Capitolo 17

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Capitolo 17


"Carla! Ciao, sono io Hermione, sto attivando la catena telefonica" disse la ragazza sotto gli occhi increduli dei ragazzi: Harry e Ron con un succo in mano e Draco con la sua mela verde che addentava con profondi morsi.

"Ah e sai quello che si dice di me in giro? La sfortuna, il sortilegio. Bè è tutto vero: sono una strega!" ammise con fare teatrale e i tre ragazzi rimasero talmente sbigottiti da quella confessione che i due ragazzi si sputarono in faccia il succo a vicenda e a Draco andò di traverso la mela.

In poco tempo la catena telefonica si era attivata.

Carla telefonò alla prossima in lista Linda Bennet e le disse che Hermione si era confessata. Linda rimasta si stucco dall'ammissione dell'amica chiamò la successiva Marta che chiamò la successiva in lista a sua volta, ripetendo quello che le era stato detto.

Hermione aveva raccontato, senza scendere troppo nei dettagli della relazione complicata che aveva avuto Jillian e che ora non voleva più lasciarla stare in più chiese se potevano portarsi una scopa.

Mentre la catena telefonica fece il suo corso, in casa Owens si erano tutti dati da fare per eseguire il rito, in attesa dell'arrivo delle donne chiamate da Hermione.

Tolsero libri, quadri, argenteria e, al loro posto, misero candele tantissime candele che i tre ragazzi si occuparono di accendere con la magia.

Erano annoiati perchè ci avrebbero messo una vita ad accenderle tutte, ed erano esausti perchè avevano spostato anche tutta la mobilia nella stanza a fianco. Dovevano sgomberare la stanza da tutto, avevano detto le signore Owens.

All'improvviso arrivò, al fianco di Draco, Hermione che sporgendosi fino a una delle ancora tante candele spente, la accese soffiandoci delicatamente.

"Finalmente mostri i tuoi veri poteri, Owens".


Narcissa con le zie, accolsero le prime donne che ormai stavano arrivando.

Le portarono in cucina dove le accolsero, cercando di farle sentire a loro agio.

"Forza entrate non è il caso di essere timide" disse Jet.

Narcissa si presentò e ammise di essere anche lei una strega, ormai tanto vale confessare, presentò anche suo figlio e i suoi amici dicendo che erano maghi anche loro. Le ragazze erano ammaliate soprattutto dal ragazzo biondo, non gli importava molto di chi fosse e gli furono addosso come delle piovre.

"No, no venite qui e afferrate saldamente il mestolo" disse Frances mentre era intenta a mescolare chissà cosa nel calderone.

Quandole ragazze si avvicinarono, si allontanarono subito non tanto per il forte odore più che per l'aspetto, era un qualcosa di disgustosamente indescrivibile.

"Non è eccezionale il vapore, non solo è ottimo per i pori ma serve a far restare quello spiritello nella sua tomba" disse Frances divertendosi a mettere paura alle sue ospiti.

Intanto, Hermione aveva preso le scope di tutte le ragazze che erano arrivate e le portò in sala, le poggiò per terra per creare una specie di cerchio, al cui interno, c'era Jillian sofferente.

Era grata a quelle ragazze per essere andare da lei per aiutarla. Persino Sara era venuta, mettendo da parte i disguidi, la ringraziò per essere venuta.

Una volta che erano tutte presenti, l'adunanza poteva avere inizio.


I tre ragazzi non potevano fare nulla, solo guardare.

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