Perché spariva sempre la mattina. Non c era mai. La notte stava con me poi spariva.
Andai ad aprire la borsa, sparavano sempre gli spiccioli.
Era Niall che li rubava. I leprecani avevano sempre quel vizio.Non mi sarei mai arrabbiata con lui per una cosa simile.
Tornai a pensare ad un altra cosa. A ieri sera. A mio padre e il suo avvertimento. Perché era diventato così cattivo, solo perché ero innamorata di uno degli esseri magici che lui odiava. Se io mi fossi fidanzata con Harry Potter lo avrebbe sgozzato.
Avevo paura che mio padre gli facesse qualcosa nel mentre che io non stavo con lui.
Come stava ? Stava bene? Lavorava? Giocava? Che faceva?A Niall❤:
Buon Giorno💋
Che fai di bello? Sai quando non sono con te ho paura che ci siano i miei nei dintorni.
Ci sentiamo o vediamo presto :)Da Niall❤:
Giorno Mia❤
Sto giocando con i bambini... stai tranquilla non accadrà nulla.
Ci vediamo dopo💋Amavo, amavo, amavo e ripeto amavo quel ragazzo mi rendeva felice in modo che nessun altro sapeva fare.
Passarono circa due ora da quando mi ero alzata per fare colazione. Niall ancora non era venuto.
Veniva ogni ora. E avevo ancora paura.Senti il telefono suonare. Sperai disperatamente che fosse Niall, ma era la nonna.
-ODDIO GRAZIE CHE HAI RISPOSTO- inizio a dire cose in Irlandese. Il punto era che io non capivo quel dialetto quindi non potevo fare niente.
-Nonna parla piano-
-NIALL, IL SUO ALBERO. I TUOI LO STANNO ABBATTENDO- rimasi a bocca aperta. Senza pensarci due volte corsi fuori di casa senza neanche vedere se avevo chiuso la porta e sali sopra la moto correndo più che potevo.
Arrivai al bosco. Mio padre aveva la motosega in mano e avevo paura ad avvicinarmi, mia madre lo aiutava.A Niall❤:
NIALL SCAPPATE! MIO PADRE STA ABBATTENDO IL VOSTRO ALBERO-stai cercando il tuo ragazzo Hillary?- disse mio padre. Lo odiavo con tutta me stessa
-DOVE L HAI PORTATO STRONZO- gli urlai contro
-NON MI PARARE COSÌ SONO TUOI PADRE-
-VOI SIETE SOLO MOSTRI. DOV È NIALL -
-Ohhh si chiama Niall non lo troverai mai- con quel "non lo troverai mai" intuì che stava nello scantinato. Era l unico posto che non potevo visitare, e che non avevo mai visto. Una volta sola sono entrata ed è stato un trauma. Non è bello vedere una persona, anche se più piccola essere affettata e aperta.Mi allontanai
-scappa tanto sono già tutti morti- entrai dal retro della casa, cercando di non farmi ne vedere ne sentire. Iniziai a gattonare ma sentì aprirsi la porta e saltai letteralmente dietro il divano. Luogo sicuro.Aspettai che 'chiunque fosse' uscisse e andai verso la porta dello scantinato.
Apri la porta e la chiusi velocemente. Mi abbassai nelle scale ma vidi che non c era nessuno quindi scesi giù.
Era un luogo enorme pieno di macchine per uccidere e al centro un tavolo, delle torture.
Andai incontro a questo ma vidi che in fondo era buio così mi avvicinai. Sapevo che Niall poteva trovarsi li. In quell oscurità.
Appena arrivai la davanti vidi gabbie piccole. Creature mitiche all interno. Fate, elfi, gnomi, animaletti parlanti... tutti divisi in sezioni. Tutti in una cella per genere.
Mi veniva da piangere.
Andrai a controllare tutte le persone. Questi tremavano. Avevano paura appena mi avvicinai a guardarli. Era tutto pieno di polverina quella che l ultima volta mi aveva fatto allergia, irritazione e quindi non avrei potuto toccarla.Mi avvicinai a quella con scritto Elfi.
