Capitolo 4

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Amo il Natale, specialmente passarlo tutti insieme in famiglia.
È l'unica festa in cui sono davvero felice,ed è l'unica che vorrei avere ogni singolo giorno della mia vita.

Alberi di natale appesi in tutta la città, addobbi ovunque, colori e ancora colori, e specialmente i regali.
Non si è mai troppo grandi per riceverli.

Quella mattina della vigilia di Natale, non fu nessuno a svegliarmi, mi svegliai da solo di mattina presto, avevo deciso di cominciare questa giornata nel migliore dei modi.

Scesi le scale, e giù ad aspettarmi c'era mia nonna,insieme ad un grosso albero con tantissimi regali li sotto.
Mia nonna era in cucina, aveva preparato la colazione per tutti.
-"Buona vigilia di Natale Matt" disse mia nonna con il suo solito sorriso.

Forse quel sorriso non me lo meritavo affatto per come l'avevo trattata,e forse dovevo recuperare immediatamente, se volevo mettere una pietra sopra a tutto quanto.
-" Anche a te Nonna" dissi io sedendomi sulla sedia.
Lei si sedette di fronte a me,e io capii che doveva dirmi qualcosa. Forse voleva solo precedere quello che io stavo per dirle.

-" Hai dormito bene?" Disse.
-" Si, abbastanza"
Lei mi sorrise.
Dovevo rompere il ghiaccio, c'era troppa freddezza nell'aria, una freddezza che prima d'ora non c'era mai stata.

-"Nonna... E..ecco...dovrei dirti una cosa.." Dissi io balbettando.
-" Non preoccuparti, ho capito già tutto" rispose lei accarezzandomi le mani.

Sapeva già tutto.
Adesso mi rendo ancora conto che nonna speciale sia, forse si era accorta di tutto, e forse lo sapeva ancora prima di me.

-" Mi dispiace così tanto non avertelo detto prima, non sapevo come dirtelo in realtà,non avrei di certo trovato le parole giuste,e inoltre avevo pure troppa paura, paura di essere giudicato! Perché in realtà sono una merda totale, ci siamo lasciati, e forse è stata tutta colpa mia, perché se mi ha tradito, significa che io non ho potuto darle quello che lei avrebbe voluto da me."
In quel momento volevo solo piangere, ma non lo feci, io non piango mai.
-"Tu sei un ragazzo fantastico,non hai bisogno di trovare delle ragazze per saperlo,devi sentirti di essere tale, perché per me lo sei e lo sarai per sempre."
Avevo la conferma! Era meravigliosa.

-"Puoi anche evitare di dirlo alla mamma?" Dissi io preoccupato

-"Sarà il nostro piccolo segreto."

Alle sue parole l'abbracciai così forte da quasi non farla più respirare,ma fu una bella sensazione.
(...)

Vennero tutti gli altri a tavola, e dopo Aver fatto una colazione abbondante, mio fratello insistette per aprire i regali.

Mike ricevette più regali di me, una pista da corsa, 3 macchinine telecomandate,un pigiama con i suoi supereroi preferiti,uno zaino,un astuccio, e tante altre cose.
Io ovviamente ricevetti dei soldi,che poi era l'unica cosa che poteva interessarmi per comprare qualcosa di carino.
Mio fratello cominciò a giocare con tutti i regali,e si creò un grande caos, ma abbastanza piacevole.
I miei genitori stavano preparando il pranzo.

-"Matt!" Disse mia nonna.
-"Si..?"
-"Questa volta i regali materiali non sono solo per Mike...ho una sorpresa per te."

Alle sue parole non seppi nemmeno cosa rispondere, ero euforico all'idea che avrei aperto anche io un regalo!

Mi diede una piccola scatola rossa a pois, con un fiocco bianco.

All'interno della scatola trovai due biglietti per il concerto di Miley Cyrus, che si teneva proprio a Milano,a fine mese,prima che me ne fossi andato da qui.

Era il regalo più bello che qualcuno potesse farmi, non stavo più nella pelle! Abbracciai mia nonna, e non potevo nemmeno credere ai miei occhi che avevo in mano due biglietti della mia cantante preferita!

-"Sono due i biglietti, li avevo presi per te e Claire..."disse mia nonna guardando in basso.

Fanculo a Claire! Avevo i biglietti finalmente, e non avrei pensato a nulla se non a divertirmi.

Di sera quando eravamo a tavola, si aprì un dibattito su chi dovessi portare al concerto insieme a me.

-" Scegli me per favore! " disse mio fratello con il boccone pieno.
-" Mike tu sei ancora troppo piccolo per andare ai concerti" disse mio padre.
-"Papà ha ragione! Non posso portarti con me, devo andare a divertirmi, non posso fare anche da baby sitter" dissi io.
-" Tanto non potrai portare Claire! Vi siete lasciati quindi devo venire per forza io."
Alle sue parole ci fu un silenzio mortale, e mia madre mi guardò sconvolta, ma non solo lei.. Un po'
tutti.
-"E TU COME CAVOLO FAI A SAPERLO?" dissi io urlando.
-"Ho sentito l'altro giorno che parlavi al telefono con lei! Hai visto? Non sono poi così piccolo!"
Immediatamente mi alzai dalla sedia, stavo per picchiarlo.
Tutti si alzarono per dividerci,e si scatenò una grande guerra.
Proprio questo giorno doveva farmi incazzare!

Corsi nella mia stanza chiudendomi a chiave,senza uscire da li per più di due ore, perché altrimenti avrei ucciso mio fratello in un colpo solo.

Sentii bussare alla mia porta, era mia madre.
-"Matt..posso entrare?"
-" Non voglio vedere nessuno."dissi.
-" Se allora non vuoi vedere nessuno, vorrà dire che me ne starò qui dietro la porta" disse mia madre sedendosi a terra.

-" Sai,quando eri piccolo e ti arrabbiavi con me, non uscivi dalla tua stanza, e io me ne stavo seduta dietro la porta,proprio come stiamo facendo adesso, mi passavi dei bigliettini sotto, dicendomi tutto quello che provavi, rabbia...tristezza...paura...angoscia..,
Fino a quando non aprivi la porta, e ti abbracciavo forte, e ti tenevo stretto a me.
Lo so, fa male, posso capirti io, se solo me l'avessi detto prima forse avrei potuto aiutarti,invece adesso mi sento solo in colpa per non esserti stata vicina."

Ad un tratto sentii un rumore provenire dalla porta.
Era un bigliettino di mia madre.
Presi una penna, e cominciai a scrivere tutto quello che provavo. Tutto insieme;
rabbia,tristezza,paura...
e anche se mi sentivo stupido.. Mi stava aiutando molto..
Forse non sono poi così cambiato.
Un istante dopo aprii la porta, e abbracciai mia madre.
Mi sono sentito benissimo,e in un solo secondo ritornai di nuovo bambino.

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