viene trascinato. Sento scendere e la porta, con un tonfo si spalanca. Il folle sta entrando, con qualcuno svenuto... ed appena gira quel corpo, privo di conoscenza, davvero mi sento morire. 

"LASCIALO STARE, BRUTTO FIGLIO DI PUTTANA! LASCIALOOO... FAI A ME TUTTO CIO' CHE VUOI MA LUI NO, TI SUPPLICO." spero che mi ascolti... ma a quanto pare no, visto che sistema il mio Sam, sulla sedia e lo lega stretto.."Ti prego.." imploro, con voce rotta. Alza un attimo la testa e mi guarda...

Vedo i suoi occhi colmi di follia, che brillano al riflesso della luna. E' pazzo, non c'è altra spiegazione. E' matto, fuori di testa. Il suo viso si apre in un sorriso da psicopatico e poi scoppia in una risata. Qualcosa in lui, mi è familiare, ma non riesco a mettere insieme i pezzi.