2. Maldestramente parlando

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Le ore di lezione passano lente come non mai e l'unica occasione per staccare la spina dalle noiose chiacchiere dell'insegnante è l'intervallo. Non sono mai stata la tipa che cerca di evadere e scappare dalla classe evitando le lunghe spiegazioni ed interrogazioni, ma oggi proprio non riesco a restare tra queste 4 mura. Appena squilla l'intervallo io, Elena e Mara scendiamo di corsa dirigendoci al bar della scuola in cortile. Si respira aria di libertà qui fuori ed anche se il 60% delle persone presenti mi sta sui coglioni è sempre meglio stare qui che in classe. Ci sono tutti i ragazzi più rinomati in particolare gli snob, gli stessi che potremmo trovare stasera alla festa. E non si parla d'altro. Sento qua è la il nome di Dario, il ragazzo che stasera festeggia nella sua stupenda villa di famiglia, che sembra aver invitato tutti i ragazzi dei paesi vicini.
-Allora noi che facciamo? Andiamo a questa festa?-fa Elena vicino a me e Mara.
-Cavolo! Non si parla d'altro...sembra proprio ci saranno tutti.-commenta Mara addentando la pizzetta appena acquistata.
-Beh ragazze, io direi di andare. Infondo cosa abbiamo da perdere?-le incoraggio io.
-In effetti...magari ci sarà qualcuno di interessante.-commenta Elena alludendo chiaramente a Pasquale, il ragazzo che le ha fatto perdere la testa da questo inizio anno.
-Allora è deciso.-conferma Mara.
-Avverto Roby!!-esulto entusiasta afferrando il cellulare.
Appena il display si illumina appare il messaggio di Roberto.

"Allora per stasera? Le altre hanno accettato?
Ti penso.
Ti voglio."

Gli rispondo all'istante:

"Ci saremo!!!!!
Mi manchi!
Ti stravoglio"

Non lo vedo da quasi due giorni e non vedo l'ora di ribaciarlo. Suona la campana e siamo costrette a salire in classe sperando che le restanti 2 ore passino alla svelta.

Sulla strada di ritorno verso casa di Elena passiamo davanti al solito bar situato al centro di piazza Giovanni Paolo II e il mio sguardo non può fare a meno di affacciarsi all'interno del locale.
Non so perché lo faccio, sembra più forte di me. Infondo non c'è niente di male nel guardare un po'. Ci sono proprio tutti.
Sì, i soliti begli imbusti che tutte le ragazze del paese vorrebbero nel loro letto. Tutte tranne me, ovviamente.
La curiosità però mi gioca un brutto scherzo e mentre sono intenta a cercare tra i tanti volti quello di Emanuele ecco che non vedendo il motorino davanti a me ci sbatto contro facendolo quasi cadere. Subito la voce di Elena mi riporta alla realtà:
-Cazzo combini Vane???-mi urla aiutandomi a rimettermi in sesto.
Guardo il motorino di colore azzurro davanti a me e subito ricordo che è proprio quello che Emanuele condivide con il suo amico Luigi. Oh cazzo.
Non abbiamo neanche il tempo di svignarcela che i due, avendo osservato la scena dalla porta finestra si precipitano fuori.
-Ma dove cazzo guardi?-la voce acida di Emanuele mi arriva come uno schiaffo in pieno volto.
Vedo Luigi che gli da subito una gomitata, come volerlo spronare a calarsi.
-Ehy, calmati! Il motorino è ancora tutto intero.-fa Elena che subito prende le mie parti dato che io sono ancora scioccata dalla scena appena vissuta.
-Beh meglio per voi altrimenti...-prova a dire Emanuele che viene subito interrotto da Luigi che cerca di calmarlo.
-Dai amico, non è successo niente, di certo non è stato fatto di proposito.
-Scu...scusa.-provo a dire.
-Si vabbe...-fa Emanuele che senza neanche salutare va dentro.
-Scusatelo ragazze...ha il ciclo!-scherza Luigi tentando di alleggerire la situazione.
-Bello stronzo il tuo amico...-risponde Elena che non ammicca per niente davanti ai bellissimi occhi marroni del ragazzo.
-Come vi chiamate?-fa lui.
-Elena e Vanessa. Beh ora andiamo...-risponde la mia amica cercando di tagliare la conversazione.
-Io sono Luigi...Beh magari quando al mio amico passa il ciclo vi offriamo qualcosa da bere!-fa lui con fare sempre molto simpatico.
-Non ne mancherà l'occasione.-risponde Elena e subito afferrandomi per il braccio mi tira via.
Ci allontaniamo il più velocemente possibile dalla piazza e subito la mia amica mi scuote dal mio stato di trans.
-Pronto? Terra chiama Vanessa!!!! Sei cosciente di ciò che è appena successo? Oddio sei sempre la solita.
-Che dio di stronzo quell'Emanuele. Non avrei mai pensato fosse così idiota.-dico io mentre le sue parole mi rimbombano ancora nelle orecchie.
-Ma a che cazzo stavi pensando? Certo che però quel Luigi ci ha provato proprio di brutto. E pensare che un periodo ci perdemmo la testa con sti tizi. Certo che però tu sei la regina delle maldestre!! Questa ti mancava.-mi dice dandomi il classico schiaffo dietro la nuca.
-Oddio sono davvero una cretina-dico coprendomi il volto e subito entrambe scoppiano a ridere come due ossesse.

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