Capitolo 03.

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Capitolo 03.


Il mattino seguente, Hermione si alzò presto, si vestì e andò in giardino a respirare l'aria mattutina e a godersi i primi raggi del sole che nascevano dall'oceano.

Una volta che il sole fu abbastanza in alto da non permettere più a nessuno di guardarlo, la ragazza andò verso la serra e raccolse della bella donna dopodiché torno in casa per la colazione. Una buonissima torta al cioccolato la stava aspettando.

"Oggi ti dispiace andare in paese a prendere due cose,tesoro?" le chiese zia Jet, dopo che ebbe quasi finito la sua fetta di torta.

"Va bene" disse in automatico e afferrò la lista e i soldi che le servivano.

"Devo passare anche dalla posta?" chiese ella.

"No, non credo che oggi riceveremo lettere" disse zia Frances.

"Allora io vado, così inizio a sistemare la casa qui di fronte per l'arrivo dei miei amici. Per favore, non li spaventate con storie strane! Sarà già difficile spiegare loro la mia situazione... familiare" disse Hermione, spaventata per quello che i suoi amici avrebbero potuto sapere e lei non voleva che lo venissero a sapere.


Hermione era dal fruttivendolo che la servì con una rapidità epica.

"Accidenti vuole proprio sbarazzarsi di me" pensò ella.

Dopotutto non era cambiato nulla, la gente la disprezzava sempre.

"Almeno non mi tirano più sassate".

Terminate le commissione, decise di farsi ancora un giretto: ancora non voleva tornare a casa.

Le ritornarono in mente le parole delle zie quando aveva solo sette anni.


"Perchè la gente ci odia tanto zia Jet?" chiese.

"Non ci odia, è solo che non  è ben disposta nei nostri confronti" disse la zia per non farla soffrire troppo. Era doloroso parlare di certi argomenti con delle bambine di sette anni. Spiegare loro la verità e la magia che si nascondeva dietro il loro nome e le loro origini.

"Oh,Jet ti prego, ci odiano e basta. La verità e che chiunque rimane incappato con una di noi è destinato a.... soffrire ecco" disse secca la zia Frances.

"Ehi,le mie piccole streghette, perchè non andiamo a fare un po' di magie?" disse la zia Jet per cambiare argomento e per togliere dai visi delle due bambine un espressione di grande malinconia, che solo poco prima erano state derise e prese a sassate da dei loro coetanei che giocavano vicino casa loro.


Si obbligò a ridestarsi dal turbine di pensieri che la opprimevano quando, come qualche giorno prima, scorse da lontano la stessa figura, stavolta sola.

Hermione era rimasta immobile a guardarlo.

"Ma perchè ora lo vedo ogni volta che vengo qui? Che ci fa qui?"non ci voleva credere.

La figura, che stava mangiucchiando una mela verde,guardava attorno a sé, come se con lo sguardo voleva memorizzare ogni angolo di quel posto.

Hermione era rimasta immobile a guardarlo. Le pareva così.. diverso, normale. La tensione svanì lasciando spazio ad un tenero sorriso, ma si irrigidì di nuovo quando la figura si voltò nella sua direzione.

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