-Sei riuscito a capire chi é?-
Gli occhi viola di Dastan si posarono su James.
-No. Purtroppo non c'é molto sulla tua compagna, Dastan. Si chiama Zoe, ha vent'anni. Da quanto sono riuscito a capire da questo affare, è stata registrata pochi anni fa come "Soggetto pericoloso", a16 anni. Abbiamo recuperato un'altro registro, le prelevavano del sangue, facevano dei test di laboratorio, praticamente tutte le loro porcherie. Ma è stata furba,a quanto pare é riuscita a scappare un po di tempo fa. Non so niente del resto, visto che gli abbaimo fatto esplodere una base.-
"Brava bimba"pensò Dastan guardando il suo sotto comando fare una ricerca più dettagliata sul computer.
-Era riuscita persino a nascondersi a quei bastardi.-continuò James.-..l'hanno beccata in un motel, si era tinta i capelli di marrone.-disse sollevando gli occhi verso Dastan. La foto sullo schermo mostrava una piccola donna dai capelli arruffati e gli occhi cerchiati dalla stanchezza. Trattenne a stento un ringhio. Ils uo corpo si era rapidamente risvegliato, risucchiato da quegli occhi verdi. Aveva visto quella fragile ragazzina, che cercava di strappare catene d'argento. La ritenevano un soggettto pericoloso. Una ragazzina, alta al di sotto la sua spalla e magra come un chiodo.
-A cosa pensi?-
-É solo una bambina. L'uomo ha dimenticato la sua parte di umanità. Ci danno la caccia come se fossimo animali. Ma è qui che sbagliano. Gli animali, le bestie sono diventate loro.- batté gli occhi mentre stringeva la mascella mascolina.
-Sei sicuro di ciò che hai sentito? Sei sicuro che lei sia la tua donna?.-chiese James, con gli occhi fissi sulla sua figura.
-Si, ne sono sicuro, é la mia. Gli altri sono stati in città?Hanno preso ciò che ho chiesto?-
-Si, capo. É tutto in quello scatolo, abiti femminili, creme e oggetti per ragazze, bagnoschiuma e anche delle barrette di cioccolato, tutto come avevi ordinato. Ah Dastan, sapevi che in molti ti credevano gay, vero?-rispose scoppiando in una risata.
Dastan scosse la testa, trafigendolo con lo sguardo, prima di sorridere sommensamente.
-Sarò nel mio appartamento di sopra, non disturbatemi se non é strettamente necessario.- borbottò l'ordine indirizzandosi su per le scale per arrivare nel suo appartamento. Lui gay? Ancora con questa storia? Sbuffó passando la sua chiave elettronica al chip di entrata. Un intero piano a sua disposizione, con una cucina, un bagno, una camera da letto e un salotto. Aprì la porta richiudendola piano alle sue spalle. La piccola Zoe stava dormendo ancora dopo essere svenuta fra le sue braccia. Il viso poggiato sulla piccola mano pallida, le tenere labbra dischiuse. Sorrise ripensando alle informazioni che James era riuscito a ricavare. La sua bimba era riuscita a scappare e dare del filo da torcere a quei bastardi. A quei miserabili dei cacciatori. Si era tinta i capelli di quel bellissimo lucente rosso, in un pallido marrone che era per fortuna sparito lasciando posto a quel suo magnifico colore. Ma osservandola meglio si notava che era mal nutrita. Quei bastardi non le davano abbastanza cibo. Represse un moto di rabbia, voltandosi per poggiare lo scatolo in bagno, e sistemare le sue cose. Entrò poco dopo nella camera da letto dove lei dormiva, cercando di fare il più piano possibile. Si aspettava di trovarla ancora dormiente, invece i suoi bellissimi occhi verdi lo stavano fissando, non impauriti, ma incuriositi.
-Dove sono? E tu chi sei?-chiese lei con voce roca.
Dastan osservò il mobiletto accanto al letto dove vi era stato posto un vassoio con cibo e acqua, che adesso giaceva lì vuoto e abbandonato. Quella ragazza doveva aver una gran fame, se in poco tempo aveva divorato tutto.
In effetti, il viso della sua bimba era ritornato più colorito e le guance un poco più tonde.
-Sei al sicuro, qui. Hai ancora fame? Vuoi che ti faccia portare qualcos'altro?-
Zoe concetrò gli occhietti sulle sue movenze, mentre Dastan poggiava lo scatolo ai piedi del letto, scosse la testa in risposta alla sua domanda. Guardandolo quasi con desiderio si rese conto lui. Lo desiderava, forse? Oh, che pensieri gli balenavano in testa? Non poteva certo pensare a lei in quel modo, adesso. Era troppo piccola, minuta e impaurita perché potesse desiderare un burbero come lui.
-Non mi hai risposto..-disse fredda, ingoiando a vuoto. Cercò di apparire fredda ma a lui non sfuggì il colorito rosso che aveva tinto le sue guance, abbellendo il suo visetto.
-Non hai fame.-tergiversò lui.-Quindi non avrai voglia di questa.-Dastan sorrise vedendo il suo viso illuminarsi alla vista del cioccolato, che teneva in bilico fra le sue dita.
-Quello é..é..-
-Tuo..-rispose, tendendo il cioccolato verso di lei.
Zoe afferrò la barretta, spezzando velocemente con le sue ditina piccole e femminili il cioccolato e sciogliendolo in bocca. Erano anni che non assaggiava quella delizia. Ruotò gli occhi gemendo. Poi porto gli occhi sul suo viso.
-Tu non mi hai ancora risposto..-
-Io sono solo...Dastan.-
STAI LEGGENDO
Touch
WerewolfUn cuore ribelle rinchiuso in una prigione, lo sa benissi Zoe che scappare non è stat una buona idea, sa benissimo anche che presto verrà catturata di nuovo. Ed è infatti, dope poche di libertà che verrà braccata e nuovamente rinchiusa. E sa anche c...