||REMEMBER ME||•H S•

Capitolo 20

•HOPE•
Sono pietrificata.
Le mie mani stringono saldamente la presa sul bancone di marmo, anche se il resto del mio corpo rimane immobile.

Vedo Logan scavalcare il bancone con un gesto atletico, mentre il suono di due risate maschili arriva al mio orecchio, mischiandosi nella sala.

Devo aver fatto un errore, non può essere...
Lui..non può...

Lui non può avermi nascosto così tanto, non può avermi mentito in questo modo spudorato.

Logan riprende la conversazione.
"Non ci credo. Amico, qui la gente pensava che ti avesse fatto sparire! Da dove cavolo salti fuori?"
Chiede amichevole e scherzoso.

L'enfasi del tono di Logan mi fa pensare al fatto, che forse lui aveva più conoscenze sbagliate di quel che immaginavo.

"Bhe, diciamo che mi ero preso un anno sabbatico. Comunque non andrò più da nessuna parte, ho cose molto importanti qui.."
La sua voce è inconfondibile, ma non voglio girarmi. Ho paura che le poche certezze rimaste su di lui, crollino del tutto.

"Cazzo, scusami amico sono veramente un coglione. Non ti vedo da una vita e quando finalmente ti ripresenti nel mio locale, non ti offro neanche da bere. Lascia che ti proponga tutto il ben di Dio di cui dispongo."

Sento un colpo secco fra due corpi.
Forse, si saranno scambiati una pacca sulla spalla da vecchi amici.

Ma come può lui essere amico di una persona del genere?
Come ha potuto vivere in questo mondo senza dirmi nulla?

La voce di Logan mi fa trasalire, sebbene continui a dargli le spalle.

"Ninfea, gioiello mio, preferirei che ai clienti facessi vedere il tuo bel visino, anche se il tuo sedere non è niente male.
Per favore, porta due bicchieri di whisky alla zona vip."

Mi volto lentamente, e appena scorgo l'espressione sorpresa di Nate, abbasso lo sguardo.
Ovvio che non si aspettasse di vedermi qui, ma se è per questo nemmeno io.

"Vieni, deficiente. Lascia che i miei bellissimi fiori ci servano a dovere."
Conclude con una risata ed un'altra pacca sulla sua spalla.

Sento i loro passi allontanarsi, mentre Logan conduce Nate alle scale di vetro che portano al piano superiore; costituito da un balcone interno (fatto anch'esso di vetro con una ringhiera argentata dai motivi particolari ed eleganti), da cui si può ammirare l'intero locale dall'alto.

Infatti alzando di poco sguardo, noto che Nate mi sta fissando dalla sua postazione, seduto su uno dei divanetti rossi insieme a Logan.

Sospiro frustrata, ma non posso crollare.
Devo capire quanto a fondo mi ha nascosto tutto questo.

Prendo due bicchieri di cristallo, ci verso dentro una quantità sufficiente di whisky e li appoggio entrambi sul vassoio insieme alla bottiglia, incominciando a camminare nervosa verso il "piano" superiore.

Salendo le scale, sento le risate di Logan e lo sguardo di Nate su di me.
Mi irrigidisco immediatamente, concentrandomi sul non cadere.

Arrivo davanti a loro, mentre sono ancora impegnati in una strana conversazione.

Nate è seduto comodo con un braccio appoggiato al bracciolo del divano, stessa cosa per Logan che ha entrambe le braccia appoggiate allo schienale del divano di fronte.