Capitolo 15

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"Adesso Basta Giocare"
Dichiara Harry inflessibile.

La mia sedia viene tirata verso di lui ed io vengo separata da Nate e dal mio ennesimo vero bacio, ancora una volta mancato.

Apro gli occhi di scatto, voltandomi verso Harry che mi sta fissando con una rabbia negli occhi, mai stata così evidente.

La sua mano, prima appoggiata alla mia coscia, ora sale fino al braccio, che viene stretto in una morsa dolosa.

"Io e te facciamo i conti dopo."
Mi ringhia forte all'orecchio, mentre fitte di dolore partono dal braccio e si propagano in tutto il mio corpo.
Lo sta stringendo con tale intensità, che posso percepire il sangue nelle mie vene fermare il suo flusso.

Chiudo gli occhi e stringo i denti per cacciare via il dolore.
Sapevo mi avrebbe fatto male, ma ho voluto comunque correre il rischio.
Per Nate.

Perché...tengo a lui..e
vale la pena soffrire al posto suo.
Preferisco che Harry picchi me invece di lui, perché almeno ho la piccola certezza che con me ci andrebbe piano.
O almeno, se per lui sono davvero così importante come mi ha detto, lo spero.

All'improvviso sento la mia sedia strisciare sul pavimento e spostarsi nuovamente.
Temo che stavolta non si limiterà ad un solo schiaffo, o che in ogni caso, dopo la fine della lezione, troverà il tempo di finirmi.

Tremo.
Il suo respiro è pesante ed irregolare,
lo sento agitarsi sulla sedia.
Sta sicuramente pensando a come punirmi.

Continuo a ripetermi che è meglio così, meglio io che Nate, perché sono convinta che in questo momento lo ucciderebbe.

Mi viene da ridere, in un certo senso.
Io, che parlavo di amori intensi e profondi.
Proprio io, che sognavo un ragazzo dolce e sensibile.
Una persona che mi avrebbe amata, rispettata, protetta..
sono stata sequestrata da un maniaco possessivo e violento.

Ci credevo davvero all'amore.
Invece, mi hanno dato la prova dell'esistenza dei demoni.
Ed è per questo che se proprio deve "punirmi", voglio guardarlo negli occhi.
Perché ho creduto e gli ho creduto, per questo voglio essere cosciente di ogni sua azione.

Apro gli occhi di scatto e rimango senza parole.

È stato Nate ad attirarmi vicino a sé; facendo esplodere la furia che Harry aveva cercato di contenere sino a d'ora.

"Tu non le farai del male."
Dichiara deciso Nate lasciandomi sempre più sorpresa.

Non sa di aver appena sfidato la persona sbagliata.

"Io non voglio fare del male a lei, ma se continui ad immischiarti in affari che non ti riguardano, stai pur certo che farò del male a te."
Risponde pungente Harry.

Vedo Harry sporgersi verso di me, afferrare saldamente lo schienale della mia sedia e una gamba della medesima, per poi tirarmi deciso vicino a lui, provocando un rumore che risuona in tutta l'aula. 

Nonostante il trambusto causato dai miei due contendenti e dal continuo strisciare della sedia, la prof prosegue con la spiegazione, non accorgendosi della disputa che si sta svolgendo dietro di lei.

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