Mi svegliai mentre Piper mi scrollava le spalle, mi persi nei suoi bellissimi occhi caleidoscopici. Ma sono veri!!?? Distolsi lo sguardo e notai che la capanna era ricoperta dal ghiaccio.
Tutto il campo di era radunato dietro Piper. Guardavano me e poi la stanza, Arianna e poi la stanza. E, a scoppio ritardato, mi accorsi che forse la causa di questo eravamo proprio noi due!!!  Dopo aver avuto questo pensiero svegliai mia sorella che, appena notò il ghiaccio disse - cosa é successo !!??- spaventata da quel che sarebbe potuto accadere se non tenevamo a bada i nostri poteri. Io avevo capito cosa era successo: mentre dormivamo senza volerlo, il ghiaccio che era nato dentro di noi era uscito e aveva congelato la stanza. Un orribile pensiero mi attraversò la testa: E se finivano per congelare tutta la collina Mezzosangue? Non osavo neanche pensarci. Non avevo bisogno di altri problemi per la testa - te lo dico io cosa é successo: abbiamo congelato tutto - risposi deglutendo.
Fu come un deja vu:  mi vidi piccolo con mia madre e mia madre che discutevano, non riuscivo a sentire cosa dicevano. Io stavo giocando con le mie mani. Girai la mano e la irrigidì un getto di ghiaccio si scaraventò sul muro ghiacciondolo. Il ricordo si sbiadì.
Tornai alla realtà, mi girava la testa come una trottola. I ragazzi si stavano avvicinando. Con i nostri poteri fuori controllo potevo anche ucciderli senza volerlo. Decisi che era meglio se nessuno mi stava vicino. Nemmeno mia sorella non volevo farle del male.
- state lontani non voglio farvi male... no!!- una scheggia di ghiaccio per poco non colpì un figlio di Apollo.
Il battito del mio cuore accellerò. L'adrenalina entrò in circolo. Mi appoggiai al muro esterno con la mano:  sono congelò all' istante.
Ritrarsi subito la mano e corsi. Corsi senza una meta, il mio istinto mi diceva solo questo. E io lo facevo. Fuggivo come un fifone. Un coniglio. Continuavo a piangere. Tanto lo sapevo:  in un modo o nell'altro sarei finito sempre in spiaggia.
Non mi guardai indietro, volevo stare solo e buttare fuori tutto quello che tenevo dentro.Dolore, rabbia, nostalgia. Non avevo già sofferto troppo. Non potevo avere una vita normale?!! So che molti di voi vorrebbero avere una vita piena di azione. Ma leggere le cose sui libri non é la stessa cosa che viverle. Quando le cose le vivi, non sai se tornerai a casa il giorno dopo. C'è sempre il rischio di morire o di perdere una persona importante. Voi non potete capire cosa si prova quando si perde una persona che ti é stata sempre accanto se non vi é successo. Non mi accorsi che tutto dietro di me si era riempito di come se Jack fosse passato di qui nel bel mezzo dell'estate.
Continuai a correre ignorando i richiami di Chirone e Piper.
Corri
Ogni cosa che toccavo si congelava subito
Corri.
Corsi finché non arrivai al laghetto delle canoe. Io adoravo quel posto: era così tranquillo.
Appena toccavo qualcosa subito si congelava. Mi sembrava di vivere in un incubo. Oltrepassai il laghetto e mi inoltrai nel bosco. Incontrai un po' di mostri ma tutti si tenevano alla larga. Potevo capirli, avevo paura di me stesso!!
Avevo perso la cognizione del tempo, non sapevo da quanto correvo, non sapevo dove e soprattutto non sapevo a chi chiedere aiuto.
Potevo chiedere a mio padre...no ha già tante grane a cui pensare.
Attraversato il bosco arrivai sulla spiaggia e, finalmente, mi fermai. 
Mi faceva male il petto ma non me ne importava.
- Perché, perché ce l' avere con me? Cosa vi ho fatto?!! Mi avete tolto anche la persona che amavo di più al mondo!!! Non potevate prendere me direttamente?!! O preferite vedermi stare così male?- gridai contro gli dei, altro che dei, sono dei figli di puttana!!
Che gli ho fatto di male?!
Creai una statua di ghiaccio,sguainai la spada e cominciai a colpirla con tutta la forza, la rabbia e il dolore che avevo in corpo.
Quando fui esausto mi sdraiai sulla sabbia e fissai il crepuscolo sul mare.
- papà, cosa devo fare? perfavore aiutami.- dissi in un sussurro strozzato.
Mi sentii osservato così mi girai.
Mi trovai davanti a tutto il campo e Clarisse davanti a tutti con la lancia puntata verso di me - hai visto cosa hai fatto?! Hai congelato il campo!!  Ora fallo tornare come era prima!!- mi ordinò,
- non so come fare!! Vorrei poter sciogliere tutto con uno schiocco di dita, ma a quanto pare non posso!!! - risposi.
Lei si avvicino fece per lanciarmela, ma una lastra di ghiaccio si interpose tra me e lei.
basta, basta, basta!!! Adesso non é il momento di mettersi a litigare.
- lasciatemi in pace!!- urlai.Creai una un mostro che li allontanò.
Un messaggio apparve sul pelo dell'acqua.
Riuscì a decifrarlo in un attimo:
Il segreto per domarlo é lasciarlo andare.
Una mano mi toccò la spalla, mi girai di scatto.
Incontrai due bellissimi occhi caleidoscopici inconfondibili:  quelli di Piper.
Mi sorrise ed io cercai di ricambiare.
-ehi, Percy! Come mai così freddo? - domandò scherzosamente.
Io sorrisi, stavolta veramente.
Ma il mio sorriso spense appena capì che mi aveva appena chiesto il motivo per cui ero così triste. Sinceramente non pronto a dirlo a qualcuno, nemmeno a lei.
-percy, perfavore dimmelo!! Sono sicura che dopo ti sentirai meglio!!- mi supplicò e si sedatte vicino a me.
-no, non ce la faccio non riesco a pensarci senza piangere!!!- mi lamentai. Lei mi sedette vicino a me
-la forza del lupo é nel branco- dopo questa frase capì il significato del messaggio di mio padre: dovevo lasciarmi andare piangere ,dirlo a qualcuno e quel qualcuno era Piper.
- ok, te lo dirò...- presi un bel respiro.
- mia madre é ...morta- gli occhi mi si velarono di lacrime, la vista mi si sfocò, ma per la prima volta le lasciai andare, senza fermarle.
Lei mi guardava con aria dispiaciuta, mi lasciava sfogare.
Quando non ebbi più lacrime, lei si avvicinò e mi baciò. Uno di quei baci che sembravano dire " ci sono io qui va tutto bene" ricambiai con molto piacere.Restammo lì a baciarci per un tempo indeterminato.
-va meglio?- mi chiese.
-ora sì, perché sto con te e tutto con te fantastico.-
Ci addomentammo sotto la volta del cielo, adorno di stelle, mano nella mano.

I Sette Dopo La GuerrraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora