*Toc... toc*
Bussavano alla porta, ma noi due restavamo zitti ..."è la polizia... ci hanno chiamato per una lite domestica nel cuore della notte"...
Guardai Chiara negli occhi e le dissi a bassa voce ..."se non lo mandi via lo uccido"...
Lei si diresse verso la porta e la aprì.
..."ci scusi agente... non volevamo"...
E Il poliziotto le rispose ..."ok... per questa volta passo, ma la prossima saranno guai... comunque faccia attenzione... da poco sono stati uccisi degli uomini e la polizia sta indagando, non esca di casa"...
Chiara, con un sorriso forzato, ringraziò il poliziotto e chiuse la porta.
Non ci pensò due volte e mi accusò di aver ucciso quelle persone.
..."non sono stato io... avrei voluto, ma ti giuro... non sono stato io"...
..."come posso crederti?"... mi rispose con molta incertezza.
..."come avrei potuto fisicamente? Non avrei avuto tempo"...
..."si... si... tutte scuse"... mi rispose sdegnata.
Stavo per uscire dalla finestra, ma lei mi fermò, dicendomi ..."bhe... non puoi uscire, c'è la polizia in giro per le strade"...
Non aveva tutti i torti, in effetti, anche se... sarei stato tutta la notte nel suo appartamento.
Lei, molto imbarazzata, mi disse ..."non pensare male... è solo che non voglio che ti prendano"...
A quelle parole rimasi stupito.
Senza fiatare mi misi dall'altro lato della stanza, zitto e appoggiato al muro su cui avrei dormito, mentre lei si infilava di nuovo nel letto.
La mattina seguente, come se niente fosse, ci preparammo per andare a scuola. Io la aspettavo fuori dalla porta mentre lei si cambiava... dopotutto, anch'io avevo un minimo di contegno.
Stavamo percorrendo la strada insieme, finché alcune sue amiche si avvicinarono a lei ed io, discretamente, mi dileguai. Ci saremmo certamente rincontrati a scuola.
Appena entrato, mi ritrovai in mezzo al caos più totale, tutti gridavano e alcuni addirittura scappavano dalla scuola...
..."Ah vero... mi ero dimenticato di lui"...
Al centro del corridoio, si poteva vedere una enorme macchia di sangue e un corpo.
Chiara rimase a guardarmi per un paio di secondi, poi distolse lo sguardo e se ne andò, evitando completamente il contatto visivo tra noi due.
Un ragazzo della nostra classe fece notare a tutti che nell'aula adiacente alla nostra c'era un altro dettaglio dell'omicidio, una scritta sul muro che diceva ..."non fa bene andare a ragazze, shinigami"...
Mi salì una furia omicida..."mi ha pedinato di nuovo quel...!!!"...
Nonostante il panico generale, le lezioni continuarono.
Entrai in classe e mi ritrovai dinanzi un nuovo professore,mai visto prima. Si girò rapidamente verso di me e,con tono ironico e una leggera risata, mi disse ..."ti sei divertito questa sera?"...
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La Ragazza Dai Capelli Color Argento
Storie d'amoreUn pluri-omicida (killer) famoso in tutta Tokyo ,perseguitato da polizia e cacciatori di taglie,non è altro che un apparentemente normale ragazzo di 18 anni che frequenta il liceo. Le sue vittime preferite sono i giovani ragazzi che si aggirano di n...