Capitolo 7

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1 giorno dopo.
Alexa se n'è andata e a me manca un casino.Non riesco ancora a credere che una ragazza così grande e forte come lei sia depressa,e secondi dopo felice.Non riesco a realizzare tutto questo.
Cercherò di far si che la distanza tra noi due occupi il modo che questo pensiero mi tortura in testa.
Sono le 12:30.
Sono sola a casa.
Prendo il 'mio migliore amico' e la mia penna preferita.
'Caro diario,
La mia migliore amica è malata,e io con lei.
Giá,sto male io se sta male anche lei.
Ma a volte mi chiedo se quando sto male io,qualcuno si preoccupa per me.
No,ovvio che no.Nessuno si preoccuperebbe di una ragazza come me.
Sola,giá,infondo qua sono sola e le ragazze sole non piacciono,non sono mai piaciute a nessuno.'
Qualcuno interrompe i miei pensieri,e la penna che tengo fra le dita cade sul letto quando..
Davis.
Cosa ci fa qua?A casa mia.
Non perdo un attimo di tempo per formulare la domanda,quindi faccio:《Ehi..tu..cosa ci fai in camera?Cioè,intendo qua..a casa mia.》
'Formulare' per me,mi sembra una parola troppo grossa,e mi sento arrossire quando vedo che abbozza un sorriso per la mia domanda con troppi vicoli.
Spero che non abbia capito che sono in imbarazzo.
《Tua mamma ci ha invitati.》Risponde.
Quella donna.
No,ma non deve essere questo il mio primo pensiero.
Il mio primo pensiero dovrebbe essere: Mia mamma conosce i tuoi?
Si.Non pensavo che fosse tua mamma,fino a quando sono entrato a casa tua e hanno iniziato a parlare di una certa Allie.》 Spiega.
Mi fermo un'attimo al suo 'Si',avrò detto ad alta voce la domanda nei miei pensieri?
Perchè sto ragazzo mi manda la mente in bianco,senza niente,e con un vuoto?
《E chi ti ha condotto nella mia camera?》Chiedo squadrandolo.
《Le gambe》Sorride e io con lui.
《Simpatico.》 Non so perchè stiamo scherzando,ma mi piace farlo.
Sembro timida,ma non lo sono;prendo sempre subito confidenza con le persone.
《Tu scrivi?》 Mi chiede indicando il diario che ho fra le gambe.
《Si.》 Dico.
《Bene.》 Dice.
Grazie per non avermi fatto domande sul mio diario.
《Ti fermi a mangiare qua?》 Mi sorprendo della domanda che gli sto facendo,mi fa un strano effetto sotto questo punto di vista.
《Eh si,a quanto pare le nostre madri si conosco parecchio.》
《Non mi dispiace》 Ametto,per niente imbarazzata.
《Neanche a me.》Dice sorridendo.
Dal salotto sentiamo chiamare che è pronta la tavola.
Poso il diario nel ripiano dove ho tutti i libri che ho letto,tra cui After,il mio libro preferito tra tutti quelli che ho.
Si stupiscono quando dico che leggo.
Non vado molto bene a scuola,il fatto è che mi manca la voglia di studiare,ma leggere è un'altra cosa.
Chi non legge non sa cosa si perde.
Si perde un mondo bellissimo,un mondo dove tu,con le parole che leggi,fantastichi sulle faccende che succedono.
E io amo questo mondo.

***
Scendiamo giú in salotto,e una tavola piena di portate squisiste ci aspetta.
Ci sediamo,lui difronte a sua madre,io difronte ad Elby e mia mamma capotavola.
Mio padre lavora tutto il giorno,mangia con noi solo la sera,ma nonostante questo abbiamo un bel rapporto.
La cena prosegue bene.
Quelle a parlare sono sempre le nostri madri,conversando sulle ricette di cucina.A quanto pare queste due si conoscono più di quanto potessi immaginare.
Io,invece,sto zitta a fissare il piatto ormai finito.
Avevo tanta fame sta sera per essermi mangiata un piatto di pasta alla carbonara,e un pollo con patatine fritte.
E per tutto questo tempo,Davis mi guardava male ridendo.
E io gli rispondevo con un dito medio.
Non so come siamo arrivati ad avere questa confidenza,ma non mi dispiace affatto.

Un Fiore Distrutto Insieme Ai Suoi SogniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora