Trentatreesimo capitolo

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Vi ricordo che questa storia non è mia, ma di Seele su Efp!

*****

La notte era silenziosa, calma, tranquilla. Fuori dalla finestra le stelle illuminavano il cielo e la luna sorvegliava il sonno delle sue sorelle; ma Zayn non dormiva.

Liam aveva capito, fin troppo bene, cosa il suo ragazzo intendesse con "più vicino". Ma non era affatto sicuro che fosse il momento giusto per spingersi più in là.

"Zaynie, sei ancora-"

"Per favore." lo zittì Zayn, e Liam riuscì davvero a percepire l'urgenza delle sue parole. "Ho paura che- che più tardi non avrò più il coraggio di..."

Lasciò a metà la frase. Poi guardò Liam negli occhi per un lunghissimo istante.

"Lee, io mi fido di te. Mi fido così tanto di te."

Ancora una volta, a Liam non fu difficile collegare i punti. Sgranò gli occhi. "Zayn, vedo quanto sei spaventato da tutto questo. Non devi-"

Zayn lo mise nuovamente a tacere, catturando le sue labbra in un bacio passionale e strofinandosi improvvisamente contro di lui. Liam sentì una scarica di eccitazione offuscargli la mente.

Zayn gli mordicchiò il labbro inferiore, mentre faceva scivolare una mano sotto ai suoi pantaloni, fino a nasconderla sotto ai boxer, accarezzando il suo sesso appena eccitato. Lo prese nel pugno e iniziò ad arrecargli piacere, ma Liam ricacciò indietro l'eccitazione e, per quanto desiderasse davvero lasciarlo fare, bloccò la sua mano.

"Va bene" sospirò, "ma non così. Così facciamo solo sesso."

Zayn gli rivolse un'occhiata confusa. "Cosa vuoi fare allora?" domandò, sinceramente interdetto.

Liam non riuscì a non ridacchiare a quell'espressione così sincera e quasi infantile. "Io voglio fare l'amore con te, Zayn."

Non lo lasciò replicare, con dolcezza lo fece sedere a cavalcioni sul proprio bacino. Gli sorrise rassicurante, vedendolo appena più a suo agio, dandogli l'assoluto controllo della situazione; gli posò un bacio morbido sulle labbra e poi, lentamente, gli levò la maglietta.

Lasciò baci sulla sua spalla, sulla sua clavicola, sul suo petto, su ogni livido che andava scomparendo. Risalì lungo il collo, senza smettere di baciarlo, incontrando poi le sue labbra e catturandole mentre iniziava lentamente a spingere il proprio bacino contro il suo.

Zayn gemette leggermente nel bacio, cercando una maggiore frizione. Nel frattempo sollevò i lembi della sua maglietta, spogliandolo prima di quella e poi dei pantaloni e dei boxer, facendo lo stesso con i propri.

Non sapeva se sentirsi più spaventato o eccitato; ormai era fatta, non poteva tornare indietro.

Liam raccolse nel pugno entrambe le loro erezioni, accarezzandole insieme nello stesso tempo. Soffocò con caldi baci ogni gemito di Zayn, mentre le sue mani si infilavano tra i suoi capelli e il ragazzo chiedeva accesso alla sua bocca.

Fu uno dei baci più belli che Zayn avesse mai ricevuto. Liam lo baciava con un misto di foga e dolcezza, ancora intento a dare piacere ad entrambi; tra le proprie mani i suoi capelli era morbidi, folti, e il calore del suo corpo accanto al proprio era una piacevole sensazione. Si disse che aveva scelto la persona migliore, quella che non gli avrebbe mai fatto del male.

Era suo padre, il solo ad essere mai stato dentro di lui; soltanto a pensarci sentiva gli occhi riempirsi di lacrime, e quella sensazione di sbagliato e ingiusto occupava di nuovo la sua mente. Ricordava tutto il dolore, tutta l'irruenza, tutto il proprio senso di impotenza. Suo padre avrebbe dovuto proteggerlo, volergli bene, non mettere le mani su di lui. Il sangue che ogni volta versava era una prova dell'esatto contrario.

You're every line, you're every word, you're everything. || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora