"pazzia"

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Vedevo una figura esile che correva verso di me... non credevo ai miei occhi, era Chiara!
..."Cavolo, ci sono Jack e Ice qui, non possono vederla"... pensai in quel momento.
Corsi verso di lei e vidi che portava con sé una ragazza, sicuramente una sua amica.
..."Hey Chiara, cosa diavolo ci fai qui?"... le chiesi, ma invece di una normale risposta mi sentii dire ..."la smetti di seguirmi? Ero venuta qui per divertirmi e tu mi segui?!"...
..."ma"...
..."smettila o chiamo la polizia"...
Mi sentii rimbombare nella testa quelle parole ..."chiamo la polizia"...
Spinsi la sua amica a terra, presi Chiara per il braccio e la strascinai di peso da Jack e Ice.
..."cosa vuoi farmi?!"... mi chiese, ma io non risposi.
..."uccidila!... uccidila!... uccidila!!!"...
Ormai la mia parte malvagia e sanguinaria si era impadronita di me.
Arrivai da loro, la spinsi contro il muro. Con un lamento stridulo, si accasciò al suolo. Tremando, per la prima volta mi disse che le facevo paura, piangeva a dirotto. L'avevo veramente spaventata a morte.
..."Shinigami, cosa fai?... non ci tenevi a quella ragazza?!..no, cioè, se vuoi ucciderla, fai pure, ma so che te ne pentirai"... mi disse Jack con fare serio.
..."perché no...sarà divertente"... dissi ridendo, mentre estraevo il mio pugnale.
..."non farlo Light!!"...
Mi gridò Chiara, cercando di asciugarsi le lacrime.
Stavo per farla finita una volta per tutte, ma l'urlo della sua amica mi distrasse permettendo alla mia vittima di scanzarsi e correre via.
Scappava fin troppe volte da me, anche se questa sarebbe stata l'ultima...
.."dove vai? Non vuoi divertirti?"...
Dicevo, ormai impazzito e desideroso di sangue.
Ice Heart, che fino a poco prima stava guardando la scena, decise di andare a prendere Chiara, mentre io squartavo la sua bella amichetta... continuavo a pugnalarla, pur sapendo che era morta, imbrattata di sangue. Ormai immobilizata dalle braccia di Ice, svenne alla vista del cadavere sbudellato della sua amica. Le dissi di non ucciderla, visto che sarebbe stato uno spreco uccidere una persona incosciente. La portammo nel mio appartamento.
Ice e Jack se ne andarono, salutandomi con un leggero sorriso in volto.
Era ancora svenuta, quando l'adagiai suo mio letto. Presi le corde che tenevo nell'armadio e le Usai per legarle i polsi alla testiera. Mi sedetti di fronte a lei, fissandola attentamente. Avevo recuperato pian piano la calma, quando lei aprì gli occhi azzurri.

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