Capitolo 15

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Capitolo 15


"Così la gente di qui decise di impiccarla, non solo perchè fosse una strega ma anche perchè era una, ecco, un po' una rubacuori" disse poi Hermione.

"Il fatto era che molti dei suoi amanti avevano le mogli nel comitato d'impiccagione" li informò Jillian, ottenendo come risultato dell'occhiate furtive e stranite da parte dei ragazzi che non capivano ancora perchè gli stessero dicendo quelle cose.

Draco stava guardando solo Hermione, cercando di capire il perchè di quel discorso e perchè proprio in quel momento si fossero decise.

"No, in realtà" continuò Hermione "la temevano perchè era dotata di quei poteri che ci sono stati trasmessi. Lei aveva il dono della magia. E fu proprio grazie a questa dote che riuscì a salvarsi facendo spezzare la corda che avvolgeva il suo collo, facendo scappare di paura i presenti, dando dimostrazione di quello che poteva e sapeva fare".

Draco capì: stavano raccontando loro le origini della loro famiglia, ma si chiedeva perchè. Non gli pareva qualcosa di terrificante, l'unica cosa che lo terrorizzava era che, forse l'appellativo mezzosangue con cui l'aveva sempre giudicata, era errato. La ragazza che era abituato a disprezzare, capì non essere quella che aveva cercato di far credere a tutti ad Hogwarts. Ora l'unica domanda che lo attanagliava era il perchè di tutta quella segretezza. Non ci vedeva nulla di male, anzi a saperlo, se lo sarebbe risparmiato.

"Fu così che venne esiliata su quest'isola, da sola e con un bambino chele cresceva in grembo" continuò Jillian, cercando di spronare Hermione a continuare. Sapeva che doveva farlo lei o non sarebbe servito a nulla. A lei non importava che lo sapessero, nemmeno li conosceva quelli, ma Hermione ci aveva passato parte della sua vita quando lei non c'era e si era stupita nel sapere che non aveva mai detto chi era davvero.

"Sapete,lei era certa che il suo amante l'avrebbe salvata, ma lui non venne mai" continuò Hermione con un velo di malinconia. "Nè lui né nessun altro. E fu in un momento di disperazione che pronunciò un incantesimo su se stessa" e si ritrovò a fissare prima Harry, poi un Ron sempre più confuso e un Draco al quale non seppe decifrare la sua espressione in quel momento: disgusto, rabbia, delusione, menefreghismo?

"L'incantesimo le avrebbe permesso che mai e poi mai avrebbe patito più pene d'amore" continuò Jillian, sapeva quanto quelle parole ora per lei erano difficili da pronunciare ed Hermione ne era estremamente grata: se non ci fosse stata lei, non avrebbe mai preso quella decisione, non avrebbe mai fatto i conti con se stessa riscoprendosi innamorata dell'ultima persona che credeva possibile.

"E che cosa ottene?" chiese, finalmente, Draco, guardando Hermione, perchè voleva che fosse proprio lei a rispondere alla sua domanda.

"Dato che lo pronunciò con l'amarezza nel cuore, quel desiderio divenne una maledizione" disse Hermione quasi sussurrandolo.

"Da quel momento, chiunque provi ad amare una Owens è destinato a morire" concluse Jillian con severità e decisione.

"Per questo non vuoi tornare con me?" chiese Ron terrorizzato.

Ad Hermione però interessava una sola reazione: Draco fece un sorriso falso, e si voltò dall'altra parte.

"Sì ma non solo per quello" disse poi rispondendo alla domanda di Ron,sperando che qualcuno capisse a fondo quelle sue parole.

"Scommetto allora che i Granger non siano davvero i tuoi genitori" disse Draco, facendola suonare quasi come un accusa.

"Per questo non hai nemmeno provato a restituire loro la memoria?"aggiunse Harry.

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