Capitolo VIII: Venerdì 19 settembre 2014

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Capitolo VIII: Venerdì, 19 settembre 2014

Il mattino seguente Nives e Richard avevano concordato di trovarsi alle otto nell'atrio per andare a fare colazione. Stavolta Richard fu in leggero ritardo.

"Scusami", le disse subito, contrito, "Dopo mesi passati a non farmi più la barba, non mi sono ancora riabituato a tener conto del tempo che occorre..."

Lei sorrise:

"Ma figurati, per cinque minuti...", il profumo del suo dopobarba le raggiunse le narici e le fece venir improvvisamente caldo: sandalo, il suo profumo maschile preferito, che la faceva andare fuori di testa, "Andiamo a far colazione!", lo esortò, avviandosi rapidamente per allontanarsi da quella fragranza provocante.

Richard si affrettò a seguirla e non poté fare a meno di notare la sua piacevole figura a clessidra, fasciata dalla maglietta e dai jeans. Improvvisamente le mani gli pizzicarono per la voglia di accarezzare quelle curve sensuali; le strinse a pugno per farsi passare simili idee sfacciate.

Inconsapevole che la sua eccessiva vicinanza mandava in tilt gli ormoni di Nives, com'era ormai sua abitudine Richard le scostò la sedia per farla accomodare. La giovane donna chiuse gli occhi per un istante, stringendo assieme le mani per impedirsi di afferrargli il davanti della maglietta e attirarlo a sé per un bacio di fuoco.

"Cosa andiamo a visitare, oggi?", le domandò Richard durante la colazione.

"Alle dieci abbiamo l'ingresso alla basilica di san Marco", rispose Nives, "dove occorrerà circa un'ora; poi possiamo fare una passeggiata per la piazza, a guardare i negozi e le bancarelle. Se vuoi comprar qualcosa, prima chiedi a me: non ti farò spennare per qualcosa che non vale la pena", gli fece l'occhiolino, "Poi andremo a pranzo in un locale che conosco. Alle tre del pomeriggio abbiamo l'ingresso a Palazzo Ducale, dove ci vorranno due ore abbondanti."

Richard pensò al modo di recuperare le informazioni di Mario riguardanti la cena elegante.

"Possiamo rientrare in albergo, prima di pranzo?", s'informò, "Giusto per una rinfrescata...", giustificò la richiesta, anche se ovviamente il suo intento era di vedere cos'era riuscito a fare Mario a proposito di prenotazione di ristorante e gondola.

"Ehm, non l'avevo previsto, ma si può fare", rispose Nives, un po' sorpresa; era solo una piccola deviazione prima di andare a mangiare, inoltre non spiaceva neppure a lei rinfrescarsi un po' prima di mettersi a tavola.

La visita alla basilica lo entusiasmò; Nives gli spiegò quel che stavano vedendo, dipinti, mosaici, trittici, gioielli, reliquiari, statue, mentre lui pendeva dalle sue labbra, sia perché lei aveva un modo di raccontare le cose vivace e divertente, sia per ascoltare la sua voce. Si soffermò a lungo a rimirare i bellissimi oggetti che componevano il tesoro della basilica; quando uscirono, erano le undici passate.

"Vieni", lo invitò Nives, infilando il braccio sotto il suo in quello che per loro era diventato ormai il modo consueto di passeggiare e guidandolo verso il palazzo sulla destra della piazza. A dire il vero, a Richard sarebbe piaciuto metterle un braccio attorno alle spalle, ma riteneva che fosse eccessivo: dopotutto, non erano due fidanzati. Per non parlare della bufera di pettegolezzi che un simile atteggiamento confidenziale tra loro avrebbe suscitato, se fosse diventato di dominio pubblico.

Camminarono con calma lungo tutto il portico che circonda tre lati di piazza san Marco; Richard guardò le vetrine, incantandosi più volte di fronte agli stupendi vetri di Murano, ma quando disse che gli sarebbe piaciuto comprare qualcosa, lei scosse la testa ed annunciò:

"Lorraine conosce il proprietario di una vetreria e mi sono accordata con lei per una visita al loro laboratorio per domattina. Così non solo risparmierai una vagonata di soldi, ma avrai anche la possibilità di vedere dal vivo come viene lavorato il vetro."

Il sogno di una fangirl (vol.1) - L'inizioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora