Capitolo 12

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Capitolo 12.


"Quel ragazzo ti guarda come se volesse mangiarti"disse Carla eccitata all'idea che la ragazza avesse simili attenzioni.

"Sì?" sussurrò solo la ragazza.

"Non è nemmeno male come ragazzo" continuò Linda.

"Sì?" disse di nuovo Hermione.

D'altro canto, suddetto ragazzo, pareva non avere la minima intenzione di staccarle gli occhi di dosso, intento a divorare quella mela. Hermione si sentiva esattamente quel frutto nelle sue mani. Solo la figura accanto a lui entrò.

"Salve" disse Narcissa.

"Signora Malfoy... Narcissa" si corresse subito lei sapendo che la donna non piaceva più appellarsi a quel nome.

"Ero curiosa di vedere questo negozio, ti dispiace sedo un occhiata?" chiese.

"Prego, faccia pure" disse gentile la ragazza.

Hermione ammirava quella donna in tutto e per tutto: era bellissima, portamento da vera signora aristocratica, sempre impeccabile in qualsiasi situazione.

Capiva da chi avesse preso Draco, che era rimasto fuori ma Hermione impallidì quando notò le ragazze di quella mattina avvicinarsi a lui e cercare una conversazione.

"E tua sorella?" chiese all'improvviso la donna mentre curiosava in giro.

"Ah è rimasta a casa, non si sentiva molto bene oggi"rispose la ragazza concentrata a seguire i movimenti del ragazzo con quelle due.

La donna, notando il tono distratto della ragazza si voltò, prima verso la ragazza per poi spostare lo sguardo verso ciò che pareva aver rapito la sua attenzione. Sorrise.

Andò verso il bancone in mano una boccetta di bagnoschiuma profumato alla lavanda

e lo appoggiò davanti alla ragazza che sembrò come ridestata da un sogno.

Imbarazzata, Hermione provvedé a mettere il prodotto dentro una busta di carta.

Narcissa le si avvicinò e le sussurrò, come solo una madre sapeva fare: "Stai tranquilla, Draco non ama certe attenzioni".

"Io... non so di che parla" disse lei cercando si sembrare impassibile.

La verità era che, dopo l'episodio di quella mattina, era rimasta scossa e le procurava fastidio vedere quelle due.

"Sì come no, Hermione" si disse poco dopo. In realtà, sapeva perchè in quel momento le desse fastidio e la cosa che più la faceva arrabbiare era che quelle due lo stavano facendo apposta: con lui a fare le civette davanti al suo negozio.

"Bè, noi andiamo a casa. Ci vediamo a cena. Siete nostri ospiti e non voglio sentire proteste" disse la donna.

"Va bene" si ritrovò a dire e, con un sorriso, si congedò.

Hermione la seguì con lo sguardo e notò di come Draco, una volta congedato le due arpie, prese a braccetto la madre e andarono via.


Arrivò la tanto sospirata cena. Harry, Ron, Hermione e Jillian si trovavano di fronte al cancello di casa.

"Mi sento strano" disse Ron.

"Ronald!" lo rimproverò Hermione.

"Intendevo per la situazione in cui siamo: a casa di quello che era stato il nostro peggior nemico per cena!" specificò lui.

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