Capitolo 2

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In macchina mia madre non fece altro che ripetermi il perché Claire non fosse li con noi, ripetutamente io le dissi che sfortunatamente doveva stare in famiglia con i suoi parenti, poiché era l'unica festa in cui potevano stare tutti insieme.
Non sapevo cosa dirle! Di solito quando devo andare a scuola e non mi va, è molto più facile inventare delle scuse per rimanere ancora nel mio letto a poltrire,ma questa volta non era così semplice.
Non volevo ancora mentirle,ma era l'unico modo, non volevo che potesse prendersi dispiaceri, solo per una ragazzina stupida come Claire.

Pensavo a cosa potesse pensare mia madre di me se io le avessi detto tutta la verità. Mi avrebbe preso per un idiota,stupido,senza palle.
Si. Infondo me lo merito essere chiamato così, e forse mia madre se lo pensa ha ragione.
Quando ho visto Claire darsi da fare con Lucas.. In quell'istante mi è crollato il mondo addosso. Volevo spaccare tutto. Volevo prendere a pugni lui, sgridare lei facendola vergognare di essere nata,vendicarmi come non mai, invece mi limitai solo a guardarli e a scappare.Un idiota completo.
La sera ho cercato Claire, lei ovviamente non poteva che negarsi tutto, ma dopo ore e ore di discussioni ho chiuso definitivamente.

Odio viaggiare, l'ho sempre detto e lo dirò per sempre. Anche solo spostarsi per andare da casa mia in aeroporto lo definisco stancante, specialmente se hai un fratello accanto a te che continua a muoversi e non stare fermo, e una madre che ti parla sempre dei soliti discorsi, in questi casi la mia unica salvezza sono le cuffie, infatti è proprio quello che ho fatto, le ho infilate nelle mie orecchie,massimo volume,
Ultima canzone della playlist,
Miley cyrus- Stay,
e da li tutto il resto delle cose non contavano più, eravamo solo Miley e io.

Mi addormentai,anche solo per poco, ma ogni volta che lo faccio anche solo per 5 minuti, sembrano che siano passate ore, non so il perché, forse sono io che ho il sonno pesante, o forse è una mia fissazione.
Al mio risveglio eravamo arrivati in aeroporto, non era la prima volta che venivo qui,solo che tutte le volte che ci sono andato, era solo per prendere qualcuno che tornava da qualche viaggio,perché sinceramente me la faccio sotto pensando che fra non meno di poche ore dovrò mettermi sopra quel coso, volando e avendo la sensazione del vuoto assoluto. No, non posso farcela.
Mio fratello ovviamente in tutti i posti deve comprare almeno 2 pacchi di paratine,per poi abbuffassi senza pietà, io non avevo fame, volevo solo morire.

-"Matt sei pronto?"
Mia madre e le sue solite domande del cavolo. Come faccio ad essere pronto se non sono mai salito prima d'ora su un aereo e sto cerando di pendere aria perché non so se riuscirò a salire.
Forse l'unico modo era fingersi malato,e magari rimanderanno tutto il viaggio , e i nonni potrebbero venire a Londra magari invece che andarci noi, sarebbe un'idea!

-"Si, sono pronto."
Cretino.

Quando misi il piede per salire sopra l'aereo, non sapevo come sarebbe andata a finire, se mai fossimo arrivati dai nonni.
Io avevo il posto accanto a Mike, lui ovviamente dalla parte del finestrino, altrimenti non so che avrei fatto.
Ero immerso dai miei soliti pensieri, quando improvvisamente sentii una voce femminile e antipatica provenire dall'alto.
-"Buongiorno, siete pregati di allacciare le cinture,grazie."
Odio le hostess. Stanno sempre li a sorriderti. Secondo me se mai cadesse questo coso loro starebbero ancora qui a sorriderti e a dire di restare calmi. Come si fa a restare calmi qui?

Ad un certo punto sentii una strana sensazione,stavamo andando ad una velocità imprecisabile, il mio cuore batteva come non mai,e in quel momento continuavo a ripetermi che non ce l'avremmo fatta, invece poco dopo l'aereo decolló, e da quell'istante era tutto più calmo, non tremava più nulla, nemmeno le mie mani, ero abbastanza tranquillo, a parte un dolore alle orecchie, ma per il resto tutto filava per il meglio, fino all'arrivo a Milano.

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