Capitolo 9

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Dopo essermi vestita nella stanza degli ospiti chiamo subito mamma. Mi risponde dopo un solo squillo.

<Bella, accidenti. Che ti è successo?> non urla ma la sento un pò alterata e non ha torto. Se mia figlia non rispondesse al telefono per tutta la sera io farei di peggio, rispetto a quello che ha fatto.

<Mamma, mi dispiace tanto. Ieri s-sera...> non riesco a finire la frase e scoppio a piangere. Mamma mi consola e mi dice che andrà tutto bene e che non è successo niente. In quel preciso momento entra nella stanza Brian. Vede che sono al telefono e sta per riandarsene ma guardandomi meglio capisce che ho pianto. Si avvicina e mi asciuga il viso, rigato dalle lacrime, con la sua grande mano. Saluto mamma e stringo, in un abbraccio forte, Brian. Lui non se ne va, rimane. Spero non se ne vada mai.

I giorni e le lezione passano veloci questa settimana. Con Brian andava benissimo. Pranzavamo insieme e uscivamo insieme come amici. Ripeto, come amici.

Il sabato, giorno della partita di football, arriva velocemente.

La mattina vado a fare colazione nel bar del campus e incontro Edison, il ragazzo con cui avevo parlato a lezione di italiano.

<Ehi, ciao> dissi.

<Bella, che bello rivederti>

<Vieni oggi alla partita della scuola?>.

<No, non fa per me. Devo svolgere dei compiti. E poi non mi piace stare in mezzo a tanta gente>.

<Ma dai ci divertiremo!! Non puoi stare a casa il sabato pomeriggio> <E poi è la partita della nostra scuola!> esclamo cercando di convincerlo. Ci pensa su per qualche secondo.

<Eh va bene> si arrende.

<Evviva!> esulto contenta.

<Mi posso unire al tuo gruppo Bella?> domanda timidamente. <Non ho molti amici, anzi direi che sei l'unica>

Edison è un ragazzo molto intelligente e simpatico, pensavo avesse molti amici. Povero, deve essere molto triste stare da soli e io sento il dovere e la necessità di fargli scoprire cosa significa avere amici.

<Certo Ed>

<Grazie>

Decidiamo di incontrarci alle 14.00 al campus, insieme a Hope, Nell e Peggy.

Io e Hope ci prepariamo circa due ore prima dall'appuntamento con Edison, Nell e Peggy. Ci faciamo entrambe una doccia, ci mettiamo la maglia, che aabbiamo comprato, con il logo della nostra scuola e un paio di pantaloncini bianchi. Io mi arriccio i capelli e mi trucco un po'.

Sento vibrare il telefono e leggo il messaggio da parte di Brian:

Ci vediamo dopo bella.

N.B. bella è l'aggettivo!!😉

Mi sento contenta e elettrizzata all'idea di vederlo. Anche se avevo un po' di dubbi su di lui, ho imparato a conoscerlo e devo ammettere che mi intriga e mi incuriosisce molto: ma non lo avrei mai ammesso a nessun'altro.

Poco prima della due eravamo già all'entrata del campus per aspettare Edison, Nell e Peggy.

Quando arrivano presento a tutte, Edison e vedo Nell interessarsi molto a lui, chissà forse potrebbero uscire insieme qualche volte.

Una volta arrivati  al campo da football, ci sediamo nelle panchine.

Vedo arrivare Brian e il cuore inizia a battere.

Squadra tutte le panchine e quando posa lo sguardo su di me, sorride e si avvicina. Si siede di fianco a me e mi bacia sulla guancia.

<Non dici niente?> chiedo, alzandomi e facendo un giro su me stessa.

<Ti direi di cambiarti ma sto lottando contro me stesso> mi confida ridendo.

<Che cosa? Perché?>.

<Non smetterò di controllare chi ti si avvicina e diventerò matto>.

Scoppiai a ridere. <Devi metterti il cuore in pace>.

<Ok l'hai voluto tu: se ti si avvicina qualcuno non mi limiterò a guardare. Capito?> disse con un po' di esagerazione ma anche verità.

Gli dó una spinta e rido.

<Mi piaci quando ridi> mi dice serio.

<Lo so> mi vanto e lo guardo con aria di sfida. Poi lo guardo, come una persona normale a cui viene detto "mi piaci quando ridi", e sta volta glielo dó io un bacio sulla guancia.


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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 23, 2016 ⏰

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