Capitolo 19

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La mattina seguente mi svegliai più stanca del solito, guardai la sveglia, che indicava le 8.50. Merda! Ero in ritardo.

Mi alzai velocemente dal letto, ma stando attenta a non svegliare Genn, che dormiva ancora, andai in cucina a prepararmi un caffè con il latte, poi salii in camera, dove mi vestii, optai per un jeans chiaro con degli strappi sulle ginocchia, una maglia a maniche corte bianca e una camicia rossa, andai in bagno per truccarmi, trucco leggero: correttore, ne avevo davvero bisogno, ombretto lilla chiaro, mascara nero e un lucidalabbra trasparente, tornai in camera per salutare Genn, gli diedi un leggero bacio e mi precipitai a scuola.

La mattina passò abbastanza in fretta, tornata a casa trovai un bigliettino sul tavolo.
"Sono andato a registrare la nuova versione di Last Part. Torneró per le 15.00. Ti amo.
Genn."
Sorrisi per l'ultima frase.

Stavo per uscire di casa e andare da Lisa, quando mi squillò il telefono: era l'ospedale. Risposi subito.

-Salve, lei è la signorina De Fiori?- mi chiese una voce femminile, sembrava giovane.
-Si sono io. C'è qualche problema?- chiesi preoccupata.
-No, non si preoccupi. La chiamo per prenotare la visita.-
-Visita?- chiesi incuriosita.
-Si, la visita di controllo. Per lei va bene sabato pomeriggio alle 16.00?- mi chiese cortese.
-Ehm..credo di si.- risposi.
-Perfetto. Buona giornata.- mi salutò.
Riattacai e uscii di casa.

Andai all'hotel e bussai alla porta di Lisa.
-Chi è?- sentii dire da Dylan.
-Sono Eli.- risposi.
-Un secondo!- urlò Lisa.

Venne ad aprire Dylan, era senza maglia.
Entrai, e la maglia di Dylan l'aveva Lisa.

-Ehm....ho interrotto qualcosa?- chiesi a disagio.
-No ehm...stavamo...stavamo solo..- iniziò Dylan, ma Lisa lo interruppe.
-Stavamo dormendo.- disse lei.
-Se lo dici tu..- dissi io, entrambe scoppiammo a ridere, mentre Dylan ci guardava come per dire "ma queste sono matte".

-Io vado a farmi una doccia.- aggiunse poco dopo Dylan, si avvicinò a Lisa e la baciò.
-Allora tra voi due tutto bene mi sembra.-
-Già.- annuì lei.
-Ti va se usciamo un po'?- le chiesi.
-Si va bene. Ma prima devo farmi una doccia.-
-Ma se avete solo dormito.- dissi io iniziando a ridere.
-Sai che non è vero.-
-Sisi lo so.-

Uscimmo tutti e tre, avevamo chiesto a Nico e Angelica di unirsi a noi, ma avevano rifiutato, Sara invece aveva iniziato una specie di lavoro, e tornava a casa verso le 17.00, quindi era impegnata, questo era quello che ci diceva Alex, Sara era andata a stare da lui.

Verso le 18.00 tornai a casa, dove trovai Genn intento a cucinare.
-Hey amore!- lo salutai baciandogli la guancia.
-Ciao!- rispose lui baciandomi il collo a sua volta.

Mangiammo, poi ci sedemmo sul divano e decidemmo di guardare un film, scelsi "Un Bacio", nonostante le lamentele di Genn.
Alla fine del film stavo piangendo come una fontana.
-Genn?- lo chiamai.
-Si?- disse quasi in un sussurro.
Notai che aveva gli occhi lucidi.
-Amore ti sei commosso?- gli chiesi.
-Si, ma il film è troppo triste.- disse.
-Andiamo a letto?- gli chiesi dopo un po'.
Lui annuì semplicemente.

Arrivammo in camera da letto, mi misi i pantaloncini di una tuta e una t-shirt bianca, mentre Genn dormiva solo con dei pantaloncini.

-Amore, mi sono dimenticata di dirtelo, sabato alle 16.00 dobbiamo andare in ospedale.-
Iniziò ad agitarsi.
-Perchè? Stai male? È successo qualcosa?-
-No, non è successo niente.- gli spiegai. -È solo una visita di controllo.-
Tirò un sospiro di sollievo.
-Va bene. Alle 16.00?- mi chiese.
-Si.- risposi sbadigliando.
-Dai dormiamo che sei stanca.- disse lui sorridendomi e baciandomi una tempia.
Io mi accoccolai al suo petto e mi addormentai felice.

GENN
Arrivati a sabato aspettai che Eli tornasse a casa da scuola, decidemmo di stare un po' a casa tranquilli, e poi, alle 15.45, andammo all'ospedale.

-Salve ragazzi, posso aiutarvi?- ci chiese un'infermiera all'accettazione.
-Si, ho un appuntamento con il dottor Sansone.- rispose Eli.
-La porta in fondo.- disse la donna indicando un corridoio.

Bussammo e il dottore ci fece entrare.
Ci strinse la mano e ci fece accomodare sulle sedie davanti alla scrivania.
-Allora Elisabetta, come va?- le chiese il dottore.
-Ehm..tutto bene.-
-Ottimo.- scrisse qualcosa sul computer poi le fece altre domande. -Hai nausea, giramenti di testa o svenimenti?- chiese ancora
-Un po' di nausea si, e a volte la testa mi gira, ma svenimenti no. E poi alcuni odori mi danno fastidio.- rispose Eli.
Scrisse altre cose al computer.
-È tutto normale. Bene, possiamo proseguire con la visita.- disse.
La fece stendere su un lettino, le sollevò la maglia e le mise un gel freddo sulla pancia.
-Ora faremo un piccola ecografia.- ci spiegò. -Serve solo per vedere se il piccolo sta bene.- disse ancora.
Noi annuimmo, e io le presi la mano.

Dopo poco il dottore fece un'esclamazione.
-Ecco.- ci indicò il monitor. -Questo è vostro figlio.- ci disse con un gran sorriso.
Io guardai lo schermo, poi Eli, poi di nuovo il monitor.

Tornati a casa non riuscivamo a smettere di sorridere.
Invitammo tutti a cena, rifiutarono solo Nico e Angelica, da quello che avevo capito quei due erano in crisi.

-Ho un annuncio importante.- disse ad un certo punto Alex.
-Di che si tratta?- gli chiese Lisa incuriosita.
-Io e Alex stiamo insieme!- esclamò Sara.

Ci complimentammo tutti.
Finito di mangiare la nostra solita pizza del sabato, tornarono tutti a casa.

Mentre io ed Eli stavamo sparecchiando suonarono il campanello.
-Vado io.- disse subito Eli.
Aprì la porta e....

Us||Gennaro RaiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora