Spiegazioni

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Questa scena la ricorderó a vita, é una di quelle visuali che non importa l'età che hai, ma ti scioccano.

Lei che si sta baciando con un altro ragazzo, uno che non é Josh. Forse é stato proprio questo a toglieli la luce degli occhi, la scoperta di un tradimento. O magari neanche lo sa, qualsiasi sia la sua situazione io non li racconteró nulla...

Mi volto per andarmene, perché di guardare le stelle non ne ho più voglia, e mentre incommincio a incamminarmi vedo Josh venire verso il parco...
E ora cosa faccio, cosa???

Distraglilo

Giusto.
Alzo una mano in segno di saluto, e vedo che si sta dirigendo verso di me a passo svelto, "hey Anne" mi saluta, io con il viso sorridente lo prendo per il braccio e inizio a trascinarlo vero la città.
Ma lui si blocca sul posto "Anne scusa ma non posso, proprio ora devo vedere la mia ragazza, mi ha dato appuntamento al parco, se vuoi, una camminata ce la facciamo domani!", questa é la conferma che lui non sa niente del tradimento.
Okay, credo che sia meglio che lui sappia la verità, senza che nessuno gli dica nulla, ma che lo veda con i propri occhi. Quindi senza esitazioni, li faccio un cenno con la mano mentre mi dirigo verso la città, in cerca di qualcosa da interessante da fare.

Giro e rigiro tutti i negozi, ma nulla attira la mia attenzione. Nulla di tutto questa questa sera mi attira.

Entro in un locale "L'oranje", che nome assurdo, comunque ordino una coca-cola e in poco tempo la bevanda si trova sotto i miei occhi, quando vedo una figura troppo famigliare venire verso il barrista, non facendo nemmeno caso della mia presenza.

Carol non ti ha nemmeno riconosciuta...

Quando decido di alzarmi per andarle incontro vedo una figura maschile, vedo posare le mani sui suoi fianchi e subito dopo un piccolo bacio si posa sulle sue labbra...

Non mi ha mai parlato di un ragazzo, pensavo si fidasse di me, d'altronde le sono rimasta solo io, eravamo due contro il mondo, ma a quanto pare lei aveva compagnia, una colonna che la sosteneva, ora capisco la sua forza messa ovunque e anche la sua mancanza ben marcata.

Ma faró con fosse nulla, non diró nulla aspetteró quel momento in qui sarà lei a fidarsi di me e a raccontarmi la sitauazione.

Esco dal bar e torno a casa, mi cambio e mi addormento, i miei piani per come trascorrere la serata é andata in frantumi

Stelle verró a farmi visità domani.

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Le giornate trascorrevano sempre allo stesso identico modo, tra scuola, studio e stelle, ma soprattutto Josh, pensavo molto a lui, e a come adesso fosse libero.

Mia sorella non mi ha ancora raccontato nulla, e comincia a non farsi vedere più sono 3 settimane che di lei non ho quasi più tracce, la vedo di passaggio la mattina, e la sera prima di addormentarmi.

Josh non lo più visto, la sua ragazza nemmeno, ma in compenso ho intravisto per i coridoii scolastici il ragazzo misterioso con il quale Josh viene tradito. Questa situazione mi mette a disagio, che d'altronde non c'entro nulla, non voglio immaginare come si possano sentire i soggetti in questione.

Comunque oggi é il mio compleanno, il mio 17esimo compleanno, e come ogni anno lo trascorreró a parlare con le stelle, ma soprattutto con le mie preferite.

In pochi minuti sono vestita, e scendendo al piano sottostante, mi accorgo che é più buio del solido. Nessuno spiraglio di luce che possa illuminarmi la stanza nulla.

Un oggetto di ferro si posa sulla mia tempia, é così freddo, così pieno di ricordi, che ci metto poco a riconoscere di che arma si tratta.

Bel compleanno Anne, auguri!

Non mi muovo di un centimetro, perché l'ultima volto che l'ho fatto sono finita in coma per ben un'anno.

Resto lì immobile, si sentono perfettamente i nostri respiri irregolari, e io noto come la sua mano tremi, sento la pistola tremare.

Ha paura, sembrerebbe che abbia più paura di me, ma sappiamo entrambi che qui a rimetterci sono io.

Come da piccola, non mi giro per guardarlo in faccia, tanto non riuscirei a vedere nulla, perché insomma é buio, ma anche se non lo fosse io non lo degnerei mai di un mio sguardo.

BOOMM

Cos'era? Cosa sta facendo? Perché ha sparato all'aria? Non ero io il suo obbiettivo?

Non riesco ancora a muovermi, e le mie ginocchia iniziano a tremare, e sulle mie guance iniziano a scorrere lacrime nere, nere di paura, nere perché sporche di brutti ricordi rinati e nere perché a circondarmi é solo l'oscurità.

A svegliarmi dai miei pensieri é sentire la porta sbattere, tutti, non so se era uno o di più ma sono scappati e io... io sono ancora qui in piedi a fissare un punto fisso nel vuoto con gli occhi lucidi, dai quali non cadono altre lacrime, perché non ne ho più.

Cerco di muovermi, ma senza riuscirci, sono ancora scioccata per ció che mi é accaduto e per ció che potrà accadermi in avanti.
Voglio svegliarmi da questo incubo, ma só che questo incubo si chiama vita, e per poterne uscire viva devi combattere ma combattere tanto, ma da soli la speranza di riuscita é poca.

Se solo non fossi sola, se solo avessi qualcuno sul quale potersi appoggiarmi, mettere la testa nel incavo del collo e piangere, ma piangere finché non ho più lacrime, finché quelle lacrime non diventino sorrisi, ma só che questo é un sogno, e io sto vivendo un incubo.

Due braccia, nel buio più totale, mi circondano i fianchi, inizio a muovermi e noto sul suo viso lacrime, lacrime di diprezzo, di tristezza, di perdono.
Con le mie braccia circondo lei, e sento che il suo respiro sta diventando più regolare, quindi sciolgo l'abbraccio e vado verso l'interruttore, premo il pulsante e lei mi fa:

"SCUSAMI" lo dice con una velocità incredibile, quasi come se se ne stesse pentendo di ció quindi decido, di non avere una "conversazione" con lei.

Predo le chiavi di casa, la borsa e il tele (in caso di neccesità).

Al parco:

Mi stendo sul erba fresco, un profumo di natura di freschezza invade le mie narici, e il mio udito viene graziato da un candido canto dei grilli, tutto ció che in questo momento mi circondo, le stelle, il profumo, i grilli, mi fanno dimenticare ció che poco prima stava accadento. Mi lascio trasportare dall'atmosera che mi circonda, quando un leggera brezza si alza e un piccolo soffio di vento mi scompiglia i capelli, ma gli dó poca importanza, non sono qui per i capelli ma per loro, le stelle.

*Mamma e papà, questo mondo fà letterarmente schifo, oggi mi stava accadendo ció di 4 anni fà, e la paura era tanto, ma talmente tanta, che le mie ginocchia non riuscivano a smettere di muoversi , di tremare, ma la cosa buffa di tutto ció e che colui che stava impugnando l'arma aveva più timore di me, e ve lo posso assicurare oggi ho avuto veramente paura di morire.
Sapete Carol non mi ha fatto nemmeno fatti gli auguri, mi ha detto solo un "SCUSA" scusa per cosa poi? Visto che mi sta nascondendo un paio di cose, mamma ho paura, ho paura di me stessa, delle decioni che prenderó, ho paura di rimanere di nuovo sola ma la cosa che mi mette più paura é che non riusciró a parlare mai più* 

Una stella cadente attraversa il cielo in quel stesso istante, seguita poi da un altra, forse un po' più luminosa.
Ma non esprmino nessuno desiderio, perché sono anni che esprimo lo stesso, ma sono ancora qui, senza la mia voce, senza di loro, senza Carol, da sola.
E da ora devo imparere a combattere,
a combattere da sola, perché mi sto accorgendo che più il tempo passa e più su rimane lì in solitudine, e in cerca di un uscita  da quella fossa dove gli altri ti ci hanno buttato.

Cercami nelle stelle (In sospensione) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora