DRAMIONE-POSSIBLE LOVE

PAURA

Driiin-Driiin

Mi sveglio un po incosciente.
Guardo l'ora e mi accorgo che ormai la colazione e' cominciata da 15 minuti, tanto con c'è fretta, oggi è sabato e non ci sono lezioni.
Aspetta un attimo!!
SABATO?!
Me ne ero completamente dimenticata.
Oggi devo mettere in atto il piano.

Mi faccio una doccia e mi vesto,dopodiché mi dirigo nella sala grande.

Mi siedo accanto a Ron,mentre cerco con lo sguardo Draco.

I nostri occhi i incontrano un attimo.
Sembra preoccupato come me.

Finisco di mangiare e mi sento piena.

Decido di uscire un po e di schiarirmi le idee.
Dopotutto fra poche ore dovrò entrare nel covo degli ultimi mangiamorte e cercare di mandarli ad Azkaban... in qualche modo.
A questo non ci avevo pensato però, ma mi verrà un' idea.

Cammino nel giardino senza una meta .

C'è silenzio intorno a me.

Adesso che ci penso, sto aiutando Draco.
Draco. Un ragazzo per cui ho provato odio per sei anni, e che ora sto aiutando.

Non che ora non lo odio, ma mi fa pena.
So che lui non voleva e non vuole essere un mangiamorte, credo.

E se fosse una trappola?E se lui vuole rivendicarsi?

Questa le domande mi tamburellano in testa per minuti.

Ad un certo punto comincia a fare freddo e decido di tornare dentro.

Entro nel dormitorio e mi stendo sul letto.
Guardo il soffitto,non so perché.

Mi sto annoiando, odio quando non c'è  lezione , perché non so mai cosa fare.

Mi alzo e mi dirigo in biblioteca.
Prendo un libro a caso e iniziò a sfogliarlo.

Sento dei passi dietro di me e, quando mi voltò, i miei occhi ne incontrano un paio azzurro.

Draco è in piedi ,mi fissa.
Il cuore comincia  a battere veloce, ma non so perché lui mi fa questione effetto.

"Granger! Che novità! E' la prima volta che ti vedo in biblioteca!"-dice lui sarcastico.

Io non rispondo.Non so cosa dire.

"Senti..."-comincia a dire in un sussurro"...ho paura anche io, ma ce la faremo,e poi continueremo ad odiarlo,come sempre"

Annuisco.

Draco se ne va, e il cuore comincia a ribattere in modo regolare.

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Non so come sia passato il tempo, ma mi ritrovo guardare l' orologio e mia accorgo che sono le 20:56

Io e Draco ci siamo dati appuntamento fuori dal dormitorio alle 21:00.

Così prendo tutto l'occorrente:scopa e mantello.

Esco dal dormitorio e,come al solito, lo trovo già li.

"Ehi!"-dico.

Lui mi fa un cenno.
Non so,ma lo vedo triste,  o forse è preoccupato.

Usciamo dalla scuola e cominciamo a volare .

In poco tempo ci troviamo vicino alla caverna.

"Eccola"-dice Draco indicando una grossa caverna,coperta da alberi, tanti, tantissimi alberi.

"Che ore sono?"-chiedo io.

"Le 22:20, sono già tutti dentro... andiamo"

Il cuore comincia a martellare.

L'adrenalina comincia a farsi sentire.

"Parcheggiamo" la nostra scopa davanti al covo e comincio a recitare l'incantesimo di protezione sulla scopa, dopodiché entriamo.
Appena entrati noto subito una grossa roccia con accanto un pugnale.

Draco lo prende e lo trascina sul palmo della mano, facendo colare il sangue sulla roccia,ma lui mi sembra strano,è... impassibile.

Il cancello che prima ci sbarrava la strada, si alza.

Senza dire una parola io e Draco ci spingiamo nell' oscurità.

"Draco"-sussurro.

Lui si gira.

"Il mantello"-continuo.

Lo prendo e lo poso sopra i nostri corpi.
Ora siamo così vicini che sento il suo respiro sul mio collo.

Ci avviciniamo alle voci che sentiamo parlollare.

Io e lui ci spostiamo dietro un muro e scorgiamo i volti dei mangiamorte.
Non ne conosco nessuno però.

A qual punto,  Draco fa qualcosa di cui mi stupisco, ma non in senso buono.

Esce allo scoperto.

Io sono ancora nascosta sotto il mantello, ma mi viene voglia di urlare.

I mangiamorte però non sembrano sorpresi.

"Draco... ti stavamo aspettando"-dice uno di essi.

Draco è impassibile.
Non dice niente.
Mi ha tradita.

"L'hai portata?"-dice un altro.

Draco annuisce,e mi togli il mantello, afferrandomi per un polso.
Sono paralizzata.
Draco mi tira verso di se, quando mi sussurra all'orecchio, in modo che nessuno lo senta:

"Mi dispiace, ma è per la mia famiglia".

Non faccio in tempo a realizzare quello che sta succedendo, quando una donna incappucciata viene verso di me.

Non la conosco.
Non conosco nessuno qui.
Sono sola e morirò.