Capitolo 6

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Per pranzo io e Hope andiamo in un ristorantino e appena sedute vuole subito sapere come è andata con Brian. Le racconto tutto e l'argomento dei suoi fratelli la intriga molto.

<Che c'è?> dice, dopo che io ho alzato le sopracciglia.

<Niente, solo che ti interessa parecchio l'argomento fratelli, vedo>

<No, solo un pochino>

<Solo un pochino?> chiedo divertita.

<Ok, mi interessa. Hai ragione> ammette. Scoppiamo entrambe in una risata.

Il pomeriggio tardi lo passo in camera a studiare per la settimana ma ad un certo punto il telefono mi vibra. Un messaggio. E' Brian.

[Che fai?] Non riesco a trattenere un sorriso. Lascio passare qualche secondo...

[Sto studiando]

[Sai che ore sono?] Guardo la schermata alta del telefono e mi prende un colpo. Sono le 20.00. Come ha fatto a passare così veloce il pomeriggio?

[Ora lo so. Mi è volato il tempo]

[Riposati] mi ordina.

[Tu piuttosto, che fai?]

[Pensavo] Decido di non commentare. Dopo un minuto mi arriva un altro suo messaggio e lo leggo, forse, dieci volte prima di realizzare.

[A te] Mi batte il cuore all'impazzata.

[A me?]

[Già] Non so cosa scrivere. Passo 30 secondi nel panico ma ci pensa lui.

[Buonanotte Bella] mi liquida, anticipando la buona notte.

[Notte Brian]

Mi sveglio presto per farmi una doccia, arricciare i capelli, truccare gli occhi, preparare il materiale da portare con me e andare a fare colazione nel bar del campus con Hope, Nell e Peggy. Penso ancora ai messaggi di Brian e mi assale la voglia di vederlo.

Insieme a Hope mi avvio al bar e troviamo Nell e Peggy sedute al tavolo.

<Ciao ragazze> dicono e noi le salutiamo abbracciandole.

Ordiniamo quattro caffè e quattro brioche. Parliamo delle lezioni che sarebbero iniziate a momenti. Nell ha chimica, Peggy astronomia, Hope economia e io italiano.

Ci avviamo nelle nostre rispettive aule e ci salutiamo. Io ho cinque minuti di anticipo, così mi metto seduta in prima fila dato che tutti i posti sono vuoti e tiro fuori il materiale; computer, libro e penna. Dopo vari minuti entra un ragazzo e si mette seduto vicino al mio posto. Intanto l'aula si è quasi riempita.

<Ciao, io sono Edison>

<Bella> dico sorridendogli.

<Buongiorno ragazzi!> disse la professoressa <Come state?> Nessuna professoressa fino adesso ci aveva chiesto come stavamo. Già mi piace.

<Bene> rispondiamo in coro.

La lezione mi piace molto, la professoressa ci coinvolge molto. Si chiama Daisy. Quando la lezione finisce, saluto Edison ed esco dall'aula!

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