Zayn-
Una confusione totale, un caos indefinito, tutto quello che Zayn riuscì a percepire appena aperti gli occhi. Il corpo completamente indolenzito e dolorante, e sul viso, o meglio dire sulla bocca, il ragazzo sentiva un peso, e tutto intorno a lui riecheggiavano dei ''beep beep'' a cui Zayn non seppe dare provenienza fino a quando capì che si trovava in un ospedale.
Il ragazzo tiró su la testa dal cuscino, e strizzò gli occhi spannandoli per poi guardarsi in torno e sentire un'infermiera dire <<E' Sveglio, il ragazzo si è svegliato!>>
<<D-dove sono..? cosa mi è successo..?>> Zayn chiese a chi poteva rispondere con un filo di voce, che era tutto quello a cui poteva appellarsi per parlare,dato che si era appena ripreso da un brutto trauma.
<< Tranquillo, adesso stai bene e sei in ospedale>> Si sentì rispondere da una voce femminile calda e rilassante, poco dopo notando una infermiera di fianco al lettino con una mano appoggiata a una delle sbarre e l'altra tenuta occupata con una cartella clinica, che veniva scrutata attentamente dalla donna.
<< Allora tesoro>> Continuò la infermiera, << Sei abbastanza lucido da potermi ascoltare con attenzione e rispondermi?>> Chiese smettendo di leggere la cartella e guardando Zayn negli occhi.
<<Si, mi d--di-ca..>>
<<Sei stato portato qui in ambulanza, perchè la tua casa è andata a fuoco.Il motivo è ancora sconosciuto ma la polizia se ne occuperà al più presto possibile.>> E la donna si mise a controllare i fili della flebo.
<<Ma chi ha chiamato l'ambulanza..?>>
<< E' stato un ragazzo, Lo stesso che a suo dire ti ha portato fuori dalla casa in fiamme.>> La donna cambiò la flebo ormai finita, sostituendola con l'altra.
E al sentire di quelle parole sulla bocca di Zayn si formò un leggero sorriso,poi parlò con una grande speranza in cuore porgendo un'altra domanda alla donna << Quindi, lui ci ha salvato la vita..?>>
<<No, lui ha salvato la vita a te>> Rispose schietta la donna.
<< M-ma in quella casa eravamo in d-due!>> Zayn si lasciò prendere dal panico; cosa significava quel '' ha salvato la vita a te'',che ne era del suo migliore amico?
La donna, una volta capito che fra i due c'era un legame e sapendo che uno non ce l'aveva fatta, liquidò il ragazzo dicendo << l'uomo che ti ha salvato, sempre a suo dire, non aveva tempo per salvare tutti e due, però devi essergli grato perchè ha preferito portar fuori te.>> Detto questo la donna lasciò la stanza, chiudendosi la porta alle spalle.
<< COSA?! NO ASPETTI? LOUIS! LOUIS DOVE SEI, NO! >> il moro scoppiò in un pianto di pura disperazione. Sentì il cuore rompersi a metà e ogni suo sentimento si aggrovigliò come i rovi dei terreni più aspri. E una volta preso coraggio,con le poche energie rimaste Zayn si alzò con violenza dal suo letto, strappando fili e tubi che aveva attaccato a sé facendo impazzire la macchine.
<< VOGLIO SAPERE DOV'E' LOUIS!>> Gridò lanciandosi alla porta e spalancandola, attirando l'attenzione di tutto lo staff medico del reparto, che si diresse da lui per aiutarlo fino a quando un dottore che sembrava un armadio prese Zayn per i polsi trascinando il ragazzo nella sua stanza, che intanto continuava a dimenarsi e ad urlare chiedendo del suo amico.
Un volta vicini al letto,Il medico ci sbattè Zayn Con violenza, e il ragazzino sentendosi in pericolo ammutolì, anche se continuò a singhiozzare violentemente. Guardò il dottore con due occhioni innocenti pieni di lacrime, e il viso rosso per il pianto, sentendo gli aghi che prima si era strappato ripenetrare le sue carni, e cominciò a mugolare.
<< M-mhh, d-dottore la prego, dov'è il mio amico?>> Chiese quasi implorando.
E l'uomo, una volta sistemato tutto quel casino di macchine e tubicini, rispose al ragazzo << Il tuo amico è morto bruciato, è rimasto bloccato in quella casa. Questo è tutto quello che posso dirti, una volta che sarai dimesso potrai sapere il resto, ora stai calmo e non fare più quello che hai fatto prima, perchè strappandoti la flebo in questo modo hai rischiato di stracciarti una mano, o quasi.>>
<< Dottore, la mia famiglia, dove sono? E quel ragazzo,quello che mi ha salvato, come faccio a contattarlo?>> Zayn fece questa ultima domanda al dottore, mentre si asciugava le lacrime con le mani a pugnetto.
<< La tua famiglia è qui fuori e quando li vuoi vedere basta che chiami con il campanello lì dietro>> il dottore indicò un pulsante attaccato a un filo, con un bottone rosso, poi aggiunse << E mi sono fatto lasciare il numero da quel ragazzo dato che ho avuto l'onore di conoscerlo, penso che tu voglia ringraziarlo. Te lo lascio sul comodino. Ora riposa.>> Detto questo lasciò un biglietto e se ne andò dalla stanza lasciando Zayn da solo,in compagnia dei suoi pensieri.
Il giovine prese il cellulare, e cancellò ogni memoria che aveva con Louis,mentre piangeva disperato.Tenne solo una foto, la loro preferita, che fissò per più di 5 minuti ricordando quello che avevano fatto prima di scattarla.Dei momenti indimenticabili, Passati con una persona per Zayn indispensabile, ma che ora non c'era più, o almeno fisicamente,perchè si rese conto che mentre guardava la foto, sorrise. Sorrise come se lì a guardarla ci fosse anche Louis, e nello stesso momento senti una sensazione di calore nel petto. La stessa che sentiva quando si abbracciavano, o si scambiavano dei bacetti sulle guance, O qualsiasi altro segno d'affetto.
E allora Zayn si sentì a casa, una casa costruita fra le braccia del suo Lou, anche se sapeva che non poteva più accarezzargli i capelli, baciarli quell'adorabile nasino a trombetta, o fargli solletico ai fianchi, ma poteva benissimo sentirlo ancora lì con lui, nel profondo del suo giovane cuore, dove era sempre stato e dove starà per sempre, a guidare Zayn nelle sue scelte e a vegliare su di lui.
E posandosi una mano sul cuore e chiudendo gli occhi, sentì nella sua mente un ''io sarò la tua luce''.
E si, quello era Louis.
''And it's alright
Calling out for somebody to hold tonight
When you're lost, you'll find a way
I'll be your light
You'll never feel like you're alone
I'll make this feel like home''
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Fine in cenere- Ziam Mayne /SMUT/
FanficIl desiderio carnale è qualcosa che non si può arrestare. È un qualcosa che cresce in te con il tempo, si sviluppa e diventa un'innato istinto,alcune volte fantasioso e stravagante, altre volte doloroso e distruttivo. Un istinto che Liam ha, e che...