Decimo capitolo

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Vi ricordo che questa storia non è mia, ma di Seele su Efp!

*****

Harry era appena sceso dalla metropolitana, avanzava lentamente verso l'edificio del suo liceo; come al solito era in anticipo.

Estrasse dalla tasca dei jeans il suo cellulare, premendo velocemente i tasti per scrivere un messaggio:

Li, devo raccontarti una cosa assurda -H.

Lo inviò, non fece in tempo a conservare il telefonino che il suo migliore amico apparve davanti ai suoi occhi; "cosa devi raccontarmi?", trillò divertito dalla sua aria stupita. Harry sorrise e si passò una mano fra i capelli, voleva arrivare subito al dunque.

"Ecco...", prese un respiro profondo, il suo tono di voce già timido si abbassò ancora, "Louis mi ha baciato, ieri."

Per un attimo Harry temette che Liam avesse avuto un attacco di qualcosa o roba simile, siccome non si muoveva e non accennava quasi a respirare.

"Li?", provò a risvegliarlo dalla sua trance, agitando una mano davanti al suo viso. Liam si riscosse e spalancò gli occhi, alzando in maniera assurda il tono di voce.

"Louis ti ha baciato?!", esclamò, la voce più alta di qualche ottava.

"Ssh, Liam", borbottò l'amico, arrossendo, "non vorrai che qualcuno senta!"

"Sì, i bidelli", sbuffò il ragazzo, per poi tornare serio. "Adesso spiegami. Cosa diavolo è successo?"

"Subito dopo che te ne sei andato, Louis ha ripreso i sensi, ed era così...", sospirò, chiudendo gli occhi per un secondo, "così bello, che mi sono dimenticato di qualsiasi cosa. Del fatto che se ne fosse andato, che mi avesse detto di non piacergli..."

"Cosa che non doveva essere poi così reale", constatò Liam, "se alla fine ti ha baciato."

Harry proseguì con il suo racconto, sentendo una scintilla di speranza accendersi nel suo cuore. "Non voleva che disinfettassi le sue ferite, ma alla fine sono riuscito a convincerlo. Mi sono alzato per prendere i batuffoli di cotone e lui si è seduto su una sedia, vicino al tavolo...mi sono seduto anche io...eravamo vicini, davvero vicini, mentre gli tamponavo alcune ferite sul viso", ricordò con un sorriso timido il modo in cui le loro ginocchia si sfioravano mentre poteva sentire il suono del respiro leggero di Louis. "E poi, lui si è sporto verso di me. Non ci potevo credere, Liam! Louis, Louis Tomlinson, Tomlinson, mi ha baciato. Baciato...me."

Arrossì a dismisura, "e so a cosa stai pensando, ma non è stato quel tipo di bacio che credi tu, è stato così...dolce. Insomma, dolce fino a un certo punto, era comunque Louis a darlo...ma non era come mi aspettavo, per farla breve..."

"E poi?", tagliò corto Liam, sapere che il suo migliore amico fosse innamorato perso di un simile pazzo non era proprio una cosa bella.

"E poi se n'è andato", sospirò Harry, e il sorriso scomparve subito dalle sue labbra, "di nuovo."

Liam si grattò la nuca, pensieroso. "Haz, credo che questo comportamento da parte sua sia strano, magari dovresti parlargli e..." ma non fece in tempo a finire di parlare che suonò la campanella e Harry lo salutò dirigendosi nella sua classe, con l'eco di quelle ultime parole nella mente.

******

Louis, quella mattina, non aveva avuto nessuna voglia di andare a scuola; perciò aveva telefonato a Zayn, gli aveva chiesto di passare la mattinata con lui, e adesso si trovavano insieme in un vecchio cantiere abbandonato.

Era stato proprio lì che si erano incontrati, anni prima. Zayn era sporco di sangue, Louis aveva gli occhi lucidi e si erano promessi amicizia per sempre.

You're every line, you're every word, you're everything. || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora