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Capitolo 5.

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Avete presente quando tutto va bene e non avete problemi? Ecco, tutto era così fino a che non mi sono coricato accanto ad Allison qualche ora fa.
Siamo stati a letto per qualche ora e poi siamo scesi a pranzare, ora siamo in camera sua e lei si sta preparando, si spoglia tranquillamente davanti a me rimanendo in intimo ed io abbasso lo sguardo arrossendo leggermente dopo averla osservata.
Rialzo lo sguardo e indossa una gonna con le sue parigine bordeaux, un maglione grigio sopra, si gira sorridendomi e mi chiede -Come sto?- la osservo con attenzione e lei arrossisce parecchio quando mormoro -Sei molto bella.- e non so perché ma dopo anni di amicizia penso che mi piaccia, mi sento impacciato.

Mi batto le mani sulle cosce e mi alzo dal letto -Usciamo!- mi infilo velocemente le scarpe come lei e prendo il mio zaino uscendo dalla sua stanza e scendo le scale aspettandola per poi uscire di casa dopo aver salutato sua mamma.

Camminiamo uno affianco all'altro scherzando e ridendo come al solito finendo per sederci nel nostro solito posto.
È una casa abbandonata, la cui veranda è molto carina ed è riparata da una alta siepe che ci nasconde dagli sguardi indiscreti anche se siamo solo due ragazzi innocenti.

Mi siedo sul dondolo e mi giro una sigaretta portandomela alle labbra e accendendomela, tirando e buttando fuori il fumo prima che mi venga rubata da Allison.
Lei ridacchia e si fuma la mia sigaretta osservandomi e leccandosi le labbra ad ogni fiato.
Mi sto mordendo il labbro e manco me ne accorgo, si siede accanto a me e si corica. Poggia il capo sulle mie gambe e porta una mano sulle mie labbra accarezzandomi il labbro inferiore mormorando rossa in viso -Non mordertelo, si può spaccare.- rido alle sue parole non sapendo che dire e mi guardo attorno osservando la casa mormorando -Un giorno mi piacerebbe comprare questa casa e abitarci, magari con la ragazza che amo.- lei chiude gli occhi e si tira su buttando la sigaretta nel giardino sospirando.

La guardo confuso e alzo un sopracciglio mormorando -Che succede?- lei mi guarda e scuote il capo tramando leggermente prima di rispondere -Non ho nulla, tranquillo.- annuisco e chiudo gli occhi, ora sono io a sospirare.
-Vuoi andare a casa?- le chiedo gentilmente alzandomi e porgendole la mano che lei accetta alzandosi e annuisce leggermente.

Ci incamminiamo verso casa e le lascio un bacio sulla guancia una volta giunti davanti alla sua casa e posso giurare di averla vista arrossire, proseguo poi verso la mia dimora.

A/N:
Ecco a voi il quinto capitolo, fatemi sapere che ne pensate, a presto! x

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