Capitolo 3

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Era ormai il terzo giorno, ero troppo felice di sapere dei miei, ma ero veramente stanca dei rumorini molesti della notte.

Decisi, dato che avevo il permesso di mia madre, di andare a lago a prendere aria e sole, oggetto luminoso che non appare in casa mia data la fitta foresta.

Arrivai alla fine del sentiero ecco il laghetto. Non c è niente e nessuno, ma era rilassante, era bello li come posto per stare soli.

Mi affacciai al lago per guardare sotto e vidi sei sassolini così mi venne l idea di lanciarli.
Andai nel bordo lago e presi i sassolini iniziando a tirarli per vedere quanti salti riuscivo a fare.

Iniziai a tirare sasso dopo sasso quando
-Aia ma sei scema?- tirai un urlo nel non vedere nessuno ma nel sentire un voce bellissima ma piccolina
-c..chi è? - continuavo a non vedere nessuno quando un qualcosa mi si appoggiò sulla spalla. Tirai un altro urlo facendolo sparire
-ma la smetti di urlare?- riappare davanti a me
-chi sei?... C..cosa sei?- l omino piccino continuava a guardarmi con i suoi occhietti blu. Era vestito di verde con un buffo abito con dei ciuffetti biondi dalle punte marroncine.
Che animaletto carino.
-Sono un leprecano umanoide urlante- lo guardai malissmo, ma non aveva torto gli avevo urlato contro ed ero enorme in confronto con lui
-non sono un umaide gigante, ho un nome-
-e anche io...- sorrise. Che carino. Era la cosa più tenera che avessi mai visto. Davvero
-aspetta ricominciamo... - allungati la mano ma mi resi conti che era piccino e alungai l indice -io sono Hillary- sorrise ma con uno schiocco di dita da sopra la mano lo ritrovai a grandezza umana, normale in ginocchio come me, di fronte.
-ora va meglio- continuò a sorridere -io sono Niall -
-da piccolo sei la cosa più tenera mai esistita- dissi arrossendo ma appena finì di parlare lui sparì -Niall che ho detto? Scusa-
-torno se mi dai una moneta- sentivo solo la sua vocina bellissima
-Non ne ho scusa- mi spiaceva davvero ma da dove la tiravo fuori la moneta. Là non ci stavano negozi cosa me ne facevo del portafoglio?
-neanche d argento?-
-no scusa Niall- abbassò la testa come deluso
-posso darti un bacio-
-nah... hai del cibo?-
-si ma siccome sei piccino e non ti vedo niente- risi iniziando ad incamminarmi nel sentiero per tornare a casa quando due braccia mi presero i fianchi tirandoti indietro. Avevo capito che era Niall.
-eccomi. Ma io... Non posso entrare a casa tua-
-lo so Niall. Sali in stanza- annui sparendo.
Corsi a prendere da mangiare tanto i miei non c erano e quindi potevo fare ciò che volevo.
Afferrato il cibo ma non c era nessuno
-Niall?- non ricevetti nessuna risposta -nanetto? Dove sei?- mi pentì subito di averlo preso in giro, sapevo cosa si provava a essere presi in giro -Niall mi spiace davvero tanto... sapessi quello che ho sofferto tra questo nomignoli. Io non volevo. Scusa. Ti lascio il cibo qua fellettino mio- dissi quasi piangendo, stavo davvero male. Non volevo trattarlo male. Mi spiaceva tanto.
Decisi di andare direttamente a letto senza prepararmi da mangiare o aspettare i miei ma neanche chiamare Harry. Dicisi solo di voler vedere il domani perché sennò sarei esplosa dai troppi pensieri.

Il problema era che il giorno non arrivava restavala sera. L unica cosa che potevo fare era andare al Lago e fare le foto, basta lanciare sassolini, mi spiaceva averglieli lanciati, non sapevo che uno, esistessero davvero e due di solito nei laghi non c è nessuno quindi che ne sapevo.

Iniziai a scattare foto storte, verticali, in tutti i modi, con tutti gli effetti che avevo senza dimenticate il bosco che era particolarmente bello la sera.
Mi sdraiai sul prato davanti al lago con le braccia dietro il collo
-Niall se sei qua nascosto sappi che mi spiace per la pietra. Non sapevo ci fossi tu, e mi spiace per il brutto e offensivo nomignolo- riuscì a scendere una lacrima, ma chiusi gli occhi per trattenerle ma qualcosa mi tocco l occhio come per asciugami le mani ma sembrava una formica.
Prima di fare altri casini e tirare un pizzicoto a quella cosa aprì gli occhi era Niall che sorrideva. Era ancora più piccolo e stava seduto sul mio naso.

-smettila di scusarti Hillary io ti ho perdonato per tutto il cibo, soprattutto per il cioccolato che hai lasciato - tirò fuori un pezzetto di cioccolato per poi mangiarlo -è buonissimo. Grazie-
-grazie a te di essere qua-
-ora smettila di piangere- mi bacio la guancia con quelle piccole labbra. Era la cosa più tenera che avessi mai visto. L avevo conosciuto solo da poche ore ma gli volevo già un mondo di bene.

-Niall sai che sei la cosa più tenera che io abbia mai visto? E poi ti sta benissimo il verde con i tuoi bellissimi occhi. Che darei per averli-
-hahaha -la sua risata che bellina -e sai che tu sei l umana più bella che abbia mai vista?-
-ci credo hai visto solo me- dissi per non arrossire sperando in una sua risposta positiva
-non immagini quanti io ne abbia visti. E ce ne sono bruttissimi. Davvero- si mise a ridere e io lo seguì perché aveva ragione. Molte persone sono brutte, ma che possiamo farci, neanche io sono miss Inghilterra oramai Irlanda.

-io devo andare notte Niall-
-aspetta- disse, tirai fuori l unica barretta buona di cioccolato
-ecco a te -gli sorrisi e con salto fini sul naso per poi baciarlo
-grazie. Buona notte- sorrise
-Buona notte- tornai a casa dove non stava alcuna traccia dei miei e mi coricai.

*Spazio mio
Haloa
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#niallfolletto *

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