Capitolo IX: Sabato 20 settembre 2014

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Capitolo IX: Sabato, 20 settembre 2014

Il mattino seguente, Nives sentì bussare alla porta che stava ancora vestendosi.

"Chi è?", domandò, incerta se fosse Richard o meno, perché il giorno prima l'aveva atteso nell'atrio per andare a colazione insieme.

"Sono io", rispose l'inconfondibile voce dell'attore.

"Un momento!", esclamò allora, affrettandosi a finire di vestirsi. Corse in bagno e si spazzolò velocemente i capelli, poi andò ad aprire.

"Buon giorno", le disse Richard, prendendola per le spalle ed attirandola a sé. Si chinò e la baciò con trasporto non dissimile da quello della sera precedente. Felicemente sorpresa, Nives dapprima si sostenne alle sue braccia, poi gli circondò la vita con le proprie e gli si strinse addosso.

"Allora?", mormorò l'inglese contro le sue labbra. Gli occhi ancora chiusi, Nives mormorò di rimando:

"Cosa?"

"Cominci a crederci, che non è un sogno?"

Ricordava esattamente quel che gli aveva detto, constatò lei, emozionata.

"Uhm, non lo so ancora..."

"Guarda che così rischi che continui a baciarti per tutto il giorno", la minacciò scherzosamente lui. Nives gli sfiorò le labbra con le proprie.

"Mi piacerebbe che tu lo facessi... ma alle dieci abbiamo la visita guidata alla Torre dell'Orologio."

"Potremmo saltare la colazione..."

"Idea interessante..."

Continuarono a scambiarsi baci per alcuni minuti, poi il rumore di una porta che si apriva li indusse a separarsi. Un ospite dell'albergo comparve in fondo al corridoio, dalla parte opposta, ma non li badò mentre si dirigeva frettolosamente alle scale.

"Meglio se scendiamo a colazione", propose Nives, "Dammi due minuti che mi trucco."

Lasciò la porta aperta, permettendogli di decidere liberamente se entrare o meno. Lui entrò, appena oltre la soglia per non correr rischi di comportamenti inappropriati, e la guardò attraverso la porta del bagno.

"Ho sempre trovato molto sexy una donna che si trucca", le confidò, un po' provocatoriamente.

"Davvero?", fece lei, rifiutandosi di raccogliere l'antifona, "Io trovo molto sexy un uomo che si fa la barba col rasoio a mano libera", rilanciò.

"Ah!", fece lui, colto per un attimo in contropiede, "Mi sa che me ne procurerò uno, allora...", concluse sghignazzando in modo malizioso.

A Nives venne caldo, pensando a Richard che si radeva, perché implicava un grado d'intimità che lei si auspicava di tutto cuore.

"Fatto", disse, uscendo dal bagno e spegnendo la luce. Come al solito, si era messa soltanto matita e mascara: per sua fortuna aveva un bell'incarnato che non richiedeva fondotinta, mentre preferiva usare il rossetto soltanto in ufficio o per altre occasioni.

A Richard quella semplicità piaceva; gli piaceva anche quando si truccava di tutto punto, così come aveva fatto a teatro a Londra e la sera prima a cena.

Dubitava che ci fosse qualcosa che non gli piacesse, di lei...

"Allora andiamo", la esortò, precedendola e uscendo dalla camera.

Durante la visita alla famosa Torre dell'Orologio, Richard si tenne un po' discosto da Nives, limitandosi a sfiorarla occasionalmente; in realtà avrebbe voluto tenerla per mano – almeno dov'era possibile, data l'esiguità degli spazi all'interno della torre – come una qualsiasi coppia di innamorati, ma c'era sempre il rischio che qualcuno, riconoscendolo, scattasse foto di nascosto e le divulgasse, spiattellando ai quattro venti una parte della propria vita personale che sperava di tenere privata ancora per un po'; anche se, da un altro punto di vista, gli sarebbe piaciuto rendere partecipe il mondo intero della propria gioia, era però ancora troppo presto.

Il sogno di una fangirl (vol.1) - L'inizioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora