Un nuovo inizio

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Pov's Anne

Sono in sala di attesa da più di mezz'ora, per cosa?
Solo per fare contenta mia sorella.
Il dott. George non mi é mai piaciuto anzi tutto il contrario mi mette una soggezione assurda.

"Anne Jones il dottor Smith la sta aspettando nel suo ufficio"

Mi alzai e con scatta veloce ero già di fronte alla sua porta, una targhetta d'oro mi illuminava il viso, senza dar peso a ció che ci fu inscritto, aprii la porta.
Un odore di "ospedale" mi perforava il cervello, odiavo quel odore, mi riccordava troppe cose passate.

~flashback~

"Signorina mi raccomando tenga sempre gli occhi aperti e sempre, e dico sempre, dia ascolto alla mia voce, e risponda ogni volta che le porgo una domanda, ci siamo intesi?"

Annui con la testo, ma si poteva vedere lontano un miglio che a lui non bastasse quella risposta.

"Ci siamo intesi?"

"Si" dissi con una vocina così piatta che sicuramente non avrà potuto udire.

"Ci siamo intesi?" Chiese di nuovo con voce più forte e quasi arrabiata.

"Si" questa volto uscì con voce più decisa, più forte, più dura, più viva.

Ma mi sbagliavo perché in quel momento tutto ció che mi circondava sparì, tutto divenne buio, buio pesto, dove nemmeno una torccia riusciva a fare luce.

"Non chiudere gli occhi, non lo fare"

Ma non ascoltai la voce, no, io facevo sempre quello che volevo, infatti chiusi gli occhi.

Mi risvegliai con un mal di testa atroce, ero circondata da pareti bianche, senza alcun significato, ma mi piacevano,dopo il buio, mi piaceva quella luce, e poi c'era un odore così strano, tutto odorava di spirito e disifettante, non mi piaceva per niente, preferivo il profumo dei capelli di mia madre. Mi guardai attorno ma di lei nulla, anzi, lì con ne non c'era un anima viva.
Ero stesa su un lettino di ferro, era freddo a contatto con la mia pelle bianca, che non ricordavo di avere, tutto il mio corpo era ricoperto da un lenzuolo bianco, e io non indossavo nessun capo, ero nuda completamente.
Mi alzai, comprendomi con il lenzuolo, in punta di piedi camminai verso l'uscita, nessuno, ma dove erano finiti tutti?

Camminai per il corridoio, ma un infermiere in camicia verde mi intravise.

"Signiorina ma cosa ci fà qua?"

Avrei voluto risponderli, ma non riuscivo, ero come bloccata.

"Signiorina si sente bene? Vuole che chiamo qualcuno?"

Non riuscivo a ricordare ció che fosse accaduto, ma tutto ritorno a galla quando una porta sbatté.
Sobalzai, sangue.... pisola..... senza mamma.... senza papà.... senza voi.... incominciai a piangere quando un infermiere corse li mi prese tra le braccia e urlo:
"É viva"

|•FINE FLASHBACK•|

Una lacrime percorse il mio viso, arrivo sulla mia guancia, per poi perdersi sulle mie labbra, era amara, era la lacrima dei ricordi brutti e io l'avevo di nuovo assaggiata.

"Buongiorno Signorina Jones, allora come va? Tutto bene? Come mai voleva vedermi? É un anno che non viene più qui! Sua sorella come sta?" E senza darmi il tempo di rispondere mi porse il solito foglio, il voglio dove rispondevo alle domande per iscritto, ma ora non ne avevo più bisogno.

"Sono venuta qui perché ,diciamocelo, lo ha capito da solo ho ritrovato la voce, e volevo vederne le cause, cioé meglio dire qual'é stata la fortuna di questo accaduto"

Cercami nelle stelle (In sospensione) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora