Intervista a Sybil Crowford

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Buonasera, lettori! Per introdurvi questo blog dedicato a Entropy pubblico un'intervista messa a disposizione da Ss'harazadLassiter ai giovani scrittori. Spero vi piaccia! Qualunque proposta abbiate, scrivetela nei commenti.

INTERVISTA: Sybil Crowford - Entropy

1. Quale è il tuo nome completo? Sybil Crowford. Aspetta, intendi anche il secondo e il terzo nome? Perché il terzo non me lo ricordo. Il secondo è Vittoria. Anzi no, quello è il secondo nome di mia sorella. Uhm, Laurel, Adua?

2. Quale è la tua età all'inizio del romanzo? Sedici anni, ma ancora per pochissimo. A Maggio ne compio diciassette.

3. Dove sei nato? Dove risiedi all'inizio del romanzo? Saint Paul, Minnesota. I miei si sono trasferiti a Marshall quando avevo tre anni.

4. Hai fratelli o sorelle? Ho una sorella accusata di essere una terrorista. Di solito non parlo di lei. Oltretutto è anche una stronza.
  
5. Sport preferito/praticato? Lancio sulla poltrona e maratona di serie televisive sono la mia specialità. Me la cavo anche con il sarcasmo.

6. Libro preferito? Non riesco a sceglierne uno solo. Facciamo finta che sia uno spoiler, okay?

7. Film preferito? Mulan. È un film della Disney, e allora?

8. Canzoni preferite? Dipende, oggi è "What's up", dei 4 non blondes. Ieri era la sigla di Dragon Ball. 


9. Prima cotta? Han Solo, naturalmente.

10. Primo fidanzato? Kevin Scheck, in terza media. Che cosa ci trovavo, in lui, rimane un mistero.

11. Chi è il tuo migliore amico? Shad. Ci conosciamo da poco, ma è la persona più bella che conosca. È quella che ascolteresti per ore e che aspetti di veder sorridere per sapere di aver fatto qualcosa di buono con il tempo che hai a disposizione. Averla incontrata è stata la parte migliore della mia (dis)avventura.

12. Quale personaggio del romanzo non riesci proprio a sopportare? Lo so a chi state pensando. E invece no, sorpresa, sbagliato, nada: in cima alla lista c'è Franz Kopplen. Se non lo conoscete, sappiate che vi invidio.

13. Quale è uno dei tuoi ricordi più belli? Questa non è difficile. Fa un po' male, a raccontarla, ma posso rispondere: uno dei miei ricordi preferiti è quello della mia prima volta al festival italiano giù a Saint Paul. Quando mia nonna era viva ci andavamo ogni anno. Harriet Island era tutta addobbata per l'occasione, la folla cantava "Nel blu, dipinto di blu" e la pizza era semplicemente disgustosa; i registri dei migranti erano aperti al pubblico e tutti andavano alla ricerca del loro paesello d'origine sulle cartine dell'Italia appese tra i padiglioni. Ci divertivamo parecchio.

14. Quale è uno dei tuoi ricordi più brutti? L'attentato.

15. Quale è, a detta tua, il tuo difetto peggiore? Sono il tipo di persona così ansiosa da preoccuparsi di quando, tra miliardi di anni, il Sole si spegnerà. Che faremo a quel punto?

16. Quale è invece, a detta tua, il tuo pregio migliore? Non lascio mai andare le persone, anche quando dovrei.

17. Quale è la tua professione / che lavoro vorresti fare? Sono una studentessa, o almeno tornerò ad esserlo quando la mia scuola verrà ricostruita. Non ho idea di che cosa combinerò dopo essermi diplomata.

18. Quale è il tuo hobby preferito? Mi piace leggere e andare alla ricerca di stupidi aneddoti sui personaggi famosi.

19. Sei innamorato di qualcuno, al momento? No. Dico sul serio.

20. Cosa vorresti dire ai tuoi lettori? Che dovrebbero concedere alla scrittrice di questo pseudo-romanzo il beneficio del dubbio. È incasinata, tutto qua: se non lo fosse non me ne farebbe passare di tutti i colori, probabilmente. Se non lo fosse Nicholas Reichenbach sarebbe un tantino meno impossibile. Di questo potete starne certi.

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