Dirty ✗ cth (au) {rewriting}

7 ✗

Capitolo 7.

✗✗✗

I giorni passavano ed il fatidico giorno in cui dovevo incontrare la ragazza misteriosa si avvicinava. Ero agitato. Poteva essere tutto vero come poteva essere uno scherzo, sono molto nervoso, faccio fatica a dormire e l'unica distrazione che ho è Allison.

Siamo seduti su una panchina nel parco. Lei, con le sue gambe sulle mie, fuma distrattamente la sua sigaretta assorta nei suoi pensieri ed io, beh io non posso far a meno di osservarla e pensare a quanto sia bella, con quel viso dolce. Poggio una mano sulla sua gamba e comincio a far dei piccoli cerchi con le dita, accarezzandola. Con lentezza le accarezzo i capelli disfandole i piccoli nodi tra essi, lei pare risvegliarsi dai suoi pensieri e mi guarda abbozzando un sorriso -Scusa, mi ero incantata- le sorriso di rimando -Non preoccuparti, a che pensavi?- le domando con tranquillità, la sento irrigidirsi velocemente alla mia domanda e mormora un distratto "nulla" mentre getta più in là la sigaretta oramai finita buttando fuori il fumo dalle labbra rosee.

Si siede composta sulla panchina al mio fianco e tira fuori dalla giacca di pelle il telefono, digitando velocemente sopra di esso. Scrollo il capo togliendo lo sguardo dalla mia migliore amica

Infilo una mano nella tasca e prendo il pacco di sigarette portandomene una alle labbra, accendendomela e cominciando a fumare con calma. Osservo il parco e i bambini giocare, le madri parlare tra loro e posso solo immaginare che avranno da dirsi: cosa cucinare, le faccende di casa da finire, i mariti oramai insopportabili; i vecchietti e le coppie anziane, alcune coppie di ragazzi che avranno all'incirca la mia età.

Tra un pensiero e l'altro la sigaretta è finita e la getto a terra rivolgendo uno sguardo al cielo ed ecco che mi ritorna in mente la ragazza misteriosa dei messaggi. Sono davvero curioso di scoprire la sua identità, o forse no, ma forse sono solamente troppo in ansia.

Giro lo sguardo verso Allison che ora sta giocando col telefono e borbotto -Andiamo a casa, ho fame- accennando una risata al sentire il suo stomaco brontolare continuando così -E direi che anche tu ne abbia.- lei ridacchia scuotendo il capo ed infila il telefono nella giacchetta alzandosi e porgendomi la mano che prontamente afferro sentendone il calore, un piccolo sorriso nasce sulle mie labbra ed intreccio le nostre dita conducendola verso casa mia.

-Ti fermi a cena?- le domando e lei annuisce, abbasso lo sguardo sulle nostre mani, ancora strette e mi domando se andare dalla ragazza misteriosa sabato sia una buona idea oppure no.

A/N:
Sbuca una piccola Chiara selvatica dall'erba alta!

eh, già ecco a voi il capitolo, con calma la finirò, alla prossima! xx