Che bello che era sveglirsi la mattina senza sveglia, senza scuola. Io avevo solo bisogno di un lavoro che stando qua non avrei trovato ma volevo un anno di riposo ero davvero stanca di studiare ogni benedetto anno, da quando sono nata per 13 anni stavo sempre studiando ma ora volevo riposo un meritato riposo.
Aprì gli occhi sotto la luce del sole che stranamente entrava in camera.
Mi affacciai alla finestra e vidi che il sole era sopra gli alberi tanto da poterci illumanare, quindi si poteva presumere che sarebbe stata una bella giornata.Scesi su con i capelli arruffatti ed entrai in bagno.
Tornai in cucina ben conciata con pantaloncini e camicia sopra l ombelico e capelli legati con un mogno e cerchietto nero.
Stranamente quel look mi stava bene. Almeno qualcosa di buono.Preparai il caffè e decisi nel frattempo che lo sorseggiavo che sarei andata in paese a prendere da mangiare, per me, dato che quelle capre dei miei sparivano senza avvertire, e avevo decisamente paura che potessero fare casini.
Salii in moto, e fu li il momento in cui mi ricordai che dovevo parlare con Harry, che dovevo fare domande a Niall e tutto questo in una giornata.
Arrivai in paese, parcheggiati la moto davanti al negozietto ed entrai. Avevo preso dei soldi dai miei, e iniziai a comprare cioccolato, paste alla crema e molte schifezze che penso che avrei condiviso la sera giusto con Niall, se sarebbe apparso.
Misi la busta dentro il sacchetto della moto e andai a casa di Harry dove stava anche un altro ragazzo. Il moro che mi aveva presentato ma il cui nome non mi entrava in testa.
-Ciao Hilly- lo abbracciai forte, volevo un bene dell anima a quel ragazzo, lo conoscevo sin dall asilo, solo a pensare alla crescita dei suoi bellissimi capelli mi viniva da piangere, o della sua voce.-Harry come va?- mi fece accomodare nella sedia davanti a lui offrendomi da bere
-bene tu?- sorrise aprendo il frigo e tirando fuori la birra.
-benissimo- dissi sorseggiando la birra che rischiai di sputare dalla domanda
-quindi l hai visto?- guardai in cielo per non strozzato e parlai
-si...-
-come si chiama racconta- si sedette di fianco a me, che potevo fare? Niall durante la lunga chiacchierata mi aveva detto di non dire niente a nessuno e quindi avrei dovuto mentire al mio migliore amico, ma volevo bene a Niall e non volevo assolutamente metterlo nei casini quindi si avrei dovuto dire bugie ad Hazz.
-Niente si chiama James è uno gnomo -
-la figaggine-
-cosa?- apparse l amico che avrei scommesso 20£ che fosse lui
-niente Liam- eccolo, in quel momento mi ricordai il nome e il cognome. Si chiamava Liam Payne il suo migliore amico, apparte Louis che non avevo capito se era il ragazzo, ma non avrei potuto chiederglielo con Payne li.Parlammo un po di come andava la vita senza scuola quando mi ricordai di Niall e della spesa al sole
-oh cavolina è tardi devo scappare. Ciao Harry ciao Liam- baciai la guancia a Harry e presi la moto e tonai a casa appoggiando le cose in congelatore dato che oramai era più brodaglia che altro.-che hai comprato?- disse mio padre uscendo al bagno avvicinandosi al frigo
-nulla è per me ok?-
-se ti becco a dare da mangiare a quegli stronzetti salvati - sapevo che ce l aveva contro Niall
-cos hai contro loro?- ribattei scocciata
-sono ladri di merda e devono solo morire come tutti gli altri- se solo avessi potuto piangere.
Presi tutto il cibo
-allora lo buttero nel lago- mentì
-meglio almeno se lo andranno a recuperare affogheranno- si mio padre pensava seriamente che i leprecani o folletti fossero scemi. Si pa.Scappai al lago con la busta del cibo.
Avevo comprato anche le monetine di cioccolato.Iniziai a piangere al solo pensare che Niall e tutta la sua specie stava per essere distrutta dalla mia stupida famiglia.
Al solo pensiero che i miei avevano ucciso mezza specie di quelli come Niall o altro tipo, faceva male.-Hillary che succede?- disse Niall. Sentii i suoi pollici sulle mie guance, però non erano i pollicetti erano le mani normali. Aprì gli occhi e incontrai i suoi bellissimi occhi -non voglio tu pianga. Io ti voglio bene-
-anche io Niall... ma ... mio padre non vuole. Dice che dovete morire e che non vi devo dare da mangiare e che siete dei ladri-
-Hillary ma tuo padre non sa che noi riubiamo per aiutare-
-davvero?- gli sorrisi. Era così bello ricevere un altro sorriso di sostegno.
-si Hilly - lo provai ad abbracciare ma sparì e continuai a piangere quando mi prese da dietro facendomi appoggiare al suo petto, mettendo le sue mani sotto il mio seno e strindendomi a lui.
Era così bello avere il suo supporto e il suo aiuto.
-Niall posso farti un paio di domande?-
-certo-
-che fate oltre rubare?- era tutta la mattina che mi facevo la domanda e ora che avevo smesso di piangere lo volevo sapere
-aiutiamo e scopiamo le fatine per gusto- mi misi a ridere, cosa che ancora non avevo fatto in quella giornata, era bello sapere che quella risata era causata da lui, il piccolo Niall.
-ma il senso di scopartele per gusto?- continuavo a ridere quell affermazione così convinta mi faceva troppo ridere e lui sorrideva
-non so. Lo facciamo per godere e fare qualcosa- continui a ridere
-e quindi... Non ti sei mai innamorato?- tornai seria
-no. E di chi mi devo innamorare di una fatina che mi fa godere, anche se non come vorrei -
-una persona vera, non fatina-
-ma dici come te?- arrossi, per fortuna non mi vide
-no, ma in generale-
-non penso abbia senso l amore-
-ma io penso di si perché quella persona oltre magari come dici tu a farti godere riesce ad amarti come nessuna ed hai lei per tutta la vita-
-è quello il punto. Solo una- come facevo a spiegare a questo ragazzo l amore? Secondo me l avrebbe dovuto capire da solo e non penso con me.
-Niall io ti ho comprato delle monete di cioccolato e se ti andava di mangiare assieme le altre cose- sorrisi alzandoti da sopra di lui cosa al quanto imbarazzante per due persone che si conoscono da poco
-oh grazie, lo apprezzo tantissimo. Ci sto- presi la busta iniziando a dividere le cose che avevo comprato.Mentre mangiavo non sapevo che fare o cosa guardare potevo solo guardare lui che mangiava la pasta alla crema.
-mi scusi un attimo?- disse
-certo ti aiuto?- dimmi immaginando quelo che doveva fare
-no grazie- disse stringendo a se il cibo e con due schiocchi di dita prima si rimpiccolirono tutti e due per poi sparire.
Niall e la sua specie erano come Robin Hood, rubavano ai ricchi per dai ai poveri o sfamare se stessi.Era davvero bello sapere che erano davvero delle belle persone.
Aspettai Niall tutta la sera. Sapevo quello che faceva, cioè lo immaginavo quindi non sbuffai o mi lamentai accennai solo uno sbadiglio.
E se mi avessi fatto il bagno? Grandiosa idea.
Corsi a casa felice dell idea. Indossati il costume e sopra gli stessi vestiti per non far vedere ma venni bloccata da mia madre
-dove vai cara?- sorrise cosa che non ricambiai affatto
-a straiarmi al lago?-
-così di fretta? Tuo padre dice che nascondi qualcosa-
-e cosa? Non nascondo niente. A me sembra che siete voi che mi nascondete qualcosa - sbuffo entrando in cucina cosa che mi diede il tempo di scappare fuori da quella casa.
Neanche a 18 anni uno può fare quello che vuole.Corsi al lago. Appoggiai l asciugamano sul terreno fresco. Sfilati i vestiti restando in costume e mi tuffai in acqua.
L' acqua non era delle migliori, non era congelata e neanche calda, era bella. Si stava benissimo solo che è brutto stare soli. Avevo detto bugie a Harry, Niall dopo 1 ora non era ancora tornato.
Ero più arrabbiata con me stessa per Harry, ma ero felice per Niall di aver aiutato qualcuno.
Iniziai a nuotare quando toccai qualcosa con il piede, allora tornai sopra il prato e mi sdraiati sull asciugamano.-wow- alzai la testa e vidi Niall seduto sul tessuto del mio regisseno
-com'è andata Robin Hood?- gli sorrisi ricevendone uno da parte sua
-benissimo erano tutti felici grazie davvero- scese da sopra il seno camminando fino al collo, accoccolandosi lì per poi chiudere gli occhi
-non vorrai dormire qua?-
-sarebbe bello- sorrise a occhi chiusi. C era qualcosa che lo rendeva bello e tenero allo stesso tempo
-potrei almeno cambiarmi- schioccò le dita sparendo e ne approfittano per cambiarmi e asciugarsi i capelli.
Decisi che non volevo mangiare ma dovevo comunque tornare a casa quindi tornai a casa e mi sdraiati sul letto chiudendo gli occhi sfinita dal sonno provocatomi dall' acqua.
Mi gira i sul fianco destroSentì un qualcosa pogiarsi sul mio braccio destro poggiato sul letto, sorrisi e mi addormentai.
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