Vi ricordo che questa storia non è mia, ma di Seele su Efp!
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Zayn pensava che Styles fosse importante per lui? Benissimo, gli avrebbe dimostrato che non era assolutamente vero.
Avanzava a passo sicuro lungo i corridoi del liceo, certo di trovarlo, ormai si stava facendo tardi e lui era una di quelle poche persone che uscivano una buona mezz'ora dopo il suono dell'ultima campanella; qualcuno dei pochi in questione fuggì a gambe levate nel vederlo, qualcun altro completamente atterrito cercava di nascondersi in qualche luogo e le ragazze, abbassando lo sguardo su quel fondoschiena da urlo, mormorarono "Tomlinson". Ma Louis non vide nessuno di loro; avanzava a lunghe falcate verso un ragazzo dai capelli ricci, che aveva appena terminato una telefonata con qualcuno e stava riponendo il cellulare. Quest'ultimo era appena scivolato nella sua tasca, quando Louis arrivò di scatto davanti a lui e gli sferrò un unico pugno, misurato e forte, sulla mandibola.
Gli occhi di Harry lo guardarono spaventati, stupiti, delusi. E Louis, pur di mettere a tacere quegli occhi -sì, perché quegli occhi parlavano- , gli gettò un altro pugno in pieno stomaco, costringendo i presenti a correre via per timore che Tomlinson, una volta finito con lui, decidesse di pestare anche qualcun altro.
"Louis" provò a mormorare Harry, ma non era quel tono debole a cui era abituato, ormai l'aveva conosciuto e pensava forse che si sarebbe fermato. No, non l'avrebbe fatto. Anzi.
Gli sferrò il calcio più potente di sempre proprio sotto la cintura, per poi ridere sprezzante dell'espressione di puro dolore del ragazzo. "Tanto non ti servono" lo derise, gettandogli poi un pugno devastante nello stomaco. Non ricordava di essere mai stato così violento prima d'allora, lo stava picchiando senza trattenersi minimamente, avrebbe potuto ucciderlo; Harry sentì le gambe cedere, ma Louis se ne accorse e lo sbatté violentemente contro gli armadietti, afferrandolo per il colletto della camicia bianca dell'uniforme scolastica e avvicinandosi pericolosamente al suo viso.
"Buonanotte, frocetto" sorrise agghiacciante, prima di caricare un pugno estremamente forte.
Harry ne era sicuro, con un colpo del genere sarebbe finito in ospedale di certo. Serrò le palpebre, non pensò a nulla, ma invece del dolore sentì una voce.
"Louis" era una voce calda e profonda, ma seria e infastidita, "non lo farai sul serio."
Harry riaprì gli occhi lucidi, e vide Zayn Malik a pochi passi da loro.
"Non lo farò sul serio?", ripeté Louis, evidentemente scettico e stupito. "Cos'è, adesso ti sei messo a difenderlo?"
"Non se lo merita, avanti, lascialo", replicò Zayn con un leggero sospiro, "e poi so meglio di te che non gli vuoi fare male sul serio."
Louis lo fissò aggrottando le sopracciglia, e dopo un lunghissimo istante sbatté di nuovo Harry contro gli armadietti, più violentemente e costringendolo a soffocare un gemito di dolore. "Ti sbagli di grosso, Zayn", sibilò Louis. Un rivolo di sangue colò dal viso di Harry fino a sporcare il dorso della sua mano, e Zayn lo osservò facendo una smorfia.
"Non se lo merita", ripeté, ma senza alzare la voce, "lascialo."
Louis lo guardò con aria di sfida, ironico. "Altrimenti?"
"Altrimenti", rispose Zayn deciso, "intervengo io."
E Louis non credette alle sue orecchie.
"Che cosa?" chiese tranquillizzandosi dopo qualche istante, sorridendo scettico, pensando a uno scherzo.
"Sono serio, Louis", ripeté l'amico, "se tu picchi lui, io picchio te."
No, un attimo. Cosa diavolo stava succedendo? Evidentemente Louis l'aveva pestato selvaggiamente ed era morto, perché per Harry era impossibile che Malik stesse sul serio prendendo le sue difese.
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You're every line, you're every word, you're everything. || Larry Stylinson
Fanfiction"Anche io ti amo" rispose, in ritardo. Soffiò quelle parole sulle labbra di Louis, prima che lui lo baciasse di nuovo e ancora e ancora, più dolcemente, accarezzando, cullando, facendo l'amore senza spogliarsi, senza guardarsi, senza toccarsi. Harry...