Cercai invano Niall, i minuti passavo sempre di più. I miei stavano per tornare lo sapevo. Lo intuivo.
Dopo un po lo trovai stava abbracciato con la bionda del sogno.Iniziai a piangere. Avrei voluto odiarlo. Avrei voluto lasciarli morire li. Ma io lo amavo.
-oh piangi vero?- mi spaventai nel sentire la voce di mio padre. Niall si voltò e mi guardo -vero è brutto essere traditi-
-non lo farebbe mai- rimasi a guardare gli occhi blu di Niall che mi osservavano
-ne sei sicura? Come tua madre-
-mia madre? Che cosa?-
-tua madre stava con uno stronzo ma ora sta con me - entro mia madre -prendila- guardai mia madre avvicinarsi, aveva lividi dappertutto
-che le hai fatto?-
-quello che si meritava-
-scusa- disse a bassa voce mamma prendendomi e legandomi i polsi
-no lasciami mamma. Non farti maltrattare-
-stai zitta- disse quel barbone
-non la toccare- disse Niall avvicinandosi alla gabbia
-oh il nostro caro Niall-
-lasciala ho detto-
-io devo aver paura di te?-
-dovresti- dopo questo non vidi nulla, mia madre mi aveva nascosto dietro la porta, dove stava solo un buchetto dove potevo vedere mio padre che teneva Niall.-tu sarai il primo- disse mio padre dividendo la polverina e prendendo Niall per poi rinchiudere il cerchio
-lascialooo- urlai
-Hillary- sentì una voce. Era la bionda. Sbuffai -non è il momento. Non mi piace Niall. So che gli piaci tu. Ora avverto gli altri. Cerca di aiutarci ti prego-
-io ci provero- dissi, e la porta di aprì -grazie-
-niente. Salva Niall. Salva noi- annuì
-senti mi sleghi?- mi slegò le mani dalla corda. Corsi a nascondermi e osservai la scena-quindi Niall come hai conosciuto mia figlia?- Niall non rispose. Non l avrei fatto neanche io. Come poteva chiamarmi figlia. Non ero per niente uguale a lui. Lui era solo uno stronzo, stupratore maniaco.
-ripeto, allora Niall come hai conosciuto mia figlia-
-conosciuta - lo legò a quel tavolo sporco e si allontanò verso la macchina per accendere il torturatore e il laser.
-come sei cocciuto. Come fa a sopportarti?- accese la macchina.
-perché lo amo- dissi a voce bassissima e staccai il cavo di alimentazione
-ma che succede- disse il mostro avvicinandosi.
Scappai dall altra parte e cliccai il bottone per rilasciarlo ma mio padre mi vide. Lo lasciai andare e mio padre mi venne addosso.
-non avrei mai pensato di uccidere te ma sei tu che lo vuoi. E Niall bravo scappa- aveva ragione il mostro, Niall stava scappando. Io sarei morta sapendo di averlo salvato e sapendo che avrebbe salvato tutti gli altri.
-non hai niente da dire?-
-no- dissi. Ma avevo tanto di quelle cose da dire. Niall mi sarebbe mancato. Il mio Niall, che amavo tanto. Sempre lui.
Mia nonna che mi aveva aiutata in tutto, Harry il mio migliore amico.
Louis che stava rinchiuso anche lui. La mamma che era stata sempre costretta da quel mostro. Lo dovevo immaginare.
-una cosa sola- dissi bloccandolo nel suo intento
-cosa?- disse un po scocciato
-potresti liberarli tutti?-
-e moriresti per questi schifosi che ucciderei poi ugualmente?-
-si- si allontanò e li liberò mentre io stavo su quel tavolino. Vedevo già i coltelli, ascie, lame, forchette, tutto pronto ad uccidermi.
Che morte... Non avrei mai immaginato di morire così. Ma almeno avevo salvato i miei amici. Il mio amore.
Che potevo fare di altro? Dire addio a tutti e a tutto ciò che amavo e no.
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