Capitolo 10

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HOPE
Ho trascorso la notte in bianco a rigirarmi nelle lenzuola.
Troppe cose d'assimilare in poco tempo.

Ho pianto talmente tanto, che pensavo avrei finito le lacrime e le avrei sostituite con il sangue.

All'inizio sono affogata nella disperazione, con gli urli e i singhiozzi che risuonavano in tutta la casa; poi sono scivolata lentamente in un dolore più profondo, silenzioso, in qualche modo sacro.
E alla fine di tutto, è subentrata una sofferenza più tenue, delicata. Quasi una carezza.

Mi alzo dal letto di malavoglia e mi dirigo in bagno.

Arrivo davanti allo specchio e non posso non notare con amarezza, il mio riflesso. Il riflesso di una ragazza distrutta.
Occhi rossi e gonfi per il pianto, occhiaie per la nottata insonne, capelli annodati e secchi, labbra screpolate.

Appoggio le mani ai lati del lavello e mi guardo dritta negli occhi.

Perché mi sono ridotta così?
Mi domando.

Fisso i miei occhi, ora quasi irriconoscibili, e finalmente capisco.

Non ho fatto niente per finire in questa situazione. Non ho cercato Harry. Non sono andata a letto con lui, né tantomeno ho mai pensato di farlo.
Non ho mentito a nessuno, sopratutto a Nate. Non volevo litigare con lui.
Ok, ammetto che stavo per baciare Harry e ho dato uno schiaffo a Nate, ma queste sono le conseguenze di situazioni, che non ho creato né cercato io.

La colpa è tutta di Harry. Non credevo potesse arrivare a tanto. Non pensavo mi avesse ingannata così.
Eppure, continuo a credere in quello che ho visto nei suoi occhi la prima volta, quell'animo buono e gentile che mostra solo in mia presenza.
Io credo in lui, so che è migliore di quanto pensa o vuole far credere.

Nonostante tutto, non posso perdonargli il dolore che mi ha causato.
Ho perso Nate.
Sebbene parte di questa colpa, sia anche la sua.

Ho visto un Nate diverso ieri sera, qualcuno di completamente sconosciuto nei suoi occhi.
Qualcuno di così simile ad Harry, in un certo senso: luce, avvolta però, da strati spessi di segreti, misteri ed oscurità.
Una persona che mi ha ferita, per poi baciarmi.

*In teoria ti ha sbattuta al muro, però puoi interpretarla come ti pare*
Interviene la mia coscienza.

La ignoro, da oggi non avrò più bisogno di lei. D'ora in poi nessuno mi dirà cosa devo fare.

Ho preso una decisione: cambierò totalmente. Mischierò le carte in tavola.

Harry è per me un capitolo chiuso. Non mi interessa ciò che deve dire o tantomeno le sue scuse. Voleva usarmi e non c'è riuscito, perciò lo eviterò facendo finta di non averlo mai incontrato.

Oggi piuttosto, cercherò di parlare con Nate. Ho bisogno di lui, il vero lui. Inoltre, mi deve alcune spiegazioni per l'accaduto di ieri sera.
Spero anche d'incrociare Sharon da sola, fra una lezione e l'altra, perché vorrei raccontarle tutto e sentire il suo parere. Quando vuole, sa essere molto saggia.

Dopo aver fatto chiarezza nella mia testa, mi spoglio, lasciando cadere i vestiti a terra.

Entro nella doccia ed inizio la mia fase di "ricostruzione".

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