Il giorno seguente mi sveglio dieci minuti prima per arrivare in anticipo in classe. Faccio una doccia, mi vesto e prendo quaderni e libri. Poi sveglio Hope e lascio che si prepari. Mi avvio verso la mia aula, ma inciampo in uno scalino e cado a terra. Per fortuna metto le mani davanti a me. All'improvviso sento dei passi veloci avvicinarsi, mi giro e vedo il ragazzo dell'altra volta.
Oh no, avrà pensato che fossi distratta e maldestra. Ma come fa ad essere sempre nel posto giusto al momento giusto? Mi aiuta ad alzarmi e mi chiede:
<Bella, stai bene?> Come fa a sapere il mio nome?
<Si si tutto bene, sono solo inciampata. Che ci fai qui?> chiedo molto imbarazzata ma anche curiosa. I suoi occhi sono seri, quasi preoccupati.
<Stavo andando in classe ma poi ti ho vista cadere>
Mi stava seguendo? Si mi stava seguendo non c'è alcun dubbio
La cosa mi fa ridere. Con un sorrisetto chiedo:
<Mi stavi seguendo?> I suoi occhi sono impassibili, non c'é aria di imbarazzo. Subito risponde nervosamente:
<Ti ho detto che stavo andando in classe. Se ti trovi nella stessa direzione in cui stavo andando non vuol dire che ti seguivo> E' ritornato lo sfacciato di ieri.
<Va bene va bene, ciao ci vediamo>
Mi incammino, lasciandolo indietro, zoppicando. Ma poi lui dice:
<Ehi aspetta...In quale aula stai andando? Ti accompagno>
<Aula 17> gli dico guardandolo.
<Ok ti accompagno, reggiti> prendendomi la mano. Lo guardo male.
<Dai maledizione, mica ti mangio> dice.
Convinta, metto il braccio attorno al suo collo e sento la sua mano stringermi stretta i fianchi. Un brivido mi corre lungo la schiena e quasi mi cedono le gambe. Che strano effetto mi ha fatto, penso. Nessuno dei due apre bocca lungo il corridoio.
Una volta arrivati mi aiuta a sedermi e ad un certo punto la mia voce esce da sola:
<Allora mi vuoi dire come ti chiami?> Mi mangerei la lingua...maledetta curiosità!
Alza un sopracciglio.
<Che c'e' dato che tu sai il mio nome, mi sembra equo sapere il tuo> dico convinta.
Sta per rispondere quando viene interrotto dalla voce di Hope.
<Bella ma che ti è successo?> Maledizione!
<Ehm...niente, sono inciampata e lui mi ha aiutato>
Per restare sola con lei dico:
<Grazie dell'aiuto, ci vediamo> Lui, sicuramente offeso, non dice niente e se ne va.
Alzo le mani per dimostrare la mia innocenza a Hope. Penserà che sia colpa mia, ci scommetto.
Mi giro e non so per quale motivo ma quel ragazzo "senza nome" mi sta fissando. Accenna un sorriso e scompare. Dopo aver raccontato la storia a Hope, circa per 10 volte, la lezione inizia.
All'ora di pranzo io e Hope ci avviamo verso la mensa. Vedo Theo corrermi in contro con uno sguardo preoccupato: anche se il piede andava un po' meglio, ancora zoppicavo ma speravo non si notasse.
<Bella, stai bene?>
<Si tutto bene, tranquillo. Sono soltanto inciampata> Lo abbraccio per tranquillizzarlo.
Anche Nell e Peggy mi corrono in contro ma subito le rassicuro che è stato solo un incidente e che stavo bene.
Una voce familiare dice:
<Hai fatto una brutta caduta però> Ecco ci mancava lui: l'eroe "senza nome".
<Si ma ora sto bene> rispondo subito in modo freddo.
<Brian grazie per avermi avvisato> dice Theo.
Brian? Si chiama così? Wow. No aspetta che sto dicendo. Perché avrebbe avvisato Theo? Sono amici? Perché glielo ha detto? Forse era preoccupato per me, o forse no?
<Perché glielo hai detto?> chiedo stranita.
<Ero solo preoccupato per te. Nient'altro ,tranquilla bellezza> ammette Brian. Bellezza?
<Perché non me lo avresti detto?> si informa Theo un po' arrabbiato. Intanto Nell, Peggy e Hope si siedono e in piedi rimaniamo solo io, Theo e Brian.
<Si certo che te l'avrei detto, solo, non volevo che ti preoccupassi>
Dopo aver chiarito ci mettiamo seduti e iniziamo a mangiare. Brian ci saluta e raggiunge il suo gruppo di amici e da quel che vedo sono gli stessi amici di Theo.
<Da quanto conosci Brian?> gli chiedo
<Da quest'estate. Perché?> mi guarda perplesso.
<Così, curiosità> e per una volta dico la verità. Durante il pranzo parliamo di una festa in discoteca che ci sarà sabato e decidiamo di vederci davanti all'entrata. Theo ci invita, a me e a Hope, a passarci a prendere dato che il suo dormitorio è vicino al nostro. Nell e Peggy andranno con la loro macchina.
La settimana passa velocemente e il piede non mi fa più male anche perché l'ho tenuto a riposo. Arriva il sabato e il pomeriggio io e Hope ci prepariamo per la festa. Scegliamo due vestiti corti che arrivano sopra al ginocchio. Ci trucchiamo e io mi arriccio i capelli un po'.
Verso le 22.45 Theo ci passa a prendere e appena ci vede rimane a bocca aperta. Io gli passo la mano davanti al viso per risvegliarlo dal "coma ragazze".
<Ragazze siete bellissime> riesce a dire non appena ripreso.
Quando arriviamo, parcheggiamo e ci incontriamo con Nell, Peggy e un amico di Theo, Kevin. Ci abbracciamo e ci buttiamo in mezzo alla mischia. Una volta entrati, vediamo un gruppo di ragazzi girarsi (amici di Theo e Kevin) e un ragazzo familiare mi squadra dalla testa ai piedi e accenna un NO con la testa. Brian.
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Cambiare
Chick-LitBella Green sta per affrontare il suo primo giorno all'università. E' emozionatissima, non vede l'ora di trasferirsi. Quando arriva all'università, insieme alla sua migliore amica Hope, rimame affascinata da quell'imponente struttura che ben presto...