Pov's Anne
É passata una settimana da quando non metto piede a scuola ed é meglio così, anche se di certo il mio pensiero é sempre rivoltoa Josh, non passarono minuti in quella settimana dove io non pensavo a lui, era il mio risveglio, ma era anche colui che mi addormentava.
Oggi dovró andarci per forza perché la scuola ha mandato un e-mail a casa a chiedere delle spiegazioni.
"Signorina Jones, come mai non si presenta più a scuola da una settimana"
La mia risposta é stata "Ho la febbre e non riesco più a vedere nulla, se dovessi tornare a scuola non riuscirei a camminare, perché andrei a sbattere adosso a chiunque" non so come hanno fatto a crederci, ma ha funzionato.
Scendo dal letto, vado in bagno mi faccio una doccia, e indossando le prime cose che mi capitano tra le mani mi catapulto al piano di sotto.
Non voglio fare colazione quindi mi incammino dritto verso scuola, ricordando le parole di una canzone che ho sentito in radio ieri sera, ma tra l'altro non mi ricordo nemmeno il nome.
Entro dentro la scuola e vedo un sacco di ragazzi che non ho mai visto prima d'ora forse anche troppi...
Si perché te arrivi sempre in ritardo, e non hai mai il tempo di guardarti in torno...
Okay, okay..
Mi avvio verso il mio armadietto per prendere i libri della prima ora, Matematica, non é una materia che mi affascina in particolar modo ma cerco di cavarmela.
"Hey"
Mi giro verso la voce, una voce roca ma dolce allo stesso tempo, e vedo lui, Josh. Non so come fa sempre a trovarmi ma ci riesce, un mago.
Faccio un cenno con la mano sperando che non mi continuii a parlare, e chiudo l'armadietto dirgendomi poi verso l'aula pero senza riuscirci perché una mano legata al mio polso mi impedisce di muovermi, non sapendo che fare mi volto verso di lui. Ed eccoli lì quelle pozze lucicanti che una settimana fà erano spente, oggi sono accese come le stelle. Ritiro il braccio in attesa di una sua domanda, ma non ne rucevo nemmeno una, solo sguardi dai quali non riesco a rilevare che sensazione stia provando in questo momento, allora decido di voltare le spalle e anadare verso la mia classe, ma due semplici parole mi fermano, con il cuore in gola e una lacrima che asciugo immediatamente."Mi dispiace" due parole che nessuno mi ha mai detto, poi dispiacersi per cosa? Perché non ho i genitori? No, perché non lo sa. Perché vorrei morire ma faccio finta che la mia vita é bellissima? No, non sà nemmeno questo. Perché non parlo?
Mi giro lentamente verso di lui e lo guardo con un aria interrogativa. Ma lui non mi degna di uno sguardo ha la testa china e i pugni chiusi, così tanto stretti che le sue nocchie sono bianche e sul suo viso si vede quanto stia stringendo le mascelle.
Mi avvicino con cautela, prendo il mio telefono, che stranamente ho portato con me, e vado sui note.
*Per cosa ti dispiace?*
Glielo porgo e lui senza esitazione lo prende e comincia a premere talmente tanti tasti che ne perdo il conto.
Me lo passa nuovamente e inizio a leggere:
*mi dispiace per quella sera, non pensavo che quelle domande ti facessero così male, ho parlato senza pensare, per essere un pó sarcastico, peró comunque mi dispiace non sapevo che non parlassi, scusami"
Rileggo il testo 10 volte il testo convincendomi che non sta dicendo sul serio, non puó dire che li dispiace se nemmeno mi conosce.
Poi io che faccio conversazione con qualcuno, pensavo che non sarebbe mai accaduto, invece eccomi qui.*Non devi dispiacerti, fa niente, comunque piacere Anne*
Lo vedo sorridere mentre lo legge, e giuro che quel sorriso ha fatto nascere un piccolo sorriso anche sulle mie labbra.
*Ma prima parlavi?*
*Si*
*E adesso perché non lo fai più?*
*Ehm, mi dispiace troppe domande, devo andare*Appena noto che ha finito di leggere glielo strappo dalle mani e inizio a camminare a passo svelto verso il bagno.
Ho bisogno di stare da sola in tranquilità.
Entro nel bagno e mi accascio a terra, con le gambe tirate al petto e la testa apoggiata sulle ginocchia, resto lì per un pó finché un rumore forte non mi fa trassalire.
Con una velocità incredibile mi catapulto di fuori.
So che non era nulla per il quale mi sarei dovuta preoccupare, ma mi sono spaventata.Guardo l'ora e vedo che sono le 8:20 quindi decido di entrare in classe, mi siedo al mio solito posto in prima fila.
Stranamente accanto a me si viene ad accomodare un ragazzo che giuro di non aver mai visto prima d'ora, credo sia uno di quelli che si mettono sempre in ultima fila. Devo ammettere peró che questo ragazzo ha delle grandi potenzialità, alto e muscoloso, ma nel vero senso della parola, delle labbra rosee e belle carnose, un viso dolce forse anche troppo, i suoi capelli sono un biondo scuro, simile al colore delle stelle quando si stanno per spegnere, e i suoi occhi sono così chiari e così espressivi, un mix di verde e marroncino, che mi ricordono molto la natura.
Non so perché ma mi trasmette tanta sincerità e fiducia. Solo ora mi accorgo di averlo fissato per tutto il tempo, vorrei sotterarmi per la vergogna, prima di voltarmi verso la finestra, per far finta di nulla, noto sul suo viso un dolce sorriso con delle fossette ben accentuate, in men che non si dica le mie guance vanno a fuoco."Piacere Luke" dice facendomi un cenno con la mano, in risposta riceve un fogliettino con su scritto il mio nome.
Sembra talmente da ragazzini, infatti scuote sorridendo la testa.Per fortuna prima che lui possa aggiungere altro arriva la prof. ed inizia a spiegare come se non ci fosse un domani.
La giornata trascorre così tra scuola e studio.
E ripensando a Luke, dopo il mio bigliettino non mi ha più parlato, tranne al uscità della scuola, che con un cenno della mano mi ha salutato.Ora sono seduta sul mio letto a far nulla. Ho tanta voglia di uscire, ma mia sorella non c'é, a dir la verità é un pó che non la vedo più.
Decido poi di andare lo stesso al parco, a salutare le mie stelle, a passare una serata a scambiare un pó di pensieri con loro.
Un'ora dopo mi ritrovo per le strade di Londra, a camminare verso il parco, al quale manca ancora un pó.
Dopo un pó intravedo il cancello del parco illuminato dalla luna, lo apro, un cigoglio fastidioso accompagnia la mia entrata, ma ció che mi si presenta davanti mi fa capire che ho sbagliato ad esser uscita di casa.

STAI LEGGENDO
Cercami nelle stelle (In sospensione)
FanfictionTutto inizió per sbaglio, una mattinata andata a male, una storia finita per sbaglio un amore distrutto per caso, ma alla fine riuniti in un unico pezzo diventando così inseparabili. La storia di Anne e Josh al inizio, un amore profondo, che come